È la semifinale di ritorno: dopo il 2-1 dell'andata in favore del Barcellona al "Vicente Calderon", l'Atletico Madrid cercherà quantomeno di uscire dignitosamente dal "Camp Nou", a prescindere dalla qualificazione in finale.
È la semifinale di ritorno: dopo il 2-1 dell’andata in favore del Barcellona al “Vicente Calderon”, l’Atletico Madrid cercherà quantomeno di uscire dignitosamente dal “Camp Nou”, a prescindere dalla qualificazione in finale.
Come detto prima della partita di andata della settimana scorsa, in questa stagione sia il Barcellona che l’Atletico Madrid stanno mostrando qualche debolezza nel gioco di squadra e alcune vulnerabilità difensive più o meno frequenti. Lo conferma il fatto che il Real Madrid, pure in una stagione fin qui non eccezionale, sia in prima posizione in classifica e con addirittura due partite da recuperare. Tra le due squadre, però, quella che se la sta comunque cavando meglio è il Barcellona, grazie al contributo insostituibile di giocatori come Messi, Suarez e soprattutto Neymar (forse è il suo migliore inizio di stagione da sempre).
Nella partita di andata, finita 2-1 per il Barcellona al “Vicente Calderon”, la squadra allenata da Luis Enrique ha fatto un primo tempo di gran pressing a centrocampo, una scelta tattica che forse ci si sarebbe potuto attendere più dall’Atletico. Proprio da un pallone rubato a centrocampo a Griezmann da Mascherano (che è migliorato moltissimo rispetto alle prime giornate di campionato) è sorta l’azione che, dopo solo sei minuti, ha portato Suarez a segnare uno splendido gol in velocità, “bruciando” i centrali dell’Atletico con un dribbling a seguire. Qui da noi – dove peraltro la quota di milanisti è uguale a zero – ha fatto tornare in mente un gol memorabile di Alexandre Pato in un Barcellona-Milan di qualche anno fa, o anche un gol geniale di George Weah a Roma contro la Lazio, stagione 1995-1996.
Le buone intenzioni e la voglia di recuperare lo svantaggio da parte dell’Atletico sono state ulteriormente mortificate poco più tardi, da un altro gol stellare segnato da Messi intorno alla mezz’ora. E la qualificazione alla finale di Coppa del Re, anche tra i tifosi dell’Atletico presenti allo stadio, è sembrata chiudersi lì.
L’ingresso di Fernando Torres nel secondo tempo, al posto di un difensore (Vrsaljko), ha effettivamente dato più dinamismo ai movimenti offensivi dell’Atletico, ma alla fine non è bastato a segnare più di un gol (Griezmann di testa, al 60°, su sponda di Godin). È anche entrato Gameiro, a un certo punto, al posto di Carrasco, ma sotto porta gli attaccanti dell’Atletico hanno sciupato diverse occasioni e mostrato poca concretezza.
Nel Barcellona il più in forma è senza dubbio Neymar, capace sabato scorso di mandare in gol contro l’Athletic Bilbao in campionato (è finita 3-0) anche un attaccante in “crisi di astinenza” come Paco Alcácer. Già solo considerando come sta giocando Neymar in questa prima parte della stagione – 17 assist e 9 gol in 27 partite tra campionato e coppe – viene molto complicato immaginare che l’Atletico possa pensare di ribaltare il risultato al “Camp Nou”. Però Neymar non ci sarà: è squalificato per somma di ammonizioni, e questa è senza dubbio una buonissima notizie per Simeone e per l’Atletico.
Non è impossibile segnare al Barcellona: sabato scorso in campionato l’Athletic Bilbao ci è andato vicinissimo più volte, nel primo tempo, e avrebbe meritato anche più del Barcellona di andare in vantaggio. Non era in gran forma Piqué, che ha perso alcuni palloni ingenuamente; ma con l’ingresso di Mascherano al centro della difesa il Barcellona ci ha guadagnato enormemente in equilibrio e concentrazione, e la partita si è chiusa in fretta. Maggiore equilibrio dovrebbe portarlo anche Busquets, che lunedì mattina si è allenato regolarmente con i compagni e potrebbe tornare in campo dopo la distorsione alla caviglia subita qualche settimana fa. Si sono allenati anche gli altri due infortunati recenti, Iniesta e Digne, anche se un loro utilizzo sembra al momento meno probabile (tatticamente, si è capito, loro due sono più facilmente sostituibili di quanto lo sia Busquets). Invece mancherà sicuramente – oltre a Neymar, squalificato – Rafinha, che sabato si è procurato una brutta ferita in fronte in seguito a uno scontro con il portiere Ter Stegen.
Data la situazione di svantaggio iniziale – non basterebbe nemmeno una vittoria per 1-0 – è possibile che Simeone si giochi ogni possibilità residua di qualificazione mandando in campo una formazione con tre punte, simile a quella che si è vista la settimana scorsa nel secondo tempo della partita di andata. È una scelta favorita in un certo senso dall’assenza obbligata di Gabi per squalifica. E poi Fernando Torres è in ottima forma, come ha confermato domenica segnando i due gol con cui l’Atletico ha battuto 2-0 il Leganés in campionato.
Le probabili formazioni:
BARCELLONA: Cillessen; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti (o Mascherano), Jordi Alba; Mascherano (o Busquets), Rakitic (o Denis Suarez), André Gomes; Arda Turan, Messi, Luis Suarez.
ATLETICO MADRID: Moyá; Vrsaljko, Savic, Godin, Filipe Luis; Koke, Saul Niguez, Juanfran (o Gaitan); Carrasco, Griezmann, Torres.
Questo contenuto è stato modificato 8 Febbraio 2017 08:51
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