Liga: Barcellona-Betis, Granada-Villarreal e Siviglia-Espanyol (sabato)

Oggi giocano altre sei squadre spagnole nella prima giornata della Liga 2016-2017: il Barcellona in casa contro il Betis, il Villarreal al “Los Cármenes” e il Siviglia in casa contro l’Espanyol. Ecco gli approfondimenti e le novità riguardo ciascuna di queste squadre.

BARCELLONA – BETIS | sabato ore 18:15

Senza subire neppure un gol in due partite, il Barcellona ha già vinto uno dei trofei che abitualmente si trova a contendersi in questa fase iniziale della stagione: la Supercoppa di Spagna. Stavolta ha battuto il Siviglia: 2-0 al “Ramón Sánchez-Pizjuán” domenica scorsa e 3-0 al “Camp Nou” il mercoledì seguente. Senza Neymar in campo (è impegnato ai Giochi Olimpici a Rio), i principali segnali positivi sono arrivati da Arda Turan, con ogni probabilità il migliore “nuovo” acquisto del Barcellona.

Il centrocampista ex Atletico Madrid – forse tra i migliori al mondo per qualità in rifinitura, carisma e forza agonistica – aveva nella stagione scorsa inevitabilmente risentito della sua complicata preparazione atletica. Ingaggiato fin dall’estate scorsa, non aveva potuto giocare prima di gennaio a causa di una sanzione ricevuta dal Barcellona, e nel resto della stagione non ha trovato tempo e spazio sufficiente per integrarsi. Nella partita di ritorno contro il Siviglia 3-0, Arda Turan ha segnato due gol ed è stato, insieme a Messi, il migliore in campo. È lecito attendersi da lui, in qualità di prima riserva sulla trequarti, una maggiore partecipazione ai probabili successi del Barcellona in questa nuova stagione.

Hanno mostrato buone cose anche le altre nuove riserve “di lusso” schierate contro il Siviglia mercoledì scorso. Umtiti, difensore ex Lione, non ha commesso errori a fianco a Mascherano né in copertura né in impostazione iniziale: è il centrale che al Barcellona mancava da anni, e ha piedi migliori di quelli di molti suoi predecessori. Andre Gomes – l’acquisto più costoso, proveniente dal Valencia – ha fornito molti palloni utili per Messi con rapidità e precisione. E anche Denis Suarez, il più forte trequartista del Villarreal nella passata stagione, ha dato l’impressione di avere ampi margini di miglioramento, pur essendo rimasto spesso fuori dal gioco sviluppato da Messi, Turan e Munir.

È piuttosto improbabile rivederli tutti in campo insieme nella prima partita di campionato, sabato contro il Betis Siviglia. Tuttavia diversi commentatori – considerando anche la nuova alternativa a Jordi Alba sulla sinistra, ossia Lucas Digne, proveniente dal PSG – già concordano nel ritenere quest’anno la panchina del Barcellona più “lunga” e assortita, e più all’altezza dei titolari, di quanto lo fosse nella stagione passata. L’abbondanza di centrocampisti di qualità permetterà inoltre a Luis Enrique di cambiare finalmente modulo e tattica di gioco all’occorrenza, ossia in caso di assenze di uno o più di uno tra Messi, Neymar e Suarez.

Questa abbondanza tornerà utile già contro il Betis, appunto, dato che Rafinha e Neymar non sono ancora rientrati, e il Barcellona ha tra gli assenti per infortunio anche altri due giocatori importanti come Iniesta e Mascherano. Mancano anche il portiere Ter Stegen e il difensore Mathieu, che non sarebbero comunque titolari. Un’altra novità di quest’anno, vista l’assenza di Dani Alves, ora alla Juventus, sarà Sergi Roberto – giocatore di grande tecnica e straordinaria duttilità tattica – promosso a terzino titolare sulla fascia destra, con Aleix Vidal prima riserva pronta a sostituirlo in caso di necessità.

La rosa del Barcellona, con i giocatori disposti in campo a seconda della posizione e i nomi dimensionati a seconda della titolarità.
La rosa del Barcellona, con i giocatori disposti in campo a seconda della posizione e i nomi dimensionati a seconda della titolarità.

Il Betis ricomincia la stagione sotto la nuova guida dell’uruguaiano Gustavo Poyet, la cui assunzione era già nota da maggio scorso in sostituzione di Juan Merino, a sua volta nominato allenatore ad interim cinque mesi prima in seguito all’esonero, molto discusso, di Pepe Mel. Ex giocatore di Real Saragozza, Chelsea e Tottenham, da allenatore Poyet ha avuto una lunga e positiva esperienza tra salvezze e promozioni nel calcio inglese, ma è alla sua prima esperienza da allenatore in Spagna. Il direttore sportivo Miguel Torrecilla conta moltissimo su di lui per ricostruire un Betis vincente, dopo la deludente stagione scorsa, conclusa al decimo posto.

I nuovi giocatori da tenere d’occhio sono: il ventenne Antonio Sanabria, ceduto dalla Roma per circa 8 milioni di euro, dopo la buona stagione in prestito allo Sporting Gijón; l’ala destra Matis Nahuel, in prestito dal Villarreal; e il diciannovenne trequartista belga Charly Musonda, in prestito dal Chelsea già da metà stagione scorsa. Uno che nuovo non è ma che nel 3-4-1-2 di Poyet potrebbe trovarsi ancora meglio è Dani Ceballos, uno dei migliori a centrocampo nel Betis della stagione scorsa, nonostante una certa discontinuità. Tra i nuovi acquisti, se tutto fila liscio come si spera, potrebbero ottenere in breve il ruolo di titolari sia il ventiseienne centrocampista francese Jonas Martin, proveniente dal Montpellier, sia il franco-algerino Aissa Mandi, ex Reims, entrambi convocati per il recente Europeo. In compenso sono andati via N’Diaye e Heiko Westermann, e almeno inizialmente la difesa potrebbe essere più vulnerabile.

C’è insomma ancora moltissimo da lavorare, per Poyet, e non è neppure scontato che riesca lui a risollevare le sorti di una squadra che nella passata stagione ha sostanzialmente deluso le aspettative. Nelle ultime cinque partite disputate prima dell’inizio del campionato il Betis ha segnato soltanto due gol.

Le probabili formazioni:
BARCELLONA: Bravo; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti, Alba; Busquets, Rakitic, Denis Suarez; Turan, Messi, Luis Suarez.
BETIS: Adán; Bruno, Mandi, Pezzella; Cejudo, Petros, Durmisi, Jonas Martin; Ceballos; Sanabria, Ruben Castro.

PROBABILE RISULTATO: 3-1
MULTI GOL 3-6 (1.52, Eurobet)
OVER 1,5 PRIMO TEMPO (1.82, Eurobet)




 

GRANADA – VILLARREAL | sabato ore 20:15

Il Villarreal affronta la prima partita di campionato a cavallo tra l’andata e il ritorno dei playoff di Champions League. Martedì prossimo in Francia dovrà cercare di ribaltare un risultato abbastanza negativo: ha perso 2-1 al “Madrigal”, mercoledì scorso, mostrando uno stato di forma e un gioco di squadra ben lontani da quelli abituali fino alla stagione scorsa. La sconfitta è stata probabilmente eccessiva e ingenerosa rispetto a quanto visto in campo, ma è anche vero che Bernardo Silva ha praticamente “spaccato” la scoordinata difesa del Villarreal ogni volta che ha voluto, procurandosi quasi subito il rigore del momentaneo vantaggio e segnando il gol del definitivo 2-1 nel secondo tempo.

Nonostante il gol segnato e le azioni da gol create, Pato non ha dato troppi segnali positivi: a volte è stato molto impreciso, e in genere ha corso moltissimo e speso molte energie ma spesso a vuoto. Considerando soltanto i nuovi acquisti, probabilmente non è su lui ma piuttosto su Sansone e Roberto Soriano che Escribá dovrà contare per cercare di non fare rimpiangere Marcelino (esonerato poche settimane fa, a sorpresa, per profonde divergenze con la società e con la rosa) e Soldado, gravemente infortunato al ginocchio (i tempi di guarigione sono di almeno 6-7 mesi). Ci sarà quindi molto lavoro da fare non soltanto per Escribá, ma anche per Bruno Soriano, capitano e ormai unico vero leader del centrocampo in seguito alla partenza di Denis Suarez. La previsione è che in questa stagione, almeno inizialmente, il Villarreal farà molta più fatica a ripetere gli eccellenti risultati ottenuti negli ultimi tempi. Per la prima partita stagionale mancheranno, oltre a Soldado, anche Bonera, Bakambu, Jaume Costa e Cheryshev, definitivamente riacquistato in estate dal Villarreal dopo l’esperienza disastrosa a Madrid.

Dopo la salvezza raggiunta all’ultimo momento grazie a un buon finale di stagione – e dopo l’acquisizione della società da parte dell’imprenditore cinese Jiang Lizhang, subentrato alla famiglia Pozzo – quest’estate il Granada ha completamente cambiato squadra vendendo e restituendo gran parte dei giocatori che nel campionato scorso hanno contribuito con i loro gol a tenere la squadra in prima divisione. Ha lavorato molto in uscita, ma poco e niente in entrata, a parte l’acquisto del ventunenne ecuadoriano José Angulo dall’Independiente e il prestito di Gabriel Silva dall’Udinese. A quanto pare non è sulla qualità della rosa, bensì sul quella del suo nuovo allenatore, che il Granada conta di sfangarla anche in questa stagione.

È arrivato Paco Jémez, allenatore del Rayo Vallecano per quattro stagioni, durante le quali si è meritatamente guadagnato la reputazione di impareggiabile professionista quando c’è da arrabattarsi e arrangiarsi in società con pochissime risorse a disposizione, e lo ha fatto senza mai “sacrificare” il divertimento e il calcio spettacolare. Quanto le sue idee e la sua mentalità possano adattarsi a una squadra come il Granada è tutto da verificare, ma al momento non ci sono apparenti motivi per credere che non possa funzionare. Inoltre l’esperienza del difensore Tito, arrivato insieme a Paco dal Rayo, potrebbe tornare molto utile. Tra le numerose incognite, semmai, una delle principali riguarda il portiere: il Granada ha preso in prestito dal Malaga il messicano Ochoa, che sarà il probabile titolare dall’inizio. È un portiere capace di grandi parate, ed è anche cresciuto molto nella stagione scorsa quando Kameni si è infortunato; ma, come noto, resta un giocatore non del tutto affidabile, e servirà che Paco Jémez tiri fuori da lui tutto e soltanto il meglio (e potrebbe anche accadere).

Le probabili formazioni:
GRANADA: Ochoa; Tito, Lombán, Uche, Foulquier; Fran Rico, Krhin; Boga, Javi Màrquez, Cuenca; Ponce.
VILLARREAL: Asenjo; Mario Gaspar, Musacchio, Victor Ruiz (o N’Diaye), José Ángel; Bruno Soriano, Trigueros, Roberto Soriano, Castillejo; Sansone, Pato.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
GOL (2.00, Bet365, Paddy Power e William Hill)

 

SIVIGLIA – ESPANYOL | sabato ore 22:15

Oltre al Villarreal, il Siviglia è un’altra delle grandi squadre della Liga a non aver dato segnali rassicuranti nelle partite giocate prima dell’inizio del campionato. La doppia sconfitta in Supercoppa di Spagna contro il Barcellona e in Supercoppa UEFA contro il Real Madrid ha generato diverse perplessità non tanto per il risultato (perdere contro Barcellona e Real può starci, sempre) quanto per il gioco non ancora “maturo” mostrato dalla squadra. Non è ancora chiaro come giocherà il Siviglia di Jorge Sampaoli, privo di Banega (passato all’Inter); non è chiaro, per esempio, se a prendere quel ruolo in campo sarà Vazquez o Ganso, o se Sampaoli non preferirà schierarli entrambi, con Vazquez leggermente arretrato e Ganso senza posizione fissa, a verticalizzare non appena dovesse aprirsi lo spiraglio adatto. Ma riallestire una squadra profondamente abituata a giocare con tre calciatori come Banega, Krychowiak e Gameiro (e prima ancora con Bacca, tatticamente molto simile) non sarà così facile e immediato.

Per adesso, del calcio rapido e divertente, e del noto pressing alto praticato dalle squadre di Sampaoli, si è visto poco e niente. Contro il Barcellona il centrocampo a cinque del Siviglia è andato costantemente in inferiorità numerica, e Ganso non ha combinato praticamente niente, costantemente ostacolato com’era dal pressing alto di Munir, Messi e Turan. A queste prevedibili difficoltà iniziali di adattamento della squadra, bisogna aggiungere una situazione di emergenza specialmente in difesa, a causa delle numerose indisponibilità. Mancano Carriço, Tremoulinas, Kolo e Rami, oltre a Escudero, Sebastián Cristóforo e Krohn-Dehli.

Per tutte queste ragioni la prima partita del Siviglia in campionato potrebbe essere meno facile del previsto: l’avversario sarà l’Espanyol, una squadra tecnicamente più debole ma intorno alla quale in estate è cresciuta una certa curiosità e aspettativa da parte di osservatori ed esperti. Innanzitutto è stato preso un allenatore esperto e molto apprezzato, Quique Sánchez Flores, che nella stagione scorsa ha contribuito alla salvezza del Watford in Premier League: torna in Spagna dopo le lunghe precedenti esperienze da allenatore con il Valencia e poi con l’Atletico Madrid. Poi sono stati presi l’attaccante Leo Baptistâo dall’Atletico Madrid (nelle amichevoli estive ha giocato da titolare e bene) e un trequartista di grande esperienza come José Antonio Reyes dal Siviglia, arrivato a parametro zero. In prestito dal Valencia è arrivato Pablo Piatti, e anche lui ha mostrato una buona adattabilità al 4-2-3-1 usato finora da Quique Sánchez Flores. Dal Valencia è stato preso anche Javi Fuego, che potrebbe rivelarsi molto utile anche a partita in corso.

Con Piatti ed Hernan Perez titolari alle spalle di Reyes (meglio di Caicedo) e Baptistâo, l’Espanyol può ora essere considerata una della squadre con il maggiore potenziale d’attacco tra quelle di metà classifica. Qualche dubbio rimane piuttosto riguardo la solidità della difesa: durante le amichevoli estive si sono alternati quasi tutti i giocatori disponibili nella rosa. Martin Demichelis (attualmente indisponibile) è l’altro giocatore “d’esperienza” preso a parametro zero, dal Manchester City, per cercare di mettere ordine a un reparto che al momento è il principale punto debole della squadra.

Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico; Mercado, Pareja, Diego Gonzalez; N’Zonzi, Iborra, Vàzquez, Hiroshi Kiyotake, Ganso, Vitolo; Vietto (o Ben Yedder).
ESPANYOL: Roberto Jiménez; R. Duarte, O. Duarte, Álvaro González, Javi López; Diop, Víctor Sánchez, Piatti, Hernan Perez; Reyes, Baptistâo.

PROBABILE RISULTATO: 2-1
OVER (1.72, Eurobet, Paddy Power e Bwin)
GOL (1.73, Unibet)

 

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