Domenica si corre a Baku, in Azerbaigian, per la prima volta nella storia della Formula 1: Rosberg ha ottenuto la pole position, mentre Hamilton ha preso un muro nelle qualifiche e partirà decimo; Ferrari, Williams e Red Bull se la giocano per un posto sul podio.
Domenica si corre a Baku, in Azerbaigian, per la prima volta nella storia della Formula 1: Rosberg ha ottenuto la pole position, mentre Hamilton ha preso un muro nelle qualifiche e partirà decimo; Ferrari, Williams e Red Bull se la giocano per un posto sul podio.
Non è male: si corre su un tracciato parzialmente compreso tra le strade del centro storico di Baku (si passa con due ruote a pochi centimetri dal muro esterno di un antico castello), e ha una parte veloce molto veloce. Perché non lo hanno chiamato “Gran Premio dell’Azerbaigian”? Bella domanda. L’Azerbaigian è un paese – una repubblica presidenziale, ex repubblica socialista sovietica – geograficamente ben al di sotto di quello che viene comunemente ritenuto il confine sud-orientale d’Europa (l’inizio del mar Caspio, diciamo). Ma per ragioni storiche e culturali è più vicino all’Europa che all’Asia (è anche membro del Consiglio d’Europa, dal 2001). L’accordo commerciale tra la Formula 1 e l’Azerbaigian – e la scelta di nominare questa gara “Gran Premio d’Europa” (un Gran Premio tradizionalmente molto “nomade”) – ribadisce sostanzialmente questa vicinanza storico-culturale.
Grazie ai lunghissimi rettilinei e al cosiddetto “effetto scia” si sono raggiunte velocità altissime – la Williams ha toccato addirittura 366 km/h – e presumibilmente ci saranno numerose possibilità di compiere sorpassi. Per questo motivo, stando a quanto si è intuito dalla gara già svolta dalle macchine di GP2, l’ordine di partenza potrebbe essere meno rilevante che altrove: chi va più forte, prima o poi, in un modo o nell’altro, dovrebbe riuscire a mettersi davanti ai più lenti. Ed è per questo che il mezzo disastro compiuto da Hamilton in qualifica potrebbe, per sua fortuna, avere ripercussioni meno gravi nell’ordine di arrivo. È anche estremamente probabile che durante la corsa si renda necessario – e forse più di una volta – l’ingresso della safety car, a causa della limitata presenza di vie di fuga (se ne sono accorti tutti i bookmaker, chiaramente: è un’eventualità quotata 1.08, più o meno).
Per tutto il fine settimana, e non soltanto nelle qualifiche, non c’è mai stato neppure lontanamente il rischio che qualcuno potesse andare più veloce delle Mercedes. Rosberg e Hamilton sono sempre stati davanti a tutti, ma nella terza e ultime sessione di qualifiche del sabato Hamilton ha colpito una barriera con la ruota anteriore destra e ha danneggiato irreparabilmente la sospensione, concludendo le qualifiche: partirà in decima posizione. Rosberg ha invece agevolmente ottenuto la pole position. L’impressione è che, se riusciranno a uscire “indenni” dalle prime curve, Rosberg e Hamilton – sì, anche lui, nonostante la partenza dalla decima posizione – saranno i due piloti al primo e al secondo posto nell’ordine di arrivo del Gran Premio (come “accoppiata vincente” su Eurobet è data a quota 2.75).
Il migliore, a parte quei due, è stato Sergio Perez sulla Force India, che però partirà dalla settima posizione a causa di una penalità per aver sostituito il cambio. Vettel e Ricciardo hanno ottenuto lo stesso tempo, ma Ricciardo partirà dalla seconda posizione perché ha compiuto quel giro qualche istante prima di Vettel (e da regolamento è così che funziona chi prima fa quel tempo, parte davanti). Tra Ferrari e Red Bull, però, chi ha mostrato i maggiori progressi è stata la Williams, la cui macchina si adatta evidentemente molto bene alle caratteristiche di questo circuito. È soprattutto a causa di alcuni problemi e rallentamenti dovuti a sfortune varie, capitate nella terza sessione di prove libere, che Massa e Bottas partiranno rispettivamente in quinta e ottava posizione: ci sono però ragionevoli motivi per credere che entrambi, specialmente Bottas, possano giocarsela con Ferrari e Red Bull per un posto sul podio.
pos | pilota | squadra/motore | tempo | ritardo |
---|---|---|---|---|
1 | Nico Rosberg | Mercedes | 1.42.758 | – |
2 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1.43.966 | 1.208 |
3 | Sebastian Vettel | Ferrari | 1.43.966 | 1.208 |
4 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 1.44.269 | 1.511 |
5 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 1.44.483 | 1.725 |
6 | Daniil Kvyat | Toro Rosso/Ferrari | 1.44.717 | 1.959 |
7 | Sergio Perez * | Force India/Mercedes | 1.43.515 | 0.757 |
8 | Valtteri Bottas | Williams/Mercedes | 1.45.246 | 2.488 |
9 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1.45.570 | 2.812 |
10 | Lewis Hamilton | Mercedes | 2.01.954 | 19.196 |
11 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1.44.755 | – |
12 | Nico Hulkenberg | Force India/Mercedes | 1.44.824 | – |
13 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Ferrari | 1.45.000 | – |
14 | Fernando Alonso | McLaren/Honda | 1.45.270 | – |
15 | Esteban Gutierrez | Haas/Ferrari | 1.45.349 | – |
16 | Felipe Nasr | Sauber/Ferrari | 1.46.048 | – |
17 | Rio Haryanto | Manor/Mercedes | 1.45.665 | – |
18 | Pascal Wehrlein | Manor/Mercedes | 1.45.750 | – |
19 | Jenson Button | McLaren/Honda | 1.45.804 | – |
20 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1.46.231 | – |
21 | Kevin Magnussen | Renault | 1.46.348 | – |
22 | Jolyon Palmer | Renault | 1.46.394 | – |
* Sergio Perez ha ottenuto il secondo miglior tempo ma è stato retrocesso di cinque posizioni come penalità per avere sostituito il cambio sulla sua macchina in seguito a un incidente durante le prove libere.
** aggiornamento lunedì 20 giugno: la multipla includeva, per errore nostro, due eventi compatibili ma che per regolamento dei bookmaker non possono essere giocati insieme (lo stesso pilota, in questo caso Vettel, non può essere inserito in due “testa a testa” all’interno di una stessa multipla). Ce ne scusiamo con tutti i lettori.
Da quest’anno il Veggente riporta la classifica finale del Gran Premio, per semplificare la verifica dei pronostici corretti da parte dei lettori e, soprattutto, per tenere un archivio utile e facile da recuperare nei weekend di gara.
GIRO PIÙ VELOCE: Nico Rosberg (Mercedes) |
Pos | pilota | squadra/motore | tempo/ritardo |
---|---|---|---|
1 | Nico Rosberg | Mercedes | 1h32m52.366s |
2 | Sebastian Vettel | Ferrari | 16.696s |
3 | Sergio Perez | Force India/Mercedes | 25.241s |
4 | Kimi Raikkonen | Ferrari | 33.102s |
5 | Lewis Hamilton | Mercedes | 56.335s |
6 | Valtteri Bottas | Williams/Mercedes | 1m00.886s |
7 | Daniel Ricciardo | Red Bull/Renault | 1m09.229s |
8 | Max Verstappen | Red Bull/Renault | 1m10.696s |
9 | Nico Hulkenberg | Force India/Mercedes | 1m17.708s |
10 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 1m25.375s |
11 | Jenson Button | McLaren/Honda | 1m44.817s |
12 | Felipe Nasr | Sauber/Ferrari | 1 giro |
13 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 1 giro |
14 | Kevin Magnussen | Renault | 1 giro |
15 | Jolyon Palmer | Renault | 1 giro |
16 | Esteban Gutierrez | Haas/Ferrari | 1 giro |
17 | Marcus Ericsson | Sauber/Ferrari | 1 giro |
18 | Rio Haryanto | Manor/Mercedes | 2 giri |
– | Fernando Alonso* | McLaren/Honda | ritirato al 42° giro (guasto al cambio) |
– | Pascal Wehrlein* | Manor/Mercedes | ritirato al 39° giro (guasto ai freni) |
– | Carlos Sainz* | Toro Rosso/Ferrari | ritirato al 31° giro (guasto alle sospensioni) |
– | Daniil Kvyat* | Toro Rosso/Ferrari | ritirato al 6° giro (guasto alle sospensioni) |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)
Questo contenuto è stato modificato 6 Luglio 2016 09:55
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