È l’edizione numero 115 del prestigioso torneo francese, seconda prova stagionale dello Slam. Analizziamo alcune partite di singolare maschile in programma nella giornata di mercoledì.
È l’edizione numero 115 del prestigioso torneo francese, seconda prova stagionale dello Slam. Analizziamo alcune partite di singolare maschile in programma nella giornata di mercoledì.
Benoît Paire è un giocatore talentuoso, ma ha un carattere complicato ed è spesso discontinuo anche all’interno di una stessa partita: lo ha confermato in occasione del suo match d’esordio in questa edizione del Roland Garros, durante il quale è stato trascinato al quinto set da Radu Albot, che occupa la posizione numero 137 del ranking mondiale ed era potenzialmente un avversario non complicatissimo. Paire potrebbe esibire un rendimento altalenante anche contro Teymuraz Gabashvili, pronto a sfruttare eventuali nuove distrazioni del francese.
Grigor Dimitrov non riesce proprio a tornare su buoni livelli di rendimento: in questa edizione del Roland Garros, è stato immediatamente eliminato per mano di Viktor Troicki, bravo a sfruttare l’occasione e a qualificarsi per il secondo turno. Il serbo ha ora l’opportunità di avanzare ulteriormente nel tabellone: si appresta infatti ad affrontare il suo connazionale Dusan Lajovic, che di recente ha faticato molto nel circuito maggiore ed è stato abbastanza deludente anche nel challenger di Mestre, in cui si è fermato ai quarti, dopo aver già faticato nelle prime due partite del torneo.
Dopo aver messo in seria difficoltà Milos Raonic a Roma, Marco Cecchinato è stato capace di impensierire anche Nick Kyrgios al Roland Garros: questo tennista italiano, che compirà ventiquattro anni nel prossimo mese di settembre, sta compiendo importanti progressi e merita di essere seguito con attenzione. Kyrgios, comunque, ha chiuso il match di domenica scorsa in tre set: uscito indenne da una partita ricca di insidie, il numero 19 del mondo dovrebbe guadagnare ulteriore fiducia e battere in modo rapido Igor Sijsling, avversario ampiamente alla sua portata.
Due anni fa, Milos Raonic riuscì a raggiungere le semifinali a Roma e i quarti al Roland Garros. I risultati appena citati dimostrano che l’attuale numero 9 del mondo – pur continuando ovviamente a prediligere i campi veloci – è riuscito ad adattarsi alla terra battuta con esiti migliori rispetto a quelli di inizio carriera. Non si può dire altrettanto di Adrian Mannarino, che non è mai riuscito a compiere grandi progressi su questa superficie: il francese attende con trepidazione l’ormai imminente inizio della stagione sull’erba, nel corso della quale potrà dare il meglio di sé.
Questo contenuto è stato modificato 24 Maggio 2016 19:53
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