Mercoledì si giocano le prime due partite di andata dei quarti di finale di Coppa del Re, in Spagna. A parte quelle di Primera División, c'è una squadra di seconda divisione di cui si sa un po' meno.
Mercoledì si giocano le prime due partite di andata dei quarti di finale di Coppa del Re, in Spagna. A parte quelle di Primera División, c’è una squadra di seconda divisione di cui si sa un po’ meno.
L’Alcorcón è una squadra spagnola di seconda divisione (l’equivalente della nostra Serie B) protagonista di una stagione alquanto atipica: in Coppa del Re è nei quarti di finale; in campionato lotta per non retrocedere in terza categoria (Segunda División B). In Coppa del Re – con un bel po’ di fortuna, ma anche qualche indubbio merito (non perde una partita in casa da settembre) – ha eliminato tutte squadre teoricamente superiori, di prima divisione o di seconda ma comunque messe meglio in classifica. Ha battuto: 1-0 il Getafe nel secondo turno; 1-0 l’Elche nel terzo turno; l’Espanyol nei sedicesimi di finale, ai rigori (dopo il doppio 1-1 sia all’andata che al ritorno); il Córdoba negli ottavi di finale, con uno 0-0 in casa e un 2-1 in trasferta.
Alcorcón è una città di circa 170 mila abitanti, situata a est di Leganés e Getafe, e a sud ovest di Madrid, nella stessa comunità autonoma. L’AD Alcorcón (Agrupación Deportiva Alcorcón) – guidato dal giovane allenatore spagnolo Julio Velázquez, ex Betis ed ex Murcia – è la principale squadra di calcio della città ed è stata fondata all’inizio degli anni Settanta: in oltre quarant’anni di storia non ha mai partecipato a un campionato di prima divisione, ma ci andò vicinissimo quando perse la finale dei playoff del 2012 contro il Valladolid. In coppa invece è già stato protagonista in passato di successi ben al di là delle proprie ambizioni e possibilità: molti citano spesso la clamorosa eliminazione del Real Madrid di Manuel Pellegrini, battuto 4-0 nei sedicesimi di finale del 2009. Lo stadio in cui gioca, il municipale di “Santo Domingo”, è un piccolo stadio da poco più di 5 mila posti, a lungo oggetto di lavori di ampliamento e ristrutturazione solo parzialmente portati a termine, e molto spesso rinviati o sospesi, nel corso degli ultimi dieci anni.
L’Alavés ha ottenuto la qualificazione ai quarti di Coppa del Re grazie a un pareggio per 2-2 in casa del suo avversario, il Deportivo La Coruna, nella partita di andata degli ottavi, e un 1-1 in quella di ritorno. Delle squadre promosse in Liga in questa stagione sta dimostrando di essere, se non la più forte, senza dubbio la più equilibrata. Gran parte dei meriti sono stati attribuiti al suo allenatore Mauricio Pellegrino, considerando che la difesa – tra le meno battute di tutto il campionato – è il reparto migliore pur non includendo grandissimi calciatori (ha un gran portiere, però, l’Alavés, e due eccellenti mediani di copertura). Domenica scorsa, per esempio, l’Alavés ha perso 1-0 a Vigo contro il Celta, ma ha giocato una grandissima partita: in dieci per tutto il secondo tempo, ha addirittura rischiato di passare in vantaggio a dieci minuti dalla fine, per poi subire il gol decisivo a due minuti dalla fine della partita.
Da Vitoria-Gasteiz, nei Paesi Baschi, ad Alcorcón c’è più o meno un’ora di aereo. Alavés e Alcorcón si affronteranno in questa competizione per la prima volta: tutti i loro precedenti incontri riguardano partite giocate in seconda divisione, l’ultima delle quali è finita con una vittoria dell’Alavés proprio al “Santo Domingo” per 1-0, nel girone di ritorno dello scorso campionato. Nonostante gli eccellenti risultati conseguiti finora, per l’Alcorcón la Coppa del Re non è di certo il principale obiettivo stagionale. Non lo sarebbe neanche per l’Alavés, del resto, se non fosse che l’eccezionale coincidenza di affrontare un avversario abbordabile ai quarti rende concretamente possibile l’obiettivo “storico” di raggiungere le semifinali per la prima volta nella storia del club.
Per scelta tecnica, nell’Alavés non sono stati convocati né il mediano Marcos Llorente, né il centrale titolare Victor Laguardia. E il terzino sinistro titolare, Theo Hernandez, è squalificato. Quanto all’Alcorcón, dal momento che Velázquez potrebbe voler risparmiare energie per il campionato, e visto che è assente per infortunio il centrale titolare Rafa Paez, potrebbe giocare la sua prima partita – dal primo minuto o a partita in corso – il ventiseienne difensore camerunese Lucien Owona, uno spilungone di un metro e 88 preso dall’Alcorcón nel mercato invernale.
Le probabili formazioni:
ALCORCÓN: Dani Jiménez; Fede Vega, Owona (o Nelson), Unai Elgezabal, Bellvis; Martin Luque, Toribio, Tropi, Ivan Alejo; Oscar Plano; David Rodriguez.
ALAVÉS: Adrian Ortolà; Kiko Femenia, Alexis Ruano, Feddal, Raul Garcia; Manu Garcia, Daniel Torres; Krsticic, Katai, Edgar Mendez (o Sobrino); Christian Santos.
Dopo quaranta partite senza sconfitte, la serie impressionante di risultati “utili” consecutivi ottenuti dal Real Madrid, allenato da Zinedine Zidane, si è fermata domenica sera contro il Siviglia al “Ramón Sánchez-Pizjuán”, forse uno degli stadi più difficili al mondo, ora come ora. Il Siviglia di Sampaoli ha vinto 2-1 grazie a un gol di Stevan Jovetic, in prestito dall’Inter, entrato al 67° minuto, subito dopo il gol del provvisorio vantaggio del Real (su calcio di rigore). A cinque minuti dalla fine della partita Sergio Ramos ha segnato un clamoroso autogol, e al secondo minuto di recupero Jovetic ha chiuso la partita. È il suo secondo gol in due partite, entrambe contro il Real Madrid, e da sostituto in tutte e due le occasioni.
A differenza delle due precedenti partite di Coppa del Re (vittoria per 3-0 al “Bernabeu” e pareggio per 3-3 al “Ramón Sánchez-Pizjuán”), il Real Madrid ha giocato abbastanza male. Ronaldo e Benzema hanno sprecato diverse occasioni, senza mai dare l’impressione di poter “cambiare” la partita. Benzema è stato anche piuttosto arrendevole in fase di possesso palla (da un suo pallone perso a centrocampo è nata l’azione del gol di Jovetic). Ma, in generale, il Real Madrid già da prima della pausa per le feste di Natale non gioca ai livelli della stagione scorsa, e l’ha molto spesso sfangata solo grazie a giocate individuali eccezionali. Forse le cose migliori di questa stagione, in fin dei conti, le ha mostrate con le riserve, come d’altronde avvenuto nella partita di andata degli ottavi.
Per questa stessa ragione è probabile che nella prima partita dei quarti, contro il Celta Vigo al “Bernabeu”, Zidane decida di affidarsi nuovamente a Morata e Isco, o almeno uno dei due al posto di Benzema (molto probabilmente Morata). Rispetto a quella partita però di sicuro mancherà James Rodriguez, infortunato, ed è un peccato, perché la sua voglia di provare a migliorare la sua reputazione all’interno del gruppo potrebbe tornare molto comoda, in questo momento di apparenti difficoltà della squadra. Gli altri non convocati, a parte lui e Carvajal (scelta tecnica), appartengono al gruppo di giocatori che già mancano da diverse settimane (Pepe, Coentrao, Bale, Lucas Silva). L’avversario, da questo punto di vista, è messo meglio: gli mancano soltanto Beauvue e Orellana.
Grazie alla vittoria in casa per 1-0 contro l’Alavés, in una partita tutt’altro che semplice (l’Alavés difende benissimo), il Celta Vigo ha guadagnato due punti sul Villarreal e sull’Athletic Bilbao, e si è portato a quattro punti dal sesto posto. La squadra allenata da Eduardo Berizzo, in ottava posizione, “paga” in campionato il fatto di aver avuto a dicembre una lieve flessione, e anche di aver trovato nella zona Europa League una concorrenza forse più agguerrita rispetto a quanto avvenuto nella stagione scorsa. Il 2017 è comunque cominciato con quattro vittorie, tra campionato e coppa: un aspetto molto positivo è l’eccellente stato di forma mostrato da Aspas e Daniel Wass, due giocatori ancora più importanti ora che il cileno Orellana è assente per infortunio*.
* Aggiornamento 18 gennaio, ore 10:00 – Più che per i postumi del recente infortunio, al momento, la posizione di Orellana nel Celta Vigo appare alquanto incerta per altre ragioni. Nella giornata di lunedì l’allenatore Berizzo ha reso noto l’esclusione di Orellana dalla squadra a tempo indeterminato, a causa di una “inaccettabile mancanza di rispetto”. La società ha approvato questa decisione e comunicato che intende risolvere il contratto con il giocatore entro gennaio, e proverà a venderlo.
Al “Bernabeu” in campionato il Celta Vigo e il Real Madrid si sono affrontati nella seconda giornata, a fine agosto, e per poco il Celta non la pareggiava (lo avrebbe meritato): per vincerla 2-1, il Real Madrid, ha avuto bisogno di un gran gol di Kroos a dieci minuti dalla fine. C’è da supporre che la squadra di Berizzo farà di tutto per segnare almeno un gol, e l’impressione è che soltanto in questo modo potrebbe avere speranze di qualificazione alle semifinali. Andare a Vigo, mercoledì prossimo (25 gennaio), con una sconfitta o un pareggio – senza aver segnato almeno un gol – sarebbe per il Real un vantaggio difficilmente neutralizzabile.
Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Casilla; Danilo, Varane, Ramos, Marcelo; Casemiro, Asensio, Kovacic; Lucas Vazquez, Ronaldo (o Isco), Morata.
CELTA VIGO: Sergio Alvarez; Hugo Mallo, Cabral, Roncaglia, Jonny; Radoja, Marcelo Diaz; Wass, Pablo “Tucu” Hernandez, Pione Sisto; Aspas.
Questo contenuto è stato modificato 23 Gennaio 2017 15:00
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