I pronostici, le probabili formazione e le cose da sapere sulle partite di Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid: si giocheranno di sabato per favorire la preparazione delle loro partite di Champions League, martedì e mercoledì prossimi.
I pronostici, le probabili formazione e le cose da sapere sulle partite di Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid: si giocheranno di sabato per favorire la preparazione delle loro partite di Champions League, martedì e mercoledì prossimi.
Prima della sosta per le nazionali il Barcellona ha perso 4-3 contro il Celta Vigo al “Balaídos”, uno stadio in cui ha subito quattro gol per la seconda stagione di Liga consecutiva (il 4-1 dell’anno scorso fu comunque clamoroso ma forse meno: il Celta era una squadra migliore rispetto a quella di quest’anno). A causa di quella sconfitta imprevista il Barcellona ha perso il primo posto in classifica in campionato e ha ora tre squadre davanti: il Siviglia, con un punto in più, e il Real e l’Atletico Madrid, con due punti in più.
Dopo la partita dell’ottava giornata – al “Camp Nou” contro il Deportivo La Coruna – giocherà in Champions League, ancora a Barcellona, contro il Manchester City: è una partita piuttosto importante, dato che si tratta dell’avversario più pericoloso per il Barcellona nel gruppo C. Forse non ancora contro il Deportivo, ma contro il Manchester City non è escluso che il Barcellona possa recuperare Messi, infortunato da alcune settimane per un problema all’adduttore della gamba destra. Più o meno lo stesso infortunio è capitato a Sergi Roberto, che certamente mancherà contro il Deportivo: la sua assenza rende probabile l’utilizzo di Aleix Vidal sulla fascia destra, di fatto l’unico lato del campo che Vidal abbia dato prova di saper occupare nelle (poche) partite finora giocate con il Barcellona.
Aggiornamento sabato ore 12:00 — Come non detto: Aleix Vidal non è stato convocato, e perciò probabile Rafinha a destra con Arda Turan nel trio d’attacco, e Andre Gomes o Iniesta a centrocampo (oppure sia Rakitic sia Iniesta in campo, e niente turnover a centrocampo).
Mancherà anche Jordi Alba, per un lieve infortunio muscolare: Luis Enrique dovrà schierare un panchinaro anche sulla sinistra, quindi, e molto probabilmente toccherà a Lucas Digne, che in questa stagione ha comunque giocato piuttosto bene, e certamente più spesso di Vidal. Al centro con Piqué dovrebbe esserci Mathieu, dal momento che Umtiti si è ripreso anche lui da un recente infortunio ma non è ancora in gran forma. E fin qui si tratta di scelte più o meno obbligate: poi c’è il possibile turnover per scelta tecnica, e – in caso – riguarderebbe probabilmente Iniesta a centrocampo (sostituito da Arda Turan) e Luis Suarez in attacco, anche se appare molto improbabile che Luis Enrique possa fidarsi nuovamente di Paco Alcacer al punto da lasciare in panchina Suarez (Alcacer finora ha giocato poco e molto male). L’unico la cui presenza non dovrebbe essere in dubbio è Neymar, che è rientrato dagli impegni con la sua nazionale un po’ meno affaticato degli altri (ha saltato, per squalifica, la seconda delle due partite che c’erano da giocare).
Finora il Deportivo di Gaizka Garitano (da non confondere con l’altro basco, Asier Garitano, allenatore del Leganés) ha ottenuto otto punti in sette partite: tre di questi li ha presi in un colpo solo due settimane fa, battendo 2-1 lo Sporting Gijon. In genere sta avendo moltissime difficoltà a segnare, il Deportivo La Coruna, e anzi in trasferta non lo ha ancora mai fatto: data l’assenza dell’infortunato Juanfran Moreno, che altrimenti sarebbe titolare, Garitano potrebbe stavolta decidere di non dare più fiducia a Florín Andone, finora per niente proficuo, e dare una chance di giocare in attacco al ventenne colombiano Marlos Moreno, in prestito dal Manchester City, o a Ryan Babel.
Nonostante le difficoltà note del Deportivo La Coruna a fare gol, la possibilità che possa riuscirci in casa del Barcellona non è poi così remota: sulle corsie esterne giocheranno terzini non del tutto affidabili in fase di copertura, e la velocità di Bruno Gama e Marlos Moreno potrebbe creare qualche difficoltà in eventuali, e comunque rare, ripartenze del Deportivo.
Le probabili formazioni:
BARCELLONA: Ter Stegen; Aleix Vidal Rafinha, Piqué, Mathieu (o Mascherano), Digne; Busquets, Rakitic, Arda Turan André Gomes (o Iniesta); Rafinha Arda Turan, Neymar, Suárez (o Alcacer).
DEPORTIVO LA CORUNA: Lux; Laure Sanabria, Albentosa, Sidnei, Navarro, Luisinho; Borges, Mosquera; Çolak, Bruno Gama, Marlos Moreno (o Babel o Andone).
In Champions League anche l’Atletico Madrid – come il Barcellona – ha sei punti dopo due partite: è al primo posto nel gruppo D, davanti al Bayern Monaco, recentemente battuto al “Vicente Calderon”. La prossima partita di Champions la squadra allenata da Simeone la giocherà mercoledì prossimo in Russia contro il Rostov, che si trova all’ultimo posto nel gruppo di Champions (un solo punto, insieme al PSV) e al quarto post nel campionato russo. Prima di quella partita – più difficile per l’entità della trasferta che non per l’avversario in sé – l’Atletico dovrà battere in casa il Granada nell’ottava giornata di campionato, e non dovrebbe essere un compito particolarmente impegnativo affrontare l’ultima in classifica (e in crisi sempre più profonda, anche dopo l’esonero di Paco Jémez e l’assunzione di Lucas Alcaraz).
Confermando la sua scarsa inclinazione al turnover, Simeone ha convocato comunque tutti i suoi giocatori fuorché gli infortunati (Saul Niguez, Augusto Fernandez e Gimenez), e in campo dovrebbero comunque scendere tutti i titolari. L’unico dubbio riguarda chi prenderà il posto lasciato da Saul Niguez, se Correa oppure Tiago (con Coke più esterno).
Alla consolidata forza difensiva – finora in campionato soltanto Alavés e Barcellona hanno segnato un gol a Oblak – l’Atletico Madrid sembra aver aggiunto, come qualità di squadra, una più estesa gamma di possibilità di fare gol. Si tratta sostanzialmente di un miglioramento dovuto alla progressiva integrazione di Gameiro, centravanti di potenzialità enormi e non ancora del tutto espresse, e alla crescita professionale di Carrasco, probabilmente il miglior centrocampista offensivo arrivato a Madrid dalla cessione di Arda Turan, un calciatore “completo”, con un’ottima visione di gioco, un gran tiro da fuori area ed eccellenti tempi di inserimento.
A rendere ancora più squilibrata la partita contribuiscono alcune assenze nel Granada, le più importanti delle quali sono quella del titolare Gastón Silva in difesa e quella di Mehdi Carcela-González, finora l’unico trequartista in grado di creare superiorità numerica e generare azioni pericolose. Mancherà anche Krhin, un altro giocatore che in teoria dovrebbe essere importante e dare alla squadra maggiore equilibrio ma che, concretamente, non sta fornendo ai tifosi interisti particolari motivi di rammarico.
Le probabili formazioni:
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Savic, Godín, Filipe Luis; Gabi, Koke, Correa (o Tiago), Carrasco: Griezmann, Gameiro.
GRANADA: Ochoa; Tito, Vezo, Lombán, Gabriel Silva; Angban, Javi Márquez; Cuenca, Andreas Pereira, Bueno; Ponce.
Il Real Madrid – che in Champions League giocherà martedì prossimo, in casa contro il Legia Varsavia – non avrà moltissima possibilità di fare turnover: quelli che sarebbe stato opportuno lasciare a riposo in questo ottavo turno di campionato sono infortunati. E non è una gran notizia, dato che invece al Betis non manca nessuno, e il “Benito Villamarín” è tra gli ultimi stadi spagnoli in cui una qualsiasi squadra si augurerebbe di giocare con una formazione non al completo.
Tralasciando le assenze di Coentrao e James Rodriguez, che un posto da titolari al Real non ce l’hanno, le tre assenze piuttosto pesanti sono quelle di Casemiro, Modric e Sergio Ramos, tutti e tre titolari di riferimento, ciascuno nel proprio reparto. L’assenza di Sergio Ramos penalizza il Real Madrid, oltre che in difesa, anche perché priva la squadra di un potenziale marcatore di testa sui calci piazzati, una situazione di gioco da cui il Real Madrid in questa stagione ha già tratto vantaggio parecchie volte. Quanto al centrocampo, c’è da mettere per forza un paio di panchinari attorno a Kroos: Kovacic e Isco sono i due più accreditati a “tappare il buco”. A dirla tutta, Isco finora ha giocato molto poco e male, e quindi non sarebbe del tutto sorpendente vedere Asensio al suo posto dal primo minuto.
Kovacic ha giocato più spesso, e finora ha anche sorpreso alcuni commentatori per le buone prestazioni quando è stato utilizzato da Zidane. Sulle sue possibilità di fare una gran partita contro il Betis, però, qui da noi sussistono alcune perplessità legate alle figuracce da lui fatte la passata stagione in alcune trasferte, dove Kovacic tendeva a giocare meno bene che al “Bernabeu”. Uno che invece gioca tendenzialmente bene anche in stadi non di casa – anzi anche meglio che al “Bernabeu”, a volte – è Morata, che però nel Real non ha un posto da titolare. Per quello che Benzema sta facendo vedere in campo ultimamente, tuttavia, è molto meno fantascientifico ora che ad agosto scorso ipotizzare che Morata possa cominciare a prendere frequentemente il posto di Benzema in attacco, specialmente in campionato.
È una partita molto complicata, che il Real potrebbe vincere con fatica, nonostante le frequenti distrazioni difensive del Betis. Le assenze del Real, specialmente quelle di Ramos e Casemiro, rendono obiettivamente più vulnerabile la difesa: con Pepe giocherà Varane, che ultimamente ha combinato alcuni errori individuali piuttosto gravi.
Le probabili formazioni:
BETIS: Adán; Piccini, Mandi, Pezzella, Durmisi; Petros, Jonas Martin, Brasanac (o Ceballos); Joaquin, Ruben Castro, Alegria.
REAL MADRID: Navas; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; Kroos, Isco, Kovacic; Bale, Ronaldo, Benzema (o Morata).
Questo contenuto è stato modificato 16 Ottobre 2016 00:20
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