L’edizione numero 115 dello Slam parigino è giunta alla tredicesima giornata. Analizziamo le semifinali maschili: Stan Wawrinka e Novak Djokovic affrontano rispettivamente Andy Murray e Dominic Thiem.
L’edizione numero 115 dello Slam parigino è giunta alla tredicesima giornata. Analizziamo le semifinali maschili: Stan Wawrinka e Novak Djokovic affrontano rispettivamente Andy Murray e Dominic Thiem.
Un anno fa, Stan Wawrinka trionfò clamorosamente al Roland Garros: batté in finale Novak Djokovic, aggiudicandosi il suo secondo Slam, dopo gli Australian Open del 2014. Lo svizzero non ha grande continuità di rendimento, ma nelle sue giornate migliori è in grado di battere ogni avversario. Anche nella fase iniziale di questa stagione, ha confermato di avere queste caratteristiche: è apparso spesso in difficoltà per alcuni mesi, prima di risollevarsi negli ultimi tempi, conquistando il torneo di Ginevra e presentandosi di nuovo in buonissime condizioni a Parigi, dove può ancora difendere il titolo vinto nella scorsa edizione. Il match contro Andy Murray si preannuncia comunque complicato, perché lo scozzese ha recentemente compiuto importanti progressi sulla terra battuta, nonché dal punto di vista tattico e a livello di personalità. Ci sono buone possibilità di assistere a una partita intensa, combattuta e ricca di emozioni.
Dominic Thiem si fece conoscere dal grande pubblico nel maggio del 2014, quando sconfisse Stan Wawrinka al secondo turno del torneo di Madrid. Il giovane tennista austriaco dovette successivamente ritirarsi a causa di problemi di salute e rinunciare a sfidare Feliciano Lopez, ma negli ultimi due anni ha avuto modo di mettersi in mostra in numerose altre occasioni. Adesso, al Roland Garros, è pronto a disputare la sua prima semifinale in una prova dello Slam: un risultato clamoroso, che gli consentirà anche di entrare tra i top ten. Talentuoso e forte fisicamente, Thiem sembra pronto a creare problemi a Novak Djokovic: si troverà forse a disagio nei primi minuti, visto che finora non ha mai disputato una partita così importante, ma poi potrebbe vincere l’emozione e impensierire il numero uno del mondo ben più di quanto Tomas Berdych abbia fatto nelle scorse ore, in un quarto di finale il cui esito non è mai stato in discussione.
Questo contenuto è stato modificato 2 Giugno 2016 19:21
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