Nel Gran Premio del Brasile di Formula 1 (diretta su Rai 1 dalle 17:00), penultimo della stagione 2016, Hamilton partirà in pole position davanti a Rosberg, Raikkonen, Verstappen, Vettel e Ricciardo. Le temperature relativamente basse potrebbero favorire le Ferrari rispetto alle Red Bull. E alcuni servizi meteorologici riportano anche alte probabilità di pioggia.
Come sono andate le qualifiche
Non sono state particolarmente avvincenti, sebbene si siano svolte con cielo coperto e qualche probabilità di pioggia (che poi non è arrivata). E non hanno offerto argomenti nuovi rispetto a quelli più recenti. Hamilton è stato stabilmente più veloce del suo compagno di squadra Rosberg, in tutte e tre le manche di qualifica, anche se con un margine meno ampio rispetto a quello emerso nel Gran Premio scorso in Messico. Come è noto, i due piloti Mercedes si stanno stanno giocando il Mondiale, e le meritate vittorie di Hamilton negli ultimi due Gran Premi (Messico e Stati Uniti) non gli hanno comunque consentito di recuperare molti punti in classifica sul suo avversario e attuale leader del Mondiale, che è arrivato secondo sia in Messico che negli Stati Uniti.
Come già successo altre volte nel corso di questa stagione, le temperature relativamente basse – intorno ai 21°C, e 26°C quella dell’asfalto – hanno favorito la Ferrari rispetto alla Red Bull. Ma è stato soltanto Kimi Raikkonen, e soltanto nel suo giro finale in Q3, a confermare questa tendenza. Tra i quattro piloti di Red Bull e Ferrari, lui è stato l’unico a migliorarsi nel suo ultimo tentativo. In genere, tuttavia, tra le prestazioni di Raikkonen, Verstappen, Vettel e Ricciardo c’è stato un sostanziale equilibrio: tra Raikkonen, terzo, e Ricciardo, sesto, ci sono soltanto 136 millesimi di secondo.
Sono andate molto bene le Haas (con power unit Ferrari), e in particolare Grosjean, che è riuscito a ottenere il settimo tempo, mentre il suo compagno Gutierrez (12°) non è riuscito a partecipare all’ultima manche di qualifiche. Sembra improbabile che in gara possa farcela a tenersi dietro le due Force India di Hulkenberg (8°) e Perez (9°), che appaiono le macchine più attrezzate a classificarsi nei posti contesi dalle squadre di secondo ordine. Ma attenzione ad Alonso (10°), che – senza aver potuto girare moltissimo nel corso del fine settimana, a causa di guasti meccanici – è comunque riuscito a raggiungere la Q3 e ottenere un tempo nettamente migliore di quello del suo compagno di squadra Button (17°).
La griglia di partenza
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m10.736s | – |
2 | Nico Rosberg | Mercedes | 1m10.838s | 0.102s |
3 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m11.404s | 0.668s |
4 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m11.485s | 0.749s |
5 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m11.495s | 0.759s |
6 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m11.540s | 0.804s |
7 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1m11.937s | 1.201s |
8 | Nico Hulkenberg | Force India/Mercedes | 1m12.104s | 1.368s |
9 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m12.165s | 1.429s |
10 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 1m12.266s | 1.530s |
11 | Valtteri Bottas | Williams/Mercedes | 1m12.420s | – |
12 | Esteban Gutierrez | Haas/Ferrari | 1m12.431s | – |
13 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 1m12.521s | – |
14 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Ferrari | 1m12.726s | – |
15 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Ferrari | 1m12.920s | – |
16 | Jolyon Palmer | Renault | 1m13.258s | – |
17 | Jenson Button | McLaren/Honda | 1m13.276s | – |
18 | Kevin Magnussen | Renault | 1m13.410s | – |
19 | Pascal Wehrlein | Manor/Mercedes | 1m13.427s | – |
20 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m13.623s | – |
21 | Felipe Nasr | Sauber/Ferrari | 1m13.681s | – |
22 | Esteban Ocon* | Manor/Mercedes | 1m13.432s | – |
* Esteban Ocon ha ottenuto il ventesimo tempo ma è stato penalizzato dai giudici con un arretramento di tre posizioni per aver ostacolato Jolyon Palmer durante le qualifiche.
Che gara potrebbe uscirne
Considerando il suo vantaggio di 19 punti in classifica generale, a Rosberg basterebbe una vittoria in Brasile per essere automaticamente campione del mondo 2016, a prescindere dal piazzamento di Hamilton. Potrebbe diventarlo anche con altre (improbabili) combinazioni di risultati:
• con un secondo posto, se Hamilton non fa meglio di un quarto posto;
• con un terzo posto, se Hamilton non fa meglio di un sesto posto;
• con un quarto posto, se Hamilton non fa meglio di un ottavo posto;
• con un quinto posto, se Hamilton non fa meglio di un nono posto;
• con un sesto posto, se Hamilton non fa meglio di un decimo posto;
• con un settimo posto, se Hamilton non prende punti.
Come nelle due gare precedenti, difficilmente Rosberg si assumerà rischi non necessari, anche a costo di cedere la vittoria per il terzo Gran Premio consecutivo. Ad aumentare i rischi – per tutti i piloti – potrebbe tra l’altro già intervenire la pioggia: diversi servizi meteorologici riportano una probabilità di precipitazioni superiore al 50 per cento, nel corso della gara. E probabilmente è quello che si augura Hamilton, generalmente molto bravo a guidare su piste bagnate.
Le attese temperature basse, simili a quelle di sabato, sono da molti commentatori ritenute teoricamente favorevoli alle prestazioni della Ferrari piuttosto che a quelle della Red Bull. C’è però da segnalare che questa differenza, nonostante le temperature fossero in effetti piuttosto basse, non è emersa in modo evidente come in altre precedenti occasioni. I primi dieci piloti, in caso di pista asciutta, partiranno tutti con gomme soft usate. La strategia più probabile, per tutti, dovrebbe essere quella di due soste.
I pronostici
GROSJEAN-GUTIERREZ 1 (1.35) GUTIERREZ NC (60 giri) / GROSJEAN NC (0 GIRI)
PEREZ-HULKENBERG 2 (1.60) PEREZ 4° / HULKENBERG 7°
VETTEL-RAIKKONEN 1 (1.96) VETTEL 5° / RAIKKONEN NC
Quota totale: 4.23, Eurobet
Aggiornamento lunedì 14 novembre
Da quest’anno il Veggente riporta la classifica finale del Gran Premio, per semplificare la verifica dei pronostici corretti da parte dei lettori e, soprattutto, per tenere un archivio utile e facile da recuperare nei weekend di gara.
GIRO PIÙ VELOCE: Max Verstappen (Red Bull) |
Pos | pilota | squadra/motore | tempo/distacco |
---|---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | Mercedes | 3h01m01.335s |
2 | Nico Rosberg | Mercedes | 11.455s |
3 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 21.481s |
4 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 25.346s |
5 | Sebastian Vettel | Ferrari | 26.334s |
6 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Ferrari | 29.160s |
7 | Nico Hulkenberg | Force India/Mercedes | – |
8 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | – |
9 | Felipe Nasr | Sauber/Ferrari | – |
10 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | – |
11 | Valtteri Bottas | Williams/Mercedes | – |
12 | Esteban Ocon | Manor/Mercedes | – |
13 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Ferrari | – |
14 | Kevin Magnussen | Renault | – |
15 | Pascal Wehrlein | Manor/Mercedes | – |
16 | Jenson Button | McLaren/Honda | – |
– | Esteban Gutierrez* | Haas/Ferrari | ritirato al 60° giro (guasto) |
– | Felipe Massa* | Williams/Mercedes | ritirato al 46° giro (incidente) |
– | Jolyon Palmer* | Renault | ritirato al 20° giro (incidente) |
– | Kimi Raikkonen* | Ferrari | ritirato al 19° giro (incidente) |
– | Marcus Ericsson* | Sauber/Ferrari | ritirato all’11° giro (incidente) |
– | Romain Grosjean* | Haas/Ferrari | ritirato prima del giro di formazione (incidente) |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)