Domenica nella Liga si conclude la seconda giornata di campionato con due gran partite, Athletic Bilbao-Barcellona e Villarreal-Siviglia, al termine di Las Palmas-Granada e Alavés- Sporting Gijón: ecco i pronostici, le analisi e tutte le altre cose da sapere.
Sia il Las Palmas che il Granada nella prima giornata di campionato hanno ottenuto un risultato positivo. Grazie al gol segnato da Ezequiel Ponce al 65°, il Granada allenato da Paco Jémez ha pareggiato la prima al “Los Cármenes” contro il Villarreal, un avversario teoricamente superiore: pur avendo subìto il gioco del Villarreal per gran parte del tempo, il Granada ha chiuso la partita in attacco, e per poco non rischiava di vincerla. Ha mostrato insomma il genere di tenacia molto gradita a Paco Jémez e presumibilmente necessaria per qualsiasi squadra che punti alla permanenza in prima divisione. Il Las Palmas, una squadra che fino a poco tempo fa ambiva allo stesso obiettivo di classifica del Granada, ha addirittura vinto 4-2 al “Mestalla”, approfittando del brutto momento del Valencia.
Al netto delle responsabilità individuali e dei limiti difensivi del Valencia, è giusto rendere merito al Las Palmas per il buon gioco espresso sia nel finale della scorsa stagione che in queste prime partite della nuova (amichevoli estive incluse, per quel che contano). La squadra allenata da Quique Setién possiede buone individualità (Jonathan Viera, Vicente Gómez, El Zhar) e grande intesa tra i reparti, e gioca con rapidità e precisione, specialmente nelle ripartenze (un po’ meno bene, quando c’è da “fare” la partita). Inoltre hanno decisamente “azzeccato” la prima partita due dei più attesi acquisti estivi, sui quali persistevano alcune perplessità (a cominciare dalle nostre): Livaja ha segnato due gol e giocato molto bene per tutta la partita, e Kevin-Prince Boateng ha giocato per sessanta minuti e ha segnato di testa un gol meraviglioso, dopo mezz’ora.
Venerdì il Granada ha preso in prestito dal Manchester United il ventenne trequartista brasiliano Andreas Pereira e dal Barcellona il “canterano” Sergi Samper, un genere di giocatori rapidi e versatili che Paco potrebbe anche trasformare in titolari, alla lunga. Non si potrà invece fare affidamento all’ecuadoriano José Angulo, da poco trovato positivo a un controllo antidoping risalente alla scorsa Coppa Libertadores: il suo contratto è stato sospeso dal Granada, in attesa dei risultati delle controanalisi.
Nel Las Palmas mancano ancora Tana, Hernán Santana, Javi Castellano e Hélder Lopes. La rapidità e l’intesa confermate dai titolari a Valencia dovrebbero indurre Quique Setién a puntare ancora su di loro, e fanno sì che il Las Palmas si presenti a questa prima partita in casa da favorito contro il Granada. Allo stesso tempo, lo “spirito” battagliero e mordace che Paco Jémez già sta iniziando a trasmettere alla propria squadra rende tutt’altro che inverosimile la possibilità che il Granada segni almeno un gol.
Le probabili formazioni:
LAS PALMAS: Varas; Macedo, Bigas, Lemos, Dani Castellano; Vicente Gómez, Roque Mesa, Jonathan Viera; El Zhar, Kevin-Prince Boateng, Livaja.
GRANADA: Ochoa; Tito, Uche Agbo, Gabriel Silva, Gastón Silva; Javi Márquez, Krihn, Andreas Pereira, Boga, Cuenca; Ponce.
Anche Alavés-Sporting Gijón è una partita non di “alto” livello ma apparentemente molto equilibrata: entrambe le squadre sono considerate tra quelle che alla fine di questo campionato si contenderanno i posti per la salvezza. Grazie a un gran gol del capitano Manu Garcia (ha calciato da fuori area, praticamente da fermo), nella partita della prima giornata l’Alavés è andato ben oltre qualsiasi aspettativa riuscendo a pareggiare al 94° al “Vicente Calderon” contro l’Atletico Madrid. È stata una partita in cui ha mostrato una più che decente organizzazione tattica e dimostrato di avere un eccellente portiere, il ventiquattrenne spagnolo Fernando Pacheco, già pronto e adatto a questa categoria.
Anche lo Sporting Gijón ha ottenuto un risultato sorprendente in positivo: ha battuto 2-1 al “Molinón” (strapieno) l’Athletic Bilbao, una squadra ben più attrezzata ed esperta. Cop ha “sbloccato” la partita al 50° con un gran gol di destro al volo, su assist da calcio d’angolo: l’Athletic ha totalmente perso la concentrazione e tre minuti dopo ha preso anche il secondo, in contropiede, segnato da Victor Rodriguez. E avrebbe segnato anche il terzo gol, lo Sporting, se Isma Lopez non avesse goffamente sbagliato un calcio di rigore (e anche il tiro sulla ribattuta di Iraizoz). Dopo il primo tempo, l’Athletic non è mai stato in partita, e a niente è servito il gol del 2-1 segnato alla fine – un po’ casualmente – da Borja Viguera, subentrato a Raul Garcia al 63°.
Nell’Alavés mancherà l’ex Parma Zouhair Feddal, uscito nei primi minuti della partita contro l’Atletico Madrid per un colpo ricevuto alla caviglia: al suo posto giocherà molto probabilmente Victor Laguardia. L’intensità di gioco mostrata dallo Sporting Gijon nel secondo tempo contro l’Athletic Bilbao è stata talmente convincente da credere ora molto probabile che la squadra allenata da Pitu Abelardo, con gli stessi undici titolari, possa segnare almeno un gol anche in questa prima trasferta di campionato.
Le probabili formazioni:
ALAVÉS: Pacheco; Kiko Femenia, Ruano, Laguardia, Raul Garcia; Daniel Torres, Manu Garcia, Ibai Gomez, Krsticic, Edgar Mendez; Deyverson.
SPORTING GIJÓN: Cuellar; Lillo, Meré, Amorebieta, Isma Lopez; Sergio Alvarez, Nacho Cases, Burgui, Moi Gomez, Victor Rodriguez; Cop.
Senza Neymar, Iniesta e Mascherano, e con due nuovi giocatori subito in campo (Denis Suarez a centrocampo e Umtiti in difesa), il Barcellona ha comunque stravinto la prima partita di campionato al “Camp Nou” battendo 6-2 il Betis. Arda Turan ha segnato dopo soltanto sei minuti, e ha giocato un’altra buona partita dimostrando ancora una volta di trovarsi forse più a suo agio come esterno in un tridente d’attacco che come esterno di centrocampo, ruolo che in parte ricopriva quando giocava nell’Atletico Madrid. Castro ha pareggiato con un bel calcio di punizione, dopodiché il Barcellona ha fatto quello che voleva.
Luis Suarez (tre gol) e Messi (due gol e un assist) hanno mostrato di essere già in condizioni fisiche eccellenti, così come ha giocato benissimo da terzino destro il più probabile “erede” di Dani Alves, Sergi Roberto (due assist). Il Barcellona, come detto nelle settimane scorse, conferma di essersi rinforzato soprattutto nelle seconde linee, che già in questo inizio di campionato – con le assenze confermate di Neymar e Iniesta – si stanno dimostrando un valore aggiunto, indispensabile per squadre che debbano sostenere tutti gli impegni del Barcellona.
Pur avendo in anni recenti giocato contro il Barcellona partite spesso molto combattute e divertenti, per contrastare la forza di questo Barcellona con qualche speranza di strappare almeno un pareggio, stavolta l’Athletic Bilbao dovrebbe giocare con una concentrazione e una forma fisica che nella partita persa 2-1 in trasferta contro lo Sporting Gijón non ha mai mostrato. Tra l’altro la squadra allenata da Valverde giocava con la migliore formazione possibile, e nessuno – eccetto forse Beñat – ha meritato la sufficienza. Chiaramente l’Athletic avrà il vantaggio del sostegno dei suoi tifosi al “San Mamés”, ma difficilmente sarà un fattore sufficiente a limitare la superiorità evidente del Barcellona.
Nel Barcellona dovrebbe rientrare Mascherano al centro della difesa con Piqué. L’altra differenza rispetto alla prima partita potrebbe essere la sostituzione di Denis Suarez con l’ex Valencia André Gomes, che già nelle partite di supercoppa ha mostrato di essere perfettamente in sintonia con Messi e con il gioco rapido e “di prima” a centrocampo, imprescindibile nella costruzione del Barcellona.
Le probabili formazioni:
ATHLETIC BILBAO: Iraizoz; De Marcos, Boveda, Laporte, Balenziaga; Beñat, Iturraspe (o San José); Susaeta, Williams, Raul Garcia; Aduriz.
BARCELLONA: Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets, Rakitic, André Gomes; Turan, Messi, Luis Suarez.
Villarreal-Siviglia è probabilmente la partita più bella ed equilibrata di questo secondo fine settimana di Liga 2016-2017. Entrambe sono considerate due delle squadre spagnole più forti d’Europa – dopo quelle tre – ma entrambe stanno attraversando una delicata fase di “transizione” e di trasformazione dopo essere state per anni guidate da un solo allenatore (Unai Emery, nel caso del Siviglia, e Marcelino nel Villarreal, da cui è andato via, non “pacificamente”, meno di venti giorni fa). Sebbene la stagione sia appena cominciata, entrambe le squadre ci hanno già rimesso trofei importanti: il Siviglia ha perso la Supercoppa UEFA contro il Real Madrid (3-2) e perso malamente anche la Supercoppa di Spagna contro il Barcellona (2-0 a Siviglia, 3-0 a Barcellona); il Villarreal è appena stato eliminato negli spareggi di Champions League dal Monaco (2-1 a Vila-real, 1-0 nel Principato).
La prima giornata di campionato è andata un po’ meglio, specialmente al Siviglia, che ha battuto 6-4 l’Espanyol e, soprattutto, ha per la prima volta cominciato a far intravedere qualcosa degli schemi tattici più noti e dello stile di gioco del “bielsista” Jorge Sampaoli, allenatore pressoché “venerato” in Cile. Sintetizzando brutalmente: zero riferimenti agli avversari, e quando si attacca, attaccano tutti (anche perché quest’anno c’è un “parco” di trequartisti notevole). A causa di un modulo piuttosto squilibrato, nella prima di campionato il Siviglia ha comunque subìto la bellezza di quattro gol, e anzi al 44° era in svantaggio per 3-2 in casa. Ha però stravinto la partita a centrocampo (73% di possesso palla) e alla fine ha tirato in porta molto più degli avversari (e Vietto ha segnato due gol: ottimo inizio). Con Sarabia sulla fascia sinistra, e Vazquez, Vitolo e l’ex Hannover Kiyotake tutti insieme sulla trequarti, il solo mediano a copertura della difesa era N’Zonzi.
Considerando la difficoltà della partita al “Madrigal” e, soprattutto, le qualità dell’avversario in attacco e sulla trequarti, è probabile che Sampaoli stavolta sacrifichi un ruolo a scelta tra le ali e mezze punte di cui abbonda quest’anno il Siviglia (Ben Yedder il più probabile a restare fuori, rispetto alla formazione contro l’Espanyol). Non sono stati convocati gli infortunati Krohn-Dehli, David Soria, Escudero e Trémoulinas, e non ci sono neanche Carriço, Cristóforo, Konoplyanka e Sirigu, da poco arrivato in prestito dal PSG.
Il Villarreal non ha vinto: il pareggio per 1-1 in casa del Granada, anzi, dovrebbe essere considerato un risultato deludente, viste le ambizioni e i risultati recenti di queste due squadre. Eppure il Villarreal ha giocato abbastanza bene, meglio di quanto non sia riuscito a concludere in Champions contro il Monaco. Hanno colpito un palo e una traversa, e non hanno giocato male, i due italiani Sansone e Soriano, che – visti i risultati deludenti del Villarreal “titolare” in questo inizio di stagione – giocano anche per mostrare a Escribá di meritarsi il posto in campionato. Saranno ancora assenti Soldado, Bakambu, Bonera e Dos Santos, ma nel Villarreal sono di nuovo disponibili il terzino destro titolare, Jaume Costa, e anche Cheryshev.
Per quanto visto nella prima giornata – i sei gol segnati dal Siviglia e le numerose occasioni da gol fallite (di poco) dal Villarreal – la partita tra Villarreal e Siviglia potrebbe finire con qualsiasi risultato, ma l’evento apparentemente più probabile è che da questa partita possano uscire anche più di due gol.
Le probabili formazioni:
VILLARREAL: Asenjo; Mario Gaspar, Musacchio, Victor Ruiz, Jaume Costa; Bruno Soriano, Trigueros, Roberto Soriano, Castillejo; Sansone, Pato.
SIVIGLIA: Sergio Rico; Mariano, Rami, Pareja, Kolodziejczak; N’Zonzi, Vazquez, Sarabia, Kiyotake, Vitolo; Vietto.
Questo contenuto è stato modificato 28 Agosto 2016 09:41
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