Il sabato della seconda giornata di Serie A propone due partitoni ai classici orari delle 18 e delle 20.45: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici
Il sabato della seconda giornata di Serie A propone due partitoni ai classici orari delle 18 e delle 20.45: approfondimenti, probabili formazioni e pronostici.
Lazio e Juventus hanno iniziato il nuovo campionato con una vittoria, e se non è una notizia nel caso dei bianconeri campioni in carica forse non tutti si aspettavano di vedere la squadra allenata da Simone Inzaghi subito vincente su un campo sempre difficile come quello di Bergamo. La Juventus come da pronostico del Veggente ha vinto 2-1 contro la Fiorentina, come al solito ha fatto valere la sua mentalità vincente e ha superato gli avversari col minimo scarto, pur subendo gol in una delle poche azioni concesse agli avversari. In quella partita l’allenatore Allegri aveva qualche problema di formazione in più rispetto a ora, in particolare ha dovuto rinunciare a centrocampo all’acciaccato Pjanic, in un ruolo in cui è già assente e lo sarà per molto tempo Marchisio. In attacco inoltre Allegri ha deciso di non schierare subito Higuain – che non era in perfette condizioni fisiche – e che comunque ha segnato il gol decisivo nove minuti dopo il suo ingresso in campo. Stavolta Pjanic sarà con ogni probabilità titolare, mentre Higuain dovrebbe nuovamente entrare nella ripresa, e diventare un fattore come lo è stato con la Fiorentina: giocherà infatti contro il suo bersaglio preferito in Italia, visto che ha segnato in tutte le sei sfide di Serie A contro la Lazio, per un totale di 11 gol. Anche Dybala si esalta contro la Lazio, squadra a cui ha segnato cinque gol su sei partite.
La Lazio ha vinto la prima partita di Serie A a Bergamo contro l’Atalanta, una sfida in cui ha avuto la fortuna di passare in vantaggio e di giocare poi in contropiede, facendo registrare appena il 30% di possesso palla, il più basso in Serie A per i biancocelesti dall’aprile del 2012. C’è da aspettarsi contro la Juventus un atteggiamento tattico simile, che però difficilmente avrà lo stesso successo. I tre gol subiti contro l’Atalanta hanno fatto capire che la Lazio nonostante il ritorno di De Vrij non ha risolto i suoi problemi difensivi, e il portiere Marchetti è stato il peggiore in campo. Dani Alves poi potrebbe sfondare dalle parti di Jordan Lukaku, calciatore dotato di un gran fisico e di buona corsa ma che troppo spesso commette errori nei movimenti difensivi. Il passaggio alla difesa a tre con il nuovo acquisto Bastos subito in campo lascia perplessi: oltre alle difficoltà del brasiliano a trovare subito la giusta intesa con i compagni, c’è il rischio di sguarnire troppo il centrocampo e di favorire il possesso palla della Juventus che avrà Pjanic, Asamoah e Khedira – quest’ultimo molto bravo negli inserimenti – contrastati dai soli Parolo e Biglia.
Le poche speranze di fare risultato per la Lazio passano dall’attacco e dalle ripartenze con i lanci di Biglia. La fase offensiva dipenderà molto dalle giocate di Felipe Anderson e Immobile che di fronte a loro avranno il muro formato da Buffon, Barzagli, Benatia e Chiellini, a cui fare un gol è già molto difficile, figuriamoci di più.
I bianconeri per tutti questi motivi partono favoriti e anche i precedenti recenti danno poche speranze alla Lazio, che non vince in Serie A contro la Juventus dal 2003: da allora 17 vittorie della Juventus e 6 pareggi. Nelle ultime quattro partite la Juventus ha sempre vinto senza subire gol.
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Probabili formazioni
LAZIO: Marchetti, Basta, Bastos, De Vrij, Radu, J. Lukaku, Parolo, Biglia, Lulic, Felipe Anderson, Immobile.
JUVENTUS: Buffon, Barzagli, Benatia, Chiellini, Dani Alves, Pjanic, Khedira, Asamoah, Alex Sandro, Mandzukic, Dybala.
Il campionato del Napoli è iniziato sorprendentemente male, come quello dell’anno passato. Se la sconfitta contro il Sassuolo all’esordio assoluto di Sarri in Serie A col Napoli era giustificabile dal fatto che ci fossero dei lavori in corso da parte del nuovo allenatore che ancora doveva trasmettere il suo credo di gioco ai calciatori, il deludente pareggio di Pescara ha meno scusanti. Gabbiadini nel ruolo di Higuain ha deluso, non tanto perché non ha segnato, quanto per lo scarso contributo che ha dato in termini di sponde e di posizionamento in favore dei compagni. L’anno scorso il Napoli per creare occasioni da gol spesso si affidava a Higuain non solo come terminale ma anche come boa per Insigne e Callejon o ancora per gli inserimenti di Hamsik. Gabbiadini non è abile in questo tipo di giocate, vedremo come si comporterà Milik, ma se nel frattempo la società sta cercando di tesserare Kalinic il motivo è sostanzialmente questo. Un altro motivo del deludente pareggio di Pescara è da ricercare nello scarso stato di forma di Insigne e nella mancanza di Jorginho. Ancora una volta Valdifiori non è stato in grado di sostituire l’italo-brasiliano, la squadra sembrava iniziare l’azione sempre con una marcia in meno rispetto a quando c’è Jorginho, più diretto e incisivo nei passaggi che danno il via alla manovra. L’anno scorso con Valdifiori in campo il Napoli ha perso una volta, pareggiato tre e vinto in due occasioni, col minimo scarto, contro Torino e Carpi.
Il Napoli stavolta parte col vantaggio di riavere a disposizione Jorginho e soprattutto di giocare al San Paolo dove il rendimento negli ultimi campionati è stato nettamente migliore rispetto alle partite in trasferta: è imbattuto da 19 partite (16 vittorie, 3 pareggi con 49 gol fatti e 12 subiti).
L’avversario del Napoli sarà il Milan, squadra che ha vinto la prima partita di campionato ma che nonostante una prestazione tutto sommato positiva porta con sé parecchi dubbi riguardo il rendimento di questa nuova stagione.
L’estate del Milan è stata parecchio movimentata. Il presidente Silvio Berlusconi ha in pratica ceduto il club a un gruppo cinese – c’è un contratto preliminare di acquisto che sarà perfezionato in autunno – ma di soldi per il calciomercato non se ne sono visti e sono state fatte delle scelte particolari, sia per quanto riguarda l’allenatore che per quanto riguarda gli acquisti. Il nuovo allenatore è Montella, che l’anno scorso ha fatto male alla Sampdoria, rischiando addirittura la retrocessione. Montella ama fare giocare le sue squadre puntando molto sul possesso palla e meno sul pressing, concetti che sembrano ormai superati negli ultimi anni a meno di non avere calciatori di grandissima qualità tecnica. La sua Fiorentina in passato ha giocato un ottimo calcio ma i risultati alla fine non sono stati eccezionali, e il rischio di una nuova stagione anonima per il Milan senza qualificazione in Europa è abbastanza alto, a meno che non arrivino rinforzi veri nel finale di mercato o in inverno. Finora gli acquisti di Lapadula, José Sosa e Gustavo Gomez – tutti e tre assenti all’esordio – non sembrano spostare più di tanto gli equilibri.
Per attuare alla meglio il gioco di Montella servirebbero quanto meno un difensore centrale abile in fase di impostazione (Romagnoli non basta e trovarne un altro non sarà facile) e un regista alla Pizarro che non può essere Montolivo né Bertolacci e che in rosa al momento non c’è.
Contro il Torino nonostante la buona prestazione e la tripletta di Bacca (che la società voleva cedere e che è rimasto per mancanza di acquirenti) alla fine la vittoria è arrivata solo grazie al portiere Donnarumma che ha parato il rigore del 3-3 a Belotti. I problemi difensivi tipici della passata stagione non sono stati risolti, quanto meno la squadra sembra avere le idee più chiare quando deve attaccare, ma non sembra avere abbastanza qualità per andare al San Paolo a fare punti. Il Milan ha fatto solo due punti nelle ultime cinque trasferte a Napoli e ha sempre subito almeno un gol nelle sette partite più recenti giocate al San Paolo.
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Probabili formazioni
NAPOLI: Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Milik, Mertens.
MILAN: Donnarumma, Abate, Gomez, Romagnoli, Antonelli, Kucka, Montolivo, Bonaventura, Suso, Bacca, Niang.
Questo contenuto è stato modificato 27 Agosto 2016 23:13
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