Analizziamo tre partite in programma nel torneo spagnolo. Veronica Cepede Royg, Anna-Lena Friedsam e Ana Ivanovic affrontano rispettivamente Laura Siegemund, Caroline Garcia e Sara Sorribes Tormo.
Laura Siegemund ha una storia molto particolare. Nel 2011, quando si trovava ben oltre la duecentesima posizione della classifica mondiale, decise momentaneamente di dedicarsi più agli studi che al tennis. Sei mesi fa, questa ragazza tedesca si è laureata in psicologia; nel frattempo, però, è stata capace di emergere anche nello sport che ha sempre amato. I risultati delle ultime settimane sono stati decisamente positivi e lasciano ben sperare per il futuro: sull’erba di Maiorca, dopo aver battuto al primo turno Nao Hibino, Siegemund potrebbe ripetersi contro Veronica Cepede Royg, specialista della terra battuta.
Pur non essendo ancora riuscita a compiere un definitivo salto di qualità, Caroline Garcia è recentemente riuscita a rimanere su discreti livelli di rendimento. Divenuta celebre nel 2011, quando mise in seria difficoltà Maria Sharapova al Roland Garros, la tennista francese ha ulteriori margini di crescita e dovrà presto dimostrare di poter davvero ambire a traguardi più importanti di quelli finora raggiunti. A Maiorca, nelle prossime ore, sarà presumibilmente impensierita da Anna-Lena Friedsam, che la insegue a sole dodici posizioni di distanza nel ranking WTA ed è un’avversaria abbastanza temibile.
Sara Sorribes Tormo è una giovane tennista spagnola, che dà il meglio di sé soprattutto sulla terra battuta: lo ha confermato nei giorni scorsi, vincendo il torneo ITF di Essen, andato in scena proprio su quella superficie. Durante la stagione sull’erba, però, Sorribes Tormo dovrebbe avere maggiori problemi: ha esordito a Maiorca con un successo sulla non insuperabile Paula Badosa Gibert, ma presumibilmente verrà sconfitta in modo netto al secondo turno da Ana Ivanovic, che non è più la giocatrice di qualche anno fa, ma rimane pur sempre una ex numero uno del mondo e sembra pronta a far valere la propria esperienza.
