La scelta di rinunciare al tradizionale riposo della domenica di mezzo ha consentito agli organizzatori di recuperare il tempo perduto a causa della pioggia. La seconda settimana si apre con gli ottavi di finale: analizziamo gli incontri di singolare maschile più interessanti.
La scelta di rinunciare al tradizionale riposo della domenica di mezzo ha consentito agli organizzatori di recuperare il tempo perduto a causa della pioggia. La seconda settimana si apre con gli ottavi di finale: analizziamo gli incontri di singolare maschile più interessanti.
Nel 2014, agli US Open, questi due giocatori si affrontarono nella finale Slam più inattesa della storia recente del tennis: Marin Cilic sfruttò l’occasione e conquistò il titolo. Da allora, il croato ha esibito un rendimento molto altalenante: gestire l’enorme pressione derivata da quel successo, del resto, non era facile. Kei Nishikori ha invece proseguito sulla strada della continuità, tranne nei casi in cui ha dovuto fare i conti con problemi fisici. Il prossimo match si preannuncia combattuto: entrambi i tennisti hanno una buona opportunità, seppur meno clamorosa di quella sopracitata, e cercheranno di non lasciarsela sfuggire.
La pioggia dei giorni scorsi ha creato problemi a tanti giocatori, ma non a Roger Federer: lo svizzero ha sempre giocato sul campo centrale, che dispone di un tetto la cui utilità si sta dimostrando elevatissima in questa edizione del torneo di Wimbledon, particolarmente condizionata dal maltempo. L’ex numero uno del mondo si è guadagnato questo privilegio nel corso della propria carriera, trionfando sette volte ai Championships e regalando emozioni straordinarie agli appassionati di tennis. Steve Johnson è un giocatore di buon livello, ma non sembra poter opporre molta resistenza di fronte a Federer.
Bernard Tomic temeva probabilmente di dover affrontare Juan Martin Del Potro negli ottavi di finale del torneo di Wimbledon, ma l’argentino non ha dato continuità alla bella vittoria ottenuta al secondo turno contro Stan Wawrinka ed è stato eliminato da Lucas Pouille. Quest’ultimo è un giovane tennista molto interessante, già riuscito a mettersi in luce in più di un’occasione, ma rappresenta comunque un avversario alla portata di Tomic, che sembra avere buone possibilità di raggiungere nuovamente i quarti ai Championships, bissando il risultato centrato nel 2011, quando partì addirittura dalle qualificazioni.
Sono molto differenti tra loro, ma entrambi riescono a ottenere buoni risultati. David Goffin è intelligente dal punto di vista tattico e si muove benissimo sul campo: queste due caratteristiche gli consentono di compensare mezzi atletici non eccezionali. Milos Raonic, invece, ha un fisico possente e dispone di un servizio rapidissimo, che gli permette spesso di fare la differenza. Il canadese ha finora disputato un maggior numero di partite importanti rispetto al proprio avversario, che però sta acquisendo sempre più esperienza e riuscirà presumibilmente a disputare un buonissimo match.
Questo contenuto è stato modificato 4 Luglio 2016 08:21
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