Champions League: Dinamo Zagabria-Juventus e Siviglia-Olympique Lione (gruppo H)

La Juventus dopo il deludente pareggio in casa contro il Siviglia cerca la prima vittoria a Zagabria. Nell’altra sfida del girone, il Siviglia affronta l’Olympique Lione.

DINAMO ZAGABRIA – JUVENTUS | martedì ore 20:45

Se la Juventus parte nettamente favorita in questa partita, è anche grazie a un’operazione di calciomercato fatta ancora prima del sorteggio dei gironi. Ingaggiando Marco Pjaca, la Juventus non solo ha preso un attaccante giovane dal grande potenziale, ha anche privato una delle avversarie del girone di Champions League del suo calciatore più forte. Un favore indiretto alla Juventus lo ha poi fatto il Napoli, che pochi giorni più tardi ha comprato Marco Rog, altro centrocampista giovane e di talento che era in forza alla Dinamo Zagabria.

Il vivaio della Dinamo Zagabria negli ultimi anni ha fatto crescere parecchi calciatori molto forti poi andati a finire nei top club europei: Lovren, Mandzukic, Badelj, Vrsaljko, Halilović, Brozović, Modric, Kovacic e in ultimo Pjaca e Rog. Quest’estate il club ha deciso di incassare con le cessioni proprio di Pjaca alla Juventus, Brekalo al Wolfsburg e Rog al Napoli, ma si presenta al girone di Champions League con poche speranze di evitare l’ultima posizione. Dei tanti giovani emergenti che erano fino all’anno scorso in squadra nella Dinamo Zagabria è rimasto il solo Ante Coric, trequartista di cui ha parlato molto bene Guardiola, e chissà che non possa essere un futuro acquisto del Manchester City. Coric, molto bravo a verticalizzare il gioco, non è però tra i convocati e salterà questa partita. Un altro giovane di talento è l’attaccante bosniaco Hodzic, preso dallo Zeljeznicar, che ha già esordito nella nazionale maggiore: partirà dalla panchina. Ci sono poi tre nomi esotici, tre calciatori offensivi che sono stati delle promesse del calcio mondiale e che però finora non sono finora riusciti ad affermarsi al di fuori dal campionato croato: l’algerino Soudani e i cileni Junior Fernandes e Angelo Henriquez.

La Dinamo Zagabria in casa resta una squadra temibile, nella passata edizione di Champions League ha battuto l’Arsenal 2-1 all’esordio, e ha poi resistito al Bayern Monaco perdendo “solo” 2-0. In campionato però le cose non stanno andando benissimo, la squadra è terza in classifica con tre punti in meno del Rijeka e rischia di perdere un titolo che vince consecutivamente dalla stagione 2005/2006. Per questi risultati non eccezionali l’allenatore Zlatko Kranjčar ha deciso di dimettersi ed è stato sostituito momentaneamente da Željko Sopić, in attesa che la dirigenza scelga il nuovo tecnico che molto probabilmente sarà il bulgaro Ivaylo Petev.

Sopić nelle due partite in cui è subentrato a Kranjčar ha rivoluzionato la squadra, cambiando modulo e ringiovanendo la formazione tipo: ha scelto un 4-3-3 molto offensivo e ha promosso a titolare il portiere diciottenne Semper, che dovrebbe essere confermato anche contro la Juventus. L’allenatore deve fare i conti con gli infortuni dei due terzini destri Petar Stojanovič e Alexandru Matel, in quel ruolo potrebbe essere impiegato l’ex Spezia Šitum, una scelta che potrebbe essere molto azzardata visto che si tratta di un attaccante esterno. Per il resto Sopić dovrebbe schierare Jonas sulla mediana con Machado e Pavičić come interni di centrocampo, con Soudani e il capitano Antolić (in non perfette condizioni fisiche) esterni d’attacco al servizio di Junior Fernandes.

La Juventus nell’ultimo turno di campionato ha vinto 1-0 contro il Palermo, ma ha fatto un passo indietro nel gioco rispetto a quanto visto contro il Cagliari. Allegri ancora una volta ha fatto un esperimento di formazione non perfettamente riuscito. Se contro l’Inter aveva rinunciato a Higuain e scelto un 3-5-2 difensivo, contro il Palermo ha inserito Mandzukic al fianco di Higuain, tenendo in panchina sia Dybala che Pjaca. La coppia d’attacco formata da Higuain e Mandzukic non ha funzionato ed è mancato il giusto collegamento tra centrocampo e attacco. Rispetto alla sfida pareggiata contro il Siviglia in cui Allegri rinunciò a Pjanic, stavolta la formazione titolare dovrebbe essere quella migliore possibile attualmente con Lemina mediano, Pjanic e Khedira interni di centrocampo e Dybala-Higuain in attacco, con Alex Sandro e Dani Alves esterni di fascia. Del resto gli infortuni a Benatia, Rugani e Asamoah non lasciano spazio ad eventuali alternative: con questo 3-5-2 la Juventus è favorita per la vittoria, ma dovrà essere brava a gestire l’avvio di partita non facile in cui spinta dal pubblico amico la Dinamo Zagabria proverà a giocare all’attacco e con grande intensità.

Le probabili formazioni:
DINAMO ZAGABRIA: Šemper, Šitum, Sigali, Benković, Pivarić, Soudani, Machado, Jonas, Pavičić, Antolić; Fernandes.
JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Dani Alves, Khedira, Hernanes, Pjanić, Alex Sandro, Higuaín, Dybala.

PROBABILE RISULTATO: 1-3
2 (1.30, William Hill)
OVER 2.5 (1.70, Unibet)
HIGUAIN MARCATORE (1.70, Eurobet)




 

SIVIGLIA – LIONE | martedì ore 20:45

Sabato pomeriggio il Siviglia ha giocato forse la più divertente e bizzarra partita della Liga fino a questo momento della stagione: è finita 3-1 per l’Athletic, ma – viste le contromisure tattiche adottate da Sampaoli a partita in corso – sarebbe potuta finire 3-2 per il Siviglia come 5-1 per l’Athletic. È un genere di imprevedibilità prevista da tempo – non appena si è saputo dell’assunzione di Sampaoli come nuovo allenatore al posto di Emery – ma che finora si era vista poco, a dire il vero, e a cui probabilmente toccherà abituarsi. Dopo l’impegnativo turno infrasettimanale (1-0 nel derby contro il Betis), e in vista dell’impegno di Champions League contro il Lione, Sampaoli ha lasciato molti titolari a riposo, approfittandone per mettere alla prova alcune riserve.

Non è andata benissimo: centrocampisti come Kranevitter e Iborra – ormai definitivamente ritenuto un vice N’Zonzi – hanno giocato molto al di sotto di quanto Sampaoli si aspetti dai suoi giocatori, sia in fase offensiva che difensiva (sostanzialmente tutti devono partecipare sia all’una che all’altra). Ma i disastri peggiori li ha combinati la difesa – neanche tanto di “riserva”: Mariano, Pareja, Mercado e Kolodziejczak – la cui superficialità nella gestione del pallone ha procurato all’Athletic numerose occasioni. Nonostante tutto, dopo aver subìto il gol dell’1-0, il Siviglia ce l’aveva fatta, a riprendere la partita: ha segnato Nasri, probabilmente l’unico a meritare la sufficienza, e che nelle prossime partite dovrebbe inserirsi stabilmente nella formazione titolare. Correa, ex Sampdoria, è stato schierato a sinistra, senza grande successo, ed è stato il primo a essere sostituito (con Vitolo, al 59°), e due minuti più tardi è entrato anche Vazquez, praticamente come punta centrale al posto del deludente giovane attaccante spagnolo Carlos Fernández.

Dopo l’ennesimo inserimento pressoché ignorato dalla difesa del Siviglia, l’Athletic è riuscito a segnare il gol del 2-1 (Balenziaga), e a quel punto Sampaoli ha dato il meglio: fuori Pareja, dentro l’attaccante solitamente titolare, Vietto. Il Siviglia ha avuto qualche occasione ma, prevedibilmente, ha rischiato di prendere un altro gol. A due minuti dalla fine dei tempi regolamentari, poi, Sirigu è impazzito e ha colpito Aduriz con una gomitata, a gioco fermo, senza motivo: è stato espulso, l’Athletic ha calciato un rigore (in porta si è dovuto mettere Iborra: le sostituzioni erano finite) e ha vinto 3-1.

Praticamente non c’era niente, nel Siviglia, della squadra relativamente ordinata che due settimane fa ha pareggiato 0-0 a Torino contro la Juventus la prima partita di Champions League. A quella squadra però conviene fare più riferimento per capire come scenderà in campo il Siviglia nella seconda partita di Champions League, in casa contro il Lione. Il Lione – al momento nono in classifica nella Ligue 1, dopo sette giornate – alterna buone prestazioni ad altre meno convincenti, come quella della partita di sabato scorso persa 1-0 in casa del Lorient. Due settimane fa, nella prima partita di Champions League, ha battuto la Dinamo Zagabria 3-0.

Purtroppo il Lione giocherà, in uno stadio già difficilissimo di suo, con due assenze molto rilevanti: Alexandre Lacazzete, ancora infortunato al ginocchio, e il terzino brasiliano Rafael, che si è infortunato contro il Lorient. Ciononostante Sampaoli in conferenza stampa si è detto consapevole di quanto pericoloso possa comunque essere il Lione, specialmente con la veolcità di Nabil Fekir nelle ripartenze e in contropiede. Alla luce della vulnerabilità mostrata recentemente dal Siviglia, un gol subìto non è da escludere. Allo stesso tempo sembra difficile credere che il Lione possa ottenere un buon risultato in uno stadio in cui in questa stagione soltanto il Barcellona non ha perso (era la partita di ritorno della Supercoppa di Spagna, in pieno agosto, finita 2-0 per il Barcellona).

La tattica di Sampaoli, presumibilmente, sarà quella di cercare il gol del vantaggio il prima possibile, attaccando con insistenza fin dall’inizio della partita: a N’Zonzi sarò affidato l’incarico fondamentale di mantenere equilibrio e ordine a centrocampo, più di quanto non se ne siano visti sabato scorso con Iborra al suo posto.

Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Sergio Rico; Mariano, Pareja, Kolo (o Mercado), Escudero; N’Zonzi, Vazquez, Nasri; Sarabia (o Kiyotake), Vitolo, Vietto.
LIONE: Lopes; Yanga-Mbiwa, Nkolou (o Mammana), Morel; Kemen (o Gaspar), Tolisso (o Ferri), Gonalons, Darder, Rybus; Fekir (o Valbuena), Cornet.

PROBABILE RISULTATO: 2-1
1X + OVER 1.5 (1.45, Eurobet)

 

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