La prima partita di domenica nella Liga spagnola si gioca a mezzogiorno: il Valencia, che non vince una partita in campionato dal 16 ottobre, affronta in casa l’Espanyol.
VALENCIA – ESPANYOL | domenica ore 12:00
Giovedì scorso, davanti ai non molti spettatori presenti al “Balaídos”, il Valencia ha perso 2-1 la partita di ritorno degli ottavi di Coppa del Re contro il Celta Vigo. Non che ci fosse granché da decidere: la partita di andata al “Mestalla” era finita 4-1 per il Celta. In campionato non va meglio: il Valencia è in quartultima posizione, con un solo punto sopra la soglia della retrocessione, e viene da un deludente pareggio per 3-3 contro l’Osasuna, ultimo in classifica e tra i peggiori attacchi della Liga. Per evitare ulteriori eventi potenzialmente destabilizzanti, dopo le dimissioni di Prandelli, in settimana la società ha comunicato che Voro Gonzalez manterrà l’incarico di allenatore della prima squadra fino alla fine di questa stagione.
In un’intervista al canale televisivo laSexta, l’imprenditore Paco Roig, presidente del Valencia dal 1994 al 1997, ha commentato in modo molto negativo ed esplicito il lavoro del dimissionario direttore sportivo Suso García Pitarch e del presidente Peter Lim: «È dovuto andarsene perché ha fatto una squadra di merda. Cosa ha fatto di importante García Pitarch per dirigere il terzo più importante club della Spagna? E Peter Lim? Ne sa qualcosa di calcio Peter Lim? Perché comprare un giocatore per 30 milioni se quel giocatore fa schifo? Rodrigo non vale 30 milioni manco per scherzo». Non che si tratti di un pulpito particolarmente meritevole di ascolto – tra il 1994 e il 1997 il Valencia non ha vinto sostanzialmente niente – ma il commento dell’ex presidente Roig riflette un’opinione molto diffusa a Valencia, che peraltro alimenta il malumore collettivo e non induce i tifosi a sostenere la squadra.
È forse proprio per questo motivo che il Valencia in questo campionato ha mostrato il peggio di sé proprio al “Mestalla”, stadio in cui ha già perso quattro partite (e soltanto l’Osasuna ha ottenuto meno punti, contando solo le partite in casa). L’Espanyol, da questo punto di vista, è tra i peggiori “ospiti” possibili: in questo campionato ha ottenuto più punti in trasferta che in casa, e si trova stabilmente a metà classifica dall’inizio della stagione. Quique Sánchez Flores ha ricevuto apprezzamenti da diversi commentatori per il lavoro che sta svolgendo, e – per la prima volta da quando Chen Yansheng è presidente – le ambizioni della società sembrano avere un riscontro con la qualità del gioco espresso in campo.
Al Valencia mancherà ancora Abdennour, convocato dalla Tunisia per la Coppa d’Africa: probabilmente è il miglior centrale della squadra, considerando quanto male stanno facendo tutti gli altri. Sarà squalificato per somma di ammonizioni Mangala, e quindi il recupero del centrale Garay – che dovrebbe essere regolarmente in campo – diventa una necessità. Le parole dell’ex presidente Roig devono inoltre aver avuto uno straordinario effetto portasfiga: venerdì in allenamento il povero Rodrigo Moreno si è fratturato la caviglia e sarà subito operato (non rientrerà prima di aprile, se va bene). Nell’Espanyol le assenze da segnalare sono quelle di Piatti, che non può giocare per via della clausola nel suo contratto di prestito dal Valencia, e quella del portiere Diego Lopez, che si è quasi ripreso dal suo recente infortunio ma non è ancora pronto per giocare.
Le probabili formazioni:
VALENCIA: Diego Alves; Montoya, Garay, Aderllan Santos, Gayà; Enzo Perez, Carlos Soler, Parejo; Santi Mina, Nani, Munir.
ESPANYOL: Roberto Jimenez; Victor Sanchez, David Lopez, Diego Reyes, Aarón Martin; Fuego, Salva Sevilla; Jurado, Hernan Perez, Alvaro Vazquez; Gerard Moreno.
ESPANYOL SEGNA (1.44, Bet365)
X (3.65, SNAI)
GERARD MORENO MARCATORE (4.25, SNAI)