A Tokyo, Juan Monaco e Ivo Karlovic sfidano rispettivamente Taylor Fritz e Federico Delbonis. A Pechino, Petra Kvitova gioca contro Yafan Wang, mentre Jack Sock affronta Ze Zhang.
Nel 2012, Juan Monaco fu protagonista di una strepitosa stagione: conquistò quattro titoli, disputò anche un’altra finale e raggiunse la decima posizione del ranking ATP. Successivamente, però, non è quasi mai riuscito a mettersi in mostra, anche per colpa di alcuni problemi fisici. Bisogna inoltre ricordare che la fase dell’anno in cui ci troviamo adesso – dedicata a tornei sul cemento – non è favorevole all’argentino, specialista della terra battuta. A Tokyo, insomma, Taylor Fritz – giovane tennista molto interessante – potrebbe approfittare della situazione.
La scorsa settimana, a Wuhan, Petra Kvitova ha giocato molto bene e si è aggiudicata il titolo: lo strepitoso successo ottenuto contro Angelique Kerber al terzo turno ha dato grande fiducia alla due volte campionessa di Wimbledon, poi lanciatasi verso il successo finale. Il traguardo appena raggiunto dovrebbe galvanizzare Kvitova, che parte nettamente favorita a Pechino contro Yafan Wang, tennista di livello non altissimo, entrata nel tabellone principale attraverso le qualificazioni.
Classe 1992, Jack Sock sembra pronto a compiere un definitivo salto di qualità. Lo statunitense ha già collezionato numerosi buoni risultati, non soltanto in singolare: durante le recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro, infatti, ha conquistato l’oro nel doppio misto e il bronzo in quello maschile. A Pechino, nelle prossime ore, dovrebbe ottenere una vittoria di larghe proporzioni contro Ze Zhang, giocatore che si trova ben al di fuori delle prime cento posizioni della classifica mondiale.
Malgrado abbia ormai trentasette anni, Ivo Karlovic continua a esibire un buonissimo rendimento: durante la stagione che sta per concludersi, il croato ha trionfato a Newport e a Los Cabos, oltre ad arrivare in finale anche nel torneo di Washington. A Tokyo, Federico Delbonis si troverà presumibilmente molto più in difficoltà rispetto a quanto accaduto nello scorso gennaio, quando ha approfittato del ritiro di Karlovic al primo turno degli Australian Open. L’argentino aveva perso i precedenti due confronti diretti, disputati a Vienna nel 2014 e a Flushing Meadows nel 2015.