A Rotterdam, Feliciano Lopez sfida Pierre-Hughes Herbert, mentre Robin Haase gioca contro Florian Mayer. Analizziamo anche due match in programma a Doha: Anastasija Sevastova e Shuai Zhang affrontano rispettivamente Samantha Stosur e Timea Babos.
Feliciano Lopez è uno dei pochi giocatori che si affidano ancora al serve and volley. Sebbene non sia più giovanissimo, lo spagnolo – che ha un passato da numero 12 del mondo e può vantare cinque titoli in singolare – rimane molto insidioso sulle superfici rapide: ecco perché ha buone possibilità di mettersi in mostra sul cemento indoor di Rotterdam. Pierre-Hughes Herbert, proveniente dalle qualificazioni, parte sfavorito.
Florian Mayer è un tennista esperto e intelligente a livello tattico, ma nelle ultime stagioni ha dovuto fare i conti con problemi fisici ed è inevitabilmente diventato meno competitivo. Il tedesco ha finora disputato appena tre partite nel 2017, perdendole tutte: viste le premesse, è probabile che nuove difficoltà emergano in occasione della sfida contro Robin Haase, in programma nelle prossime ore a Rotterdam.
Troppo tesa di fronte al proprio pubblico, molto più competitiva altrove. Nella fase iniziale di questa stagione, Samantha Stosur ha confermato le proprie caratteristiche: a Brisbane, a Sydney e agli Australian Open ha rimediato tre eliminazioni consecutive al primo turno, mentre poi ha raggiunto i quarti di finale a Taipei City. A Doha, nelle prossime ore, la vincitrice degli US Open 2011 potrebbe battere Anastasija Sevastova, avversaria che appare alla sua portata.
Timea Babos ha cominciato il 2017 come aveva terminato la scorsa stagione, e cioè perdendo: l’ungherese è reduce da sette sconfitte di fila e non riesce a ottenere un successo dallo scorso 19 ottobre, giorno in cui si è imposta a Mosca nei confronti di Kristina Mladenovic. La già lunga serie negativa sembra destinata a proseguire ulteriormente a Doha, dove Babos – il cui attuale livello di fiducia è ovviamente molto basso – si appresta a disputare un match insidioso contro Shuai Zhang.
