Le prime due partite del sabato nel campionato spagnolo riguardano il Granada, che ha da poco esonerato Paco Jémez (!), il Siviglia e due squadre neopromosse: le analisi, i pronostici e le probabili formazioni.
Le prime due partite del sabato nel campionato spagnolo riguardano il Granada, che ha da poco esonerato Paco Jémez (!), il Siviglia e due squadre neopromosse: le analisi, i pronostici e le probabili formazioni.
Dopo la pesante sconfitta per 3-1 lunedì scorso in casa dell’Alavés, il Granada ha esonerato Paco Jémez e affidato l’incarico di allenatore ad interim a Lluís Planagumà, allenatore del Granada B (seconda divisione), in attesa di assumere un nuovo allenatore. In sei partite il Granada ha ottenuto soltanto due punti e non ha ancora vinto una partita. Oltre ai risultati negativi, probabilmente il cattivo rapporto di Paco con la dirigenza e con una parte dello spogliatoio è da ritenere uno dei motivi principali dell’esonero. Benché l’assunzione di Paco fosse considerata la base del “progetto” guidato dal nuovo proprietario Jiang Lizhang e dal direttore sportivo Javier Torralbo, nelle settimane scorse sono emerse molto rapidamente alcune divergenze tra l’allenatore e la società riguardo gli investimenti da una parte e le scelte tecniche dall’altra (alla dirigenza, per dirne una, pare non sia stata molto gradita la scelta di Paco di far entrare Omer Atzili all’inizio del secondo tempo per poi toglierlo dal campo già al 70°).
Divergenze a parte, forse in nessun’altra partita finora giocata dal Granada come in quella persa 3-1 lunedì scorso contro l’Alavés sono emerse chiare responsabilità dei giocatori, più che dell’allenatore, che comunque si è sempre pubblicamente attribuito ogni colpa nelle sconfitte. Ciascuno dei gol dell’Alavés è stato causato da madornali errori individuali dei giocatori del Granada (Krhin, Uche e Vezo), tanto più gravi e irreparabili se si considera che sono stati commessi con un modulo di gioco con la difesa molta alta, gradito a Paco. È anche vero, tuttavia, che questo stesso modulo e approccio tattico alle partite è una delle ragioni – l’altra è Ochoa, il portiere – per cui il Granada ha già subìto 15 gol in sei partite, più di qualsiasi altra squadra nella Liga. Non è una novità, per squadre allenate da Paco, ma l’impressione è che al Granada al momento manchino del tutto, in attacco, la rapidità e l’imprevedibilità necessarie per “ammettere” quelle debolezze difensive e vincere lo stesso le partite.
La partita del settimo turno, in casa contro il Leganés, si spera quindi che sia prima di tutto l’occasione perfetta per non prenderne: il Leganés è una squadra che non segna con molta frequenza (ma neppure l’Alavés lo era). E quindi il compito di Planagumà sarà quello di infondere nei giocatori prima di tutto la fiducia necessaria per evitare che commettano smarronate ciclopiche come quelle di lunedì scorso. A fare gol, almeno uno, e provare a prendere tre punti per la prima volta in questo campionato, dovrà pensarci – più che Ponce, finora pessimo – Mehdi Carcela-González, ancora una volta: è bravo, crea superiorità numerica e vede la porta, e per ora è l’unico che si salva del Granada.
Il Leganés nella partita scorsa ha immeritatamente perso 2-0 in casa contro il Valencia, i cui giocatori hanno concluso molto poco ma sono stati bravi a sfruttare un paio di indecisioni della difesa del Leganés. Se non fosse stato per il rigore parato da Diego Alves, il Leganés l’avrebbe quantomeno pareggiata 2-2. È una buona squadra, che non segna moltissimo ma difende bene, ed è priva di infortunati (dettaglio molto rilevante, nelle squadre in cui quelli buoni si contano su una mano).
Le probabili formazioni:
GRANADA: Ochoa; Tito, Vezo, Gaston Silva, Gabriel Silva; Samper, Javi Marquez; Bueno, Andreas Pereira, Carcela-González; Kravets (o Ponce).
LEGANÉS: Serantes; Victor Diaz, Medjani, Mantovani, Diego Rico; Timor, Ruben Perez; Omar Ramos, Gabriel Pires, Szymanowski; Luciano Neves.
Il Siviglia di Sampaoli ha mostrato di recente un ordine di gioco e una “compattezza” relativamente apprezzabili, e che in molti non si aspettavano così presto. Queste qualità hanno permesso di vincere la partita di Champions League contro il Lione per 1-0, e di pareggiare per 0-0 quella precedente in casa della Juventus, così come hanno permesso in campionato di vincere per 1-0 il recente derby in casa contro il Betis. Chiaramente sarebbe inesatto credere che in queste partite vinte con stretto margine la difesa non abbia mai corso pericoli, anzi: ma è comunque notevole che il Siviglia sia comunque riuscito a produrre diverse azioni pericolose controllando i rischi in difesa e senza sbilanciarsi smodatamente, come invece ci si aspetterebbe da una formazione che il più delle volte non mette alcun centrocampista di copertura a parte N’Zonzi.
L’unica partita in cui è invece emersa con preoccupante evidenza tutta la sostanziale e “folle” instabilità su cui si regge l’approccio al calcio di Jorge Sampaoli è stata la partita di campionato del turno scorso persa 3-1 in casa dell’Athletic Bilbao, al “San Mamés”. È stata una partita piuttosto assurda e molto divertente, che sarebbe potuta finire anche 2-3 per il Siviglia o 4-1 per l’Athletic, e che probabilmente Sampaoli non avrebbe affrontato con quella formazione se non avesse pensato (anche solo un po’) alla seguente partita di Champions contro il Lione. Fatto sta che né Iborra né Kranevitter hanno saputo svolgere con puntualità e precisione i compiti tattici solitamente assegnati a N’Zonzi, volutamente lasciato a riposo. Poi Sirigu ha concluso la giornataccia mettendoci del suo: ha perso la brocca e si è fatto espellere a partita quasi finita (e sostituzioni esaurite) per una gomitata contro Aduriz (Aduriz, cioè gente quieta: mica Suarez o Ibrahimovic).
L’avversario del Siviglia nella settima giornata è l’Alavés, che la settimana scorsa, come detto, ha battuto 3-1 il Granada, ma che solitamente non segna né con facilità né con frequenza (ma difende bene). Inoltre, il principale attaccante di ruolo, Deyverson, ha concluso in anticipo la sessione di allenamento di giovedì, e non è ancora chiaro se riuscirà a giocare. Il Siviglia dovrebbe schierare la miglior formazione, ché non è il caso di rischiare di perdere altri punti in classifica sull’Athletic Bilbao (ora quinto con 12 punti, uno in più del Siviglia). Rami e Carriço stanno guarendo dai loro rispettivi infortuni muscolari, ma anche per stavolta la difesa titolare sarà formata da Mercado e Pareja al centro, con Mariano sulla fascia destra e uno tra Escudero e Kolo sulla fascia sinistra.
La presenza di N’Zonzi in mezzo al campo dovrebbe incrementare la sicurezza per la difesa del Siviglia, i cui pericoli principali potrebbero essere rappresentati dalle aperture illuminanti di Ibai Gomez e dagli inserimenti di Edgar Mendez. Far gol al portiere avversario, Pacheco, richiederà inoltre particolare impegno a Nasri, Vitolo e Vietto, che ha urgentemente bisogno di migliorare la sua precisione nei tiri in porta e dimostrare di valere la maglia da attaccante titolare.
Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Sergio Rico; Mariano, Mercado, Pareja, Escudero; N’Zonzi, Iborra (o Vazquez), Nasri, Sarabia, Vitolo; Vietto.
ALAVÉS: Pacheco; Kiko Femenia, Alexis Ruano, Laguardia, Theo Hernandez; Marcos Llorente, Daniel Torres, Camarasa; Ibai Gomez, Edgar Mendez, Toquero (o Deyverson).
Questo contenuto è stato modificato 1 Ottobre 2016 17:57
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