I campioni d'Inghilterra del Leicester fanno il loro esordio storico in Champions League sul campo del Club Brugge. Nell'altra sfida del girone, il Porto affronta il Copenaghen.
I campioni d’Inghilterra del Leicester fanno il loro esordio storico in Champions League sul campo del Club Brugge. Nell’altra sfida del girone, il Porto affronta il Copenaghen.
La nuova stagione del Leicester è iniziata male: dopo la sconfitta nella finale della Community Shield contro il Manchester United, i campioni d’Inghilterra in carica hanno fatto appena quattro punti nelle prime quattro partite, sebbene il calendario non sia stato del tutto favorevole visti gli incroci immediati con Arsenal e Liverpool. L’allenatore Ranieri a inizio stagione è stato il primo a sostenere che ripetere il campionato dell’anno scorso sarà impossibile e che al massimo il Leicester potrà lottare per il quarto posto. Lo stile di gioco delle “Foxes” non è più una novità, e quest’anno ci sarà da gestire il doppio impegno con la Champions League: nonostante gli arrivi di Zieler, Mendy, Kapustka, Musa e Slimani la rosa non sembra in grado di affrontare al massimo entrambe le competizioni.
Il sorteggio di Champions League è stato abbastanza benevolo, ma la qualificazione non è scontata. Le avversarie sono Porto, Copenaghen e Club Brugge, tutte squadre abbordabili, eppure c’è da capire come queste formazioni andranno a giocarsela contro il Leicester, che va in difficoltà quando non può agire in contropiede.
Il Leicester non ama costruire le azioni facendo girare più di tanto il pallone, preferisce ripartire in velocità e se proprio è costretta dall’avversaria a fare possesso palla cerca subito di mettere il pallone tra i piedi di Mahrez, il calciatore dotato di maggiore fantasia. Il Club Brugge l’anno scorso ha vinto il campionato belga, ma ha iniziato maluccio la nuova stagione, facendo appena sette punti in sei partite, perdendo in particolare tre volte nelle ultime cinque giornate.
La squadra allenata da Preud’homme non sembra in grado di organizzare una partita difensiva, sia per un fattore ambientale visto che giocherà in casa, sia per quello che è solitamente lo stile di gioco del Club Brugge, che propone un 4-3-3 abbastanza offensivo. Il Club Brugge gioca bene quando attacca, tiene il baricentro alto e fa un pressing continuo in avanti, sfruttando la velocità e la fisicità di gran parte dei suoi calciatori, mentre va in difficoltà quando deve resistere agli attacchi avversari con la difesa schierata. Il problema è che il modo migliore di giocare del Club Brugge favorisce le caratteristiche del Leicester, inarrestabile quando può partire in contropiede.
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Le probabili formazioni:
CLUB BRUGGE: Butelle; Van Rhijn, Engels, Denswil, De Bock; Vormer, Simons; Vanaken, Claudemir, Izquierdo; Diaby.
LEICESTER: Schmeichel; Hernández, Huth, Morgan, Fuchs; Mahrez, Drinkwater, Amartey, Albrighton; Okazaki, Vardy.
Il Porto è la squadra che ha eliminato la Roma nei playoff di Champions, costringendo a un’inattesa retrocessione in Europa League i giallorossi, che nel doppio confronto si sono quasi fatti del male da soli, commettendo ingenuità evitabili, subendo tre espulsioni totali e vanificando il bel gioco mostrato soprattutto nei primi quaranta minuti della partita d’andata, dopo i quali sembravano avere enormi possibilità di approdare alla fase a gironi.
Del resto, il Porto ha esperienza a livello internazionale ed è abituato a disputare con continuità la Champions League: dopo essere entrato ancora una volta nel tabellone principale, riuscirà presumibilmente a lottare con decisione per la qualificazione agli ottavi, anche perché è stato sorteggiato in un raggruppamento non complicatissimo, all’interno del quale si trovano il Club Brugge, il Leicester – strepitoso nella scorsa stagione, conclusa con uno storico trionfo in Premier, ma ora alle prese con le difficoltà tipiche di chi deve provare a confermarsi su altissimi livelli, peraltro dovendo gestire duri impegni infrasettimanali – e il Copenaghen, che vince spesso in patria, ma non è una grandissima realtà a livello continentale. Dopo aver sperimentato molto all’inizio di questa stagione, il nuovo allenatore del Porto Nuno Espirito Santo sembra aver trovato il giusto sistema di gioco nel 4-1-3-2, con cui ha guidato il Porto verso un convincente successo per 3-0 sul Vitoria Guimaraes, pochi giorni fa. Lo stesso modulo dovrebbe essere riproposto contro il Copenaghen, verosimilmente destinato a subire una sconfitta.
Le probabili formazioni:
PORTO: Casillas; Layún, Felipe, Marcano, Alex Telles; Danilo, Óliver Torres, André André, Otávio; André Silva, Depoitre.
COPENAGHEN: Olsen; Ankersen, Jørgensen, Johansson, Augustinsson; Verbič, Kvist, Delaney, Toutouh; Santander, Pavlović.
Questo contenuto è stato modificato 15 Settembre 2016 01:14
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