Nico Rosberg ha ottenuto un’altra pole position, la seconda consecutiva, e si giocherà la vittoria del Gran Premio soltanto con Hamilton, a meno che la Red Bull – in seconda fila con Ricciardo e Verstappen – non dimostri in gara di essere veloce quanto la Mercedes (improbabile). La Ferrari si conferma in questo momento la terza squadra, non più la seconda.
Come sono andate le qualifiche
Come quasi sempre in questa stagione, la pole position della Mercedes non è mai stata in dubbio: Rosberg è stato molto bravo a ottenerla nell’unico tentativo avuto a disposizione in Q3 (nel primo tentativo aveva rinunciato a completare il giro a causa di un problema elettronico, poi subito risolto ai box). Hamilton aveva probabilmente tempo e modo di superare il tempo del suo compagno di squadra, ma ha compiuto un lieve errore di guida nel suo ultimo tentativo, perdendo di conseguenza quei pochi decimi di secondo che gli avrebbero permesso di ottenere la pole position.
La Red Bull – su una pista “di motore”, che in teoria avrebbe dovuto penalizzarla rispetto alla Ferrari – ha confermato di aver recentemente compiuto enormi progressi (insieme alla Mercedes, è la squadra che ha lavorato meglio in questo secondo quarto di stagione). Non ha quindi neanche faticato più di tanto per prendersi tutta la seconda fila e mettersi le Ferrari di Raikkonen e Vettel alle spalle. Ricciardo, come spesso capita, è stato più veloce di Verstappen nei momenti decisivi delle qualifiche, e potrà quindi partire dalla terza posizione e approfittare di un’eventuale errore in partenza di una o di entrambe le Mercedes.
Dire che la Ferrari – in terza fila – sia più lenta rispetto all’inizio della stagione è probabilmente inesatto, ma è ormai evidente agli addetti che la prima evoluzione della macchina abbia sostanzialmente deluso le aspettative, sia quelle dei tifosi sia, soprattutto, quella dei tecnici e dei responsabili dello sviluppo. La Mercedes e la Red Bull hanno reso più veloci le loro vetture, e la Ferrari no. Il rammarico della squadra è inoltre probabilmente accresciuto dalla consapevolezza che non soltanto Vettel ma anche Raikkonen – forse anche più di Vettel – stia ultimamente guidando molto bene e con continuità, cosa che nelle ultime due stagioni non è capitata con grande frequenza.
Le Force India e le Williams si sono fortemente contese gli ultimi quattro posti della top ten: alla fine, tra il settimo in classifica (Hulkenberg) e il decimo (Massa) il distacco era di un solo decimo di secondo. La power unit Honda montata sulla McLaren è tornata invece a mostrare tutti i limiti di potenza già noti, parzialmente “nascosti” nel Gran Premio scorso per via delle caratteristiche della pista in Ungheria: stavolta né Button (12°) né Alonso (14°) sono riusciti a prendere parte alla Q3.
La griglia di partenza
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Nico Rosberg | Mercedes | 1m14.363s | – |
2 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1m14.470s | 0.107s |
3 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m14.726s | 0.363s |
4 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m14.834s | 0.471s |
5 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1m15.142s | 0.779s |
6 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1m15.315s | 0.952s |
7 | Nico Hulkenberg | Force India/Mercedes | 1m15.510s | 1.147s |
8 | Valtteri Bottas | Williams/Mercedes | 1m15.530s | 1.167s |
9 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1m15.537s | 1.174s |
10 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 1m15.615s | 1.252s |
11 | Esteban Gutierrez | Haas/Ferrari | 1m15.883s | – |
12 | Jenson Button | McLaren/Honda | 1m15.909s | – |
13 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 1m16.041s | – |
14 | Jolyon Palmer | Renault | 1m16.665s | – |
15 | Kevin Magnussen | Renault | 1m16.716s | – |
16 | Carlos Sainz** | Toro Rosso/Ferrari | 1m15.989s | – |
17 | Pascal Wehrlein | Manor/Mercedes | 1m16.717s | – |
18 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Ferrari | 1m16.876s | – |
19 | Rio Haryanto | Manor/Mercedes | 1m16.977s | – |
20 | Romain Grosjean** | Haas/Ferrari | 1m16.086s | – |
21 | Felipe Nasr | Sauber/Ferrari | 1m17.123s | – |
22 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1m17.238s | – |
** Rispetto ai tempi ottenuti, Sainz e Grosjean sono stati sanzionati con un arretramento di tre e di cinque posizioni in griglia: Sainz per aver ostacolato Massa durante le qualifiche, e Grosjean per aver sostituito il cambio sulla sua macchina (già da venerdì).
Che gara potrebbe uscirne
In questo fine settimana, tra prove libere e qualifiche, Rosberg ha mostrato una guida più fluida e di essere generalmente più veloce e più costante rispetto al suo compagno di squadra. Inoltre, mentre Hamilton ha sempre dato l’impressione di essere “al limite”, Rosberg ha ottenuto i suoi tempi migliori con una certa scioltezza e facilità: il tempo della pole position, peraltro, lo ha ottenuto con a bordo carburante sufficiente a fare anche un altro giro in caso di errori, dato che verso la fine della Q3 era ancora senza un tempo registrato. Ci sono tutte le premesse di un’altra gara di sportellate, ma è un momento della stagione in cui Rosberg – per la prima volta in svantaggio in classifica piloti, per un solo punto – si trova nella condizione di dover “attaccare” per recuperare la posizione perduta ed evitare una nuova vittoria di Hamilton (che a quel punto si porterebbe in vantaggio anche per numero di vittorie: per ora stanno 5-5).
Durante le prove libere del venerdì ha destato una certa sorpresa il fatto che la velocità delle Red Bull in assetto da gara fosse paragonabile a quella della Mercedes, e in certi tratti anche superiore. Ne hanno abbastanza, Ricciardo e Verstappen, per attaccare Rosberg e Hamilton? No, probabilmente no. Le Mercedes, per cautela, raramente sfruttano e mostrano tutto il loro potenziale nel corso delle prove che non servono a niente. Inoltre in questa stagione hanno più volte mostrato di essere in grado di sfruttarlo, quel potenziale, in qualsiasi momento e da subito, in caso di necessità (a differenza di altre macchine – Ferrari e Red Bull – che hanno invece bisogno di una serie più o meno cospicua di giri di “rodaggio” per raggiungere le loro migliori performance sul giro).
Al momento rimane quindi più verosimile la battaglia tra Red Bull e Ferrari che non quella tra Mercedes e Red Bull. Dovessero le Ferrari riuscire a tenere la velocità delle Red Bull per tutto il corso della gara – e non è affatto scontato – è bene segnalare che tra Verstappen e Raikkonen è sorta una certa rivalità recente alimentata da alcuni duelli in pista al limite della sportività e della correttezza (e anche oltre, secondo alcuni commentatori). È anche il caso di segnalare che un’altra profonda rivalità, in forma più sopita e nascosta, esiste tra lo stesso Verstappen e il suo compagno di squadra Ricciardo, la cui reputazione di enfant prodige “rottamatore” di Vettel in Red Bull rischia di trasformarsi in quella di “rottamato” dal nuovo enfant prodige Verstappen (è una giungla tremenda, la Formula 1), finora unico non-Mercedes vincitore di un Gran Premio in questo campionato.
I pronostici
BOTTAS 9° (Button 8°, Alonso 12°, Massa NC)
ALONSO-BUTTON 1 (1.60) BUTTON 8° / ALONSO 12°
BOTTAS-MASSA 1 (1.45) BOTTAS 9° / MASSA NC
RICCIARDO-VERSTAPPEN 1 (1.55) RICCIARDO 2° / VERSTAPPEN 3°
Quota totale: 3.60, SNAI
Aggiornamento lunedì 1° agosto
Da quest’anno il Veggente riporta la classifica finale del Gran Premio, per semplificare la verifica dei pronostici corretti da parte dei lettori e, soprattutto, per tenere un archivio utile e facile da recuperare nei weekend di gara.
GIRO PIÙ VELOCE: Daniel Ricciardo (Red Bull) |
Pos | pilota | squadra/motore | tempo/distacco |
---|---|---|---|
1 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1h30m44.200s |
2 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 6.996s |
3 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 13.413s |
4 | Nico Rosberg | Mercedes | 15.845s |
5 | Sebastian Vettel | Ferrari | 32.570s |
6 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 37.023s |
7 | Nico Hulkenberg | Force India/Mercedes | 1m10.049s |
8 | Jenson Button | McLaren/Honda | 1 giro |
9 | Valtteri Bottas | Williams/Mercedes | 1 giro |
10 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 1 giro |
11 | Esteban Gutierrez | Haas/Ferrari | 1 giro |
12 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 1 giro |
13 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1 giro |
14 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Ferrari | 1 giro |
15 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Ferrari | 1 giro |
16 | Kevin Magnussen | Renault | 1 giro |
17 | Pascal Wehrlein | Manor/Mercedes | 2 giri |
18 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 2 giri |
19 | Jolyon Palmer | Renault | 2 giri |
20 | Rio Haryanto | Manor/Mercedes | 2 giri |
– | Felipe Nasr* | Sauber/Ferrari | ritirato al 57° giro (guasto power unit) |
– | Felipe Massa* | Williams/Mercedes | ritirato al 36° giro (conseguenze incidente del primo giro) |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)