La penultima partita della seconda giornata della fase a gironi si gioca sabato alle 18: Marsiglia ospita la sfida tra Islanda e Ungheria, due nazionali inserite nel gruppo F.
La penultima partita della seconda giornata della fase a gironi si gioca sabato alle 18: Marsiglia ospita la sfida tra Islanda e Ungheria, due nazionali inserite nel gruppo F.
Islanda e Ungheria si affronteranno sabato alle 18, allo Stade “Vélodrome” di Marsiglia (la partita sarà trasmessa su Sky, non sulla Rai). Le due squadre sono inserite nel gruppo F di Euro 2016, insieme con Austria e Portogallo. Questa è la classifica attuale: Ungheria 3, Islanda 1, Portogallo 1, Austria 0.
Martedì scorso, nella sua prima partita in una grande competizione internazionale, l’Islanda ha ben figurato: è riuscita sorprendentemente a bloccare sull’1-1 il Portogallo, che è passato in vantaggio con Nani al 31′ e ha controllato il gioco per quesi tutto il primo tempo, ma non ha saputo chiudere i conti ed è stato raggiunto a inizio ripresa da un gol di Birkir Bjarnason, ex centrocampista di Pescara e Sampdoria, lasciato libero in area di rigore su un cross di Johann Gudmundsson e bravo a sfruttare l’occasione. Dopo aver pareggiato, la selezione islandese ha acquisito fiducia, si è difesa con maggior ordine rispetto ai primi minuti e ha guadagnato un punto che potrebbe diventare preziosissimo, soprattutto considerando che il match più difficile del girone è ormai alle spalle.
Una delle più clamorose sorprese della prima giornata della fase a gironi di questi Campionati Europei è stata rappresentata dalla vittoria ottenuta dall’Ungheria sull’Austria, che ha dominato la fase iniziale della partita, colpendo un palo con David Alaba da fuori area e creando altre tre nitide occasioni, ma nel secondo tempo è incredibilmente calata, arrendendosi di fronte ai gol di Adam Szalai e Zoltan Stieber. Il fatto di aver potuto giocare in superiorità numerica dal 66′ – grazie all’espulsione di Aleksandar Dragovic – ha aiutato la nazionale ungherese, che comunque merita un applauso per aver sovvertito le previsioni della vigilia. La strada verso un’eventuale qualificazione agli ottavi, però, è ancora lunga.
Nella sfida contro il Portogallo, Lars Lagerback – che ha un passato da commissario tecnico della Svezia e della Nigeria – ha osato dal punto di vista tattico e schierato due punte. La scelta si è rivelata giusta, perciò dovrebbe essere riproposta di fronte all’Ungheria, peraltro potenzialmente meno insidiosa rispetto a Cristiano Ronaldo e compagni. La coppia d’attacco sarà presumibilmente formata ancora da Kolbeinn Sigthorsson e Jon Dadi Bodvarsson, anche se c’è sempre l’opzione legata a un possibile utilizzo di Alfred Finnbogason. Davanti al portiere Hannes Halldorsson, la difesa sarà composta da Birkir Saevarsson, Ragnar Sigurdsson, Kari Arnason e Ari Skulason. A centrocampo, ecco Johann Gudmundsson, Aron Gunnarsson, il talentuosissimo Gylfi Sigurdsson – che gioca da anni in Premier League e ha grande qualità – e Birkir Bjarnason, micidiale con i suoi inserimenti, come ha confermato pochi giorni fa.
Guidata in panchina da Bernd Storck, l’Ungheria si affida al 4-2-3-1. In porta c’è ancora l’ormai quarantenne Gabor Kiraly, famoso per la sua divisa con i pantaloni lunghi, rigorosamente di colore grigio: decise di indossarli per la prima volta nel 1996 e, da allora, non li ha mai abbandonati. È appena diventato il calciatore più anziano a disputare una partita valida per la fase finale di un Campionato Europeo, ma non è mai stato un fenomeno. In difesa, spazio ad Attila Fiola, Richard Guzmics, Adam Lang e Tamas Kadar. In mezzo al campo, il veterano Zoltan Gera – ex West Bromwich Albion e Fulham – sarà affiancato dall’emergente Adam Nagy. Sulla trequarti, Storck deve fare i conti con la non ottimale condizione di Gergo Lovrencsics: Krisztian Nemeth e Laszlo Kleinheisler si piazzeranno accanto a Balasz Dzsudzsak, il calciatore più forte di questa squadra. In attacco, conferma probabile per Adam Szalai, a segno contro l’Austria.
L’Ungheria non ha grandissima qualità e cercherà di giocare con attenzione dal punto di vista tattico, facendo densità in mezzo al campo e chiudendo gli spazi. L’Islanda ha maggiori soluzioni dal punto di vista offensivo: la tecnica di Gylfi Sigurdsson, il senso del gol di Bjarnason e i movimenti delle due punte saranno opzioni importanti.
Si può comunque ipotizzare che la squadra allenata da Lagerback attaccherà con prudenza, evitando di esporsi a ripartenze pericolose. L’Islanda appare favorita in vista di questa partita, che si preannuncia poco spettacolare.
L’arbitro del match sarà il russo Sergei Karasev.
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Probabili formazioni:
ISLANDA: Halldorsson, Saevarsson, R. Sigurdsson, Arnason, Skulason, Gudmundsson, Gunnarsson, G. Sigurdsson, Bjarnason, Sigthorsson, Bodvarsson.
UNGHERIA: Kiraly, Fiola, Guzmics, Lang, Kadar, Nagy, Gera, Nemeth, Kleinheisler, Dzsudzsak, Szalai.
Questo contenuto è stato modificato 18 Giugno 2016 08:43
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