Non la gioca il Brasile bensì l’Ecuador, contro il Perù, la partita più promettente del secondo turno di incontri nel gruppo B di Coppa America: nel primo il Brasile ha pareggiato 0-0 con l’Ecuador e il Perù ha battuto 1-0 Haiti.
BRASILE – HAITI | giovedì ore 01:30
Nella partita teoricamente più squilibrata della prima giornata del gruppo A di Coppa America, Haiti – esordiente in Coppa America – ha perso 1-0 contro il Perù ma tutto sommato gli è andata meno peggio del previsto: dopo aver tenuto il pareggio per 0-0 per sessanta minuti, ha subìto il gol della sconfitta su un cross dalla trequarti concluso a rete di testa da Guerrero. Addirittura, nel terzo minuto di recupero, il ventiquattrenne attaccante haitiano Kervens Belfort, che gioca nell’Ethnikos Achnas di Cipro, ha avuto l’occasione di pareggiare a due passi dalla porta, ma il suo colpo di testa ha mandato il pallone di poco al lato sinistro della porta. Per il resto della partita, sostanzialmente, Haiti le cose migliori le ha mostrate in fase difensiva: non perché siano tecnicamente ben organizzati (non lo sono), ma perché – forse consapevoli dei propri limiti – difendono con dieci giocatori stabilmente dietro la linea di centrocampo. Una squadra come il Perù, che invece cerca molto la verticalità con passaggi in profondità, si è quindi trovata a giocare in spazi abbastanza affollati e ha faticato un po’ più del previsto.
Il Brasile ha invece pareggiato 0-0 contro l’Ecuador, che per quanto mostrato negli ultimi tempi dalle due squadre al Brasile può anche andar bene. A dirla tutta il Brasile ha creato qualche occasione e giocato piuttosto bene, considerando anche i titolari in avanti (Willian, Jonas e Coutinho). Ma Gallese ha compiuto alcune parate strepitose, tanto da essere scelto come miglior giocatore della partita. Chi invece ha fatto una figuraccia è stato Alisson, ex portiere dell’Internacional di Porto Alegre e futuro portiere della Roma: nel secondo tempo una sua clamorosa “papera” ha causato un gol molto probabilmente regolare di Bolanos, annullato dall’arbitro per una errata valutazione.
Contro un avversario così debole e tecnicamente inferiore c’è da aspettarsi anche stavolta un dominio del Brasile nel possesso palla (65% nella prima partita), con la sola differenza che l’Ecuador corre molto di più e rappresenta in contropiede un pericolo decisamente maggiore rispetto a quanto lo sia qualsiasi possibile azione di contrattacco di Haiti. La goleada esagerata – che pure sarebbe al Brasile molto utile per la differenza reti – è comunque improbabile: e perché il Brasile costruisce molto, ma ancora in modo piuttosto lento e farraginoso; e perché, come detto, Haiti difende in dieci. Inoltre, e questo potrebbe contare molto, le azioni di attacco potrebbero essere negativamente influenzate dalle condizioni del campo: al “Camping World Stadium” di Orlando, dove si giocherà la partita, al momento è atteso un forte temporale che ha portato a oltre il 60% le probabilità di pioggia.
Le probabili formazioni:
BRASILE: Diego Alves (o Alisson); Dani Alves, Miranda, Marquinhos, Filipe Luis; Casemiro, Renato Augusto, Elias; Willian, Rafinha (o Coutinho), Hulk.
HAITI: Placide; Goreux, Genevois, Mechack, Jaggy; Lafrance, Hilaire, Marcelin; Jeff Louis, Wilde-Donald Guerrier, Nazon.
ECUADOR – PERÙ | giovedì ore 04:00
Dall’Ecuador contro il Brasile ci si aspettava qualcosa in più: pur sviluppando un buon pressing e diversi contrattacchi nel corso della partita, l’Ecuador ha sbagliato numerosi passaggi. Non è un fatto nuovo: la nazionale allenata da Gustavo Quinteros ha giocatori notoriamente velocissimi ma non proprio di livello internazionale sul piano della tecnica, e il principale effetto negativo di questo aspetto è che finiscono tutti per correre e stancarsi moltissimo ma non con grande ordine e criterio, e soprattutto senza trarne benefici rilevanti per la squadra. Da questo punto di vista, il Perù è messo un po’ meglio, anche tatticamente: la capacità di corsa e di dribbling di alcuni giocatori è sostenuta e resa “proficua” da una buona tecnica individuale da parte di alcuni di loro (per esempio Christian “Aladino” Cueva ed Edison “Oreja” Flores). Inoltre in attacco c’è Guerrero, che è uno che sbaglia pochissimo.
Con il gol segnato contro Haiti nella prima partita, Guerrero è diventato il miglior marcatore nella storia della nazionale di calcio peruviana raggiungendo la quota di 27 gol in tornei internazionali e 11 in Coppa America (undici degli ultimi venti gol segnati dal Perù in generale, cioè più della metà, li ha segnati lui). Sarà molto interessante vedere lui e i veloci e bravi (ma discontinui) trequartisti peruviani in campo contro una nazionale ultimamente molto apprezzata come l’Ecuador, attualmente al primo posto nel girone di qualificazione CONMEBOL al Mondiale del 2018. Se la giocano, ed è una partita abbastanza equilibrata, oltre che quella il cui risultato potrebbe rendere più chiaro capire chi passerà il turno tra queste due squadre.
Per cercare di contrastare i rapidi contropiedi e il gioco molto duro sul piano fisico dell’Ecuador, Gareca potrebbe valutare di inserire Aldo Corzo e Jair Cespedes, due terzini più “freschi” e più rapidi nei recuperi rispetto a Revoredo e Trauco. E inoltre al posto di Vilchez a centrocampo potrebbe esserci Yoshimar Yotún dal primo minuto (è un esterno sinistro molto veloce).
Le probabili formazioni:
ECUADOR: Dreer; Paredes, Mina, Achiller, Ayoví; Gruezo, Noboa, Jefferson Montero, A. Valencia; Bolaños, E. Valencia.
PERÙ: Gallese; Corzo, C. Ramos, A. Rodriguez, Cespedes; Tapia, Yotún; Hohberg, Edison Flores, Cueva; Guerrero.
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