Stasera la Juventus giocherà contro il Siviglia la partita della penultima giornata della fase a gruppi di Champions League. È seconda in classifica, con due punti in meno del Siviglia, e perciò deve vincere per sperare di qualificarsi come prima nel gruppo H. Nell’altra partita, il Lione gioca in casa della Dinamo Zagabria, ancora a zero punti.
SIVIGLIA – JUVENTUS | martedì ore 20:45
La Juventus in estate ha fatto una campagna acquisti importante tesserando Benatia, Dani Alves, Pjanic, Pjaca e Higuain con l’obiettivo di migliorare la sua competitività soprattutto in Champions League, dove nella stagione passata la squadra bianconera è stata eliminata già agli ottavi di finale dal Bayern Monaco. La Juventus fece due ottime partite contro il Bayern Monaco, soprattutto quella di ritorno, il rimpianto maggiore riguardò la mancata qualificazione come prima classificata del girone che la mise di fronte a un avversario così forte già agli ottavi di finale. Fu determinante la sconfitta subita all’ultima giornata sul campo del Siviglia, e proprio contro il Siviglia la Juventus anche in questa edizione si giocherà il primo posto nel girone.
A inizio stagione l’allenatore Allegri aveva sottolineato l’importanza di arrivare al primo posto nel girone, nelle dichiarazioni successive al pareggio in casa contro il Lione ha fatto un passo indietro, ma la sostanza è che la Juventus deve provare a vincere allo stadio “Pizjuan” per diminuire il rischio di un altro incrocio pericoloso negli ottavi di finale. La Juventus non ha ancora conquistato la qualificazione aritmetica al turno successivo, ma anche in caso di sconfitta la situazione sarebbe comunque sotto controllo, perché basterebbe poi vincere in casa nell’ultimo turno contro la modesta Dinamo Zagabria già battuta 4-0 in trasferta all’andata. Un pareggio servirebbe forse a poco, visto che per superare il Siviglia in classifica dovrebbe sperare in un regalo del Lione all’ultima giornata.
Il problema è che la Juventus sarà costretta a giocare questa partita decisiva per il primo posto nel girone senza alcuni calciatori titolari infortunati: se le assenze di Barzagli e Benatia e le precarie condizioni fisiche di Chiellini non preoccupano vista l’abbondanza di alternative in difesa, diverso è il discorso per l’attacco in cui le contemporanee assenze di Pjaca, Dybala e Higuain costringeranno Allegri a schierare un inedito 4-3-3 con Mandzukic punta centrale e Cuadrado e Alex Sandro schierati come esterni d’attacco.
Vincere allo stadio “Pizjuan” negli ultimi anni è stato complicato anche per squadroni come Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona, con il nuovo allenatore Sampaoli che ha sostituito in estate Emery il rendimento in casa non è cambiato e anzi è addirittura migliorato: finora su otto partite giocate nel suo stadio, il Siviglia ne ha vinte sette arrendendosi soltanto al Barcellona.
Sabato scorso il Siviglia ha giocato una partita abbastanza complicata a La Coruna, allo stadio “Riazor” contro il Deportivo. È finita benissimo, con una vittoria per 3-2, ma al 42° del primo tempo perdeva 2-0. Come già accaduto in altre occasioni prima di importanti partite di coppa, il Siviglia è sceso in campo con una formazione priva di alcuni titolari. L’ala destra Vitolo e il difensore centrale Rami, tenuti a riposo, venivano dai rispettivi impegni con le nazionali. E Samir Nasri non è stato neanche convocato, a causa di un problema muscolare che si trascina da fine ottobre.
Sampaoli ha schierato un 3-4-2-1 con Ganso al posto di Franco Vazquez, entrato poi al 70° minuto. E sempre per cercare di “rimediare” ai due gol segnati dal Deportivo nel primo tempo, sono entrati anche lo stesso Vitolo e l’attaccante Ben Yedder, al posto di un difensore e un trequartista (Carriço e Pareja). Si tratta di una mossa estrema tipica di Sampaoli quando le cose si mettono male: spesso funziona, a volte no (recentemente contro l’Athletic Bilbao in campionato non ha funzionato, per esempio). Stavolta ha funzionato, sebbene il Siviglia abbia mostrato una certa difficoltà a concludere in porta e concretizzare le numerose azioni di attacco prodotte. Steven N’Zonzi – in campo per tutta la partita – aveva segnato il gol del 2-1 poco prima della fine del primo tempo. Quello del pareggio lo ha fatto Vitolo all’87° minuto, grazie anche a una netta deviazione che ha trasformato un tiraccio di Escudero in un assist perfetto. E il gol del definitivo 3-2 lo ha segnato Gabriel Mercado al 92°, da distanza ravvicinata, dopo una ribattuta incerta del portiere avversario Tyton.
Non è ancora chiaro se Nasri sarà in campo oppure no, seppure sia emerso un certo ottimismo riguardo le sue possibilità di guarigione tempestiva. Si tratta di un calciatore che nella trequarti del Siviglia, nelle ultime settimane, si è guadagnato un posto da titolare a forza di far gol, fornire assist e creare superiorità numerica, e la sua assenza finisce quasi sempre per essere un fatto piuttosto rilevante. L’altro di cui il centrocampo del Siviglia non può fare a meno è il francese Steven N’Zonzi, un mediano di fondamentale importanza: robusto fisicamente e con eccellenti tempo di inserimento, la sua evoluzione sul piano tecnico e tattico nella stagione scorsa e in quella in corso è stata impressionante.
Proprio la presenza di N’Zonzi potrebbe essere un fattore determinante, visto che la Juventus a centrocampo in alcune partite è apparsa un po’ troppo leggera sul piano fisico. Le numerose assenze, le non perfette condizioni fisiche della squadra e la mancanza di un gioco in grado di esaltare le qualità dei nuovi arrivati nel corso del calciomercato invernale rendono questa partita della Juventus assai complicata, anche se nei momenti di difficoltà la squadra allenata da Allegri ha sempre mostrato grande carattere, come successo sul campo del Lione quando è stata capace di vincere nonostante l’inferiorità numerica.
Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico, Mercado, Rami, Parejo, Mariano, Nasri, N’Zonzi, Vázquez, Escudero, Vitolo, Vietto.
JUVENTUS: Buffon, Dani Alves, Bonucci, Chiellini (Rugani), Evra, Khedira, Marchisio, Pjanić, Cuadrado, Mandžukić, Alex Sandro.
GOL (1.95, Bet365)
OVER 0.5 SECONDO TEMPO (1.28, Bet365)
Il Lione ha ormai pochissime possibilità di qualificarsi per gli ottavi di finale di Champions League. Di sicuro dovrebbe vincere stasera contro la Dinamo Zagabria, obbligatoriamente, per ridurre il distacco in classifica da Juventus o Siviglia (o da entrambe, in caso di pareggio). Il margine di vantaggio resta tuttavia piuttosto rassicurante per le prime due squadre del gruppo H, e scoraggiante per il Lione.
La squadra francese sta tornando a giocare in modo più spregiudicato, dopo aver utilizzato un prudente 3-5-2 per alcune partite, durante le quali è stato costretto a fare i conti con assenze importanti in attacco: Bruno Génésio, che allena il Lione da quasi un anno, si è dimostrato abile nel cambiare sistema di gioco a seconda delle circostanze. Alexandre Lacazette ha superato i propri guai fisici ed è ormai tornato in buone condizioni da qualche settimana: il centravanti rappresenterà il principale pericolo per la Dinamo, che però dovrà fare grande attenzione anche a Nabil Fékir, forzatamente riposatosi in occasione della vittoriosa trasferta della propria squadra a Lille, a causa di una squalifica.
I padroni di casa sono ultimi nel gruppo H e possono sperare al massimo nel ripescaggio in Europa League: hanno perso tutte e quattro le partite finora disputate nella fase a gironi di questa edizione della Champions League, mostrando limiti tecnici abbastanza evidenti. Le cessioni estive di Marko Pjaca e Marko Rog hanno indebolito la rosa: uno scatto d’orgoglio appare comunque prevedibile, perciò il Lione potrebbe subire almeno un gol.
Probabili formazioni:
DINAMO ZAGABRIA: Livakovic, Matel, Benkovic, Schildenfeld, Pivaric, Jonas, Pavicic, Situm, Coric, Fernandes, Henríquez.
LIONE: Lopes, Rafael, Diakhaby, Nkoulou, Rybus, Gonalons, Tolisso, Ferri, Darder, Fékir, Lacazette.