Grande attesa per il prestigioso torneo francese, seconda prova stagionale dello Slam, che è alla sua centoquindicesima edizione. Analizziamo alcune partite di singolare femminile in programma nella giornata di domenica.
Svetlana Kuznetsova torna sempre con piacere al Roland Garros, dove trionfò nel 2009. Ancora oggi, pur non essendo più giovanissima, la russa è una delle giocatrici più competitive sulla terra battuta, superficie sulla quale va in scena il secondo Slam stagionale. Anche Yaroslava Shvedova è stata capace di ottenere risultati importanti in questo torneo: nel 2010, infatti, divenne la prima tennista kazaka in grado di approdare ai quarti di finale in un Major, risultato poi bissato nel 2012, sempre a Parigi. Di recente, però, Shvedova ha vinto poche partite ed è apparsa in condizioni di forma non ottimali.
Poche settimane fa, a Istanbul, una giocatrice turca ha conquistato un titolo WTA per la prima volta nella storia del tennis. L’atleta che ha compiuto questa impresa è Cagla Buyukakcay, il cui livello di fiducia è attualmente molto elevato: non a caso, nelle scorse ore, questa ragazza ha superato le qualificazioni al Roland Garros. Il buon momento di Buyukakcay potrebbe proseguire anche in occasione del match contro Aliaksandra Sasnovich, che invece non sta attraversando un periodo straordinario e appare dunque un’avversaria abbordabile.
Nonostante nelle ultime stagioni abbia fatto registrare significativi progressi, Karolina Pliskova non è mai riuscita a essere protagonista nelle prove dello Slam: ecco perché si avvicina con molti dubbi a questa nuova edizione del Roland Garros, nel corso della quale potrebbe mostrare nuovamente i limiti che ha già palesato spesso in eventi di questa importanza. A Indian Wells, pochi mesi fa, la tennista ceca ha battuto Shelby Rogers con un netto 6-2 6-4. A Parigi, invece, rischia di essere condizionata a livello psicologico dai problemi di cui abbiamo appena parlato, faticare maggiormente e cedere almeno un set.
Sabine Lisicki ha ottimi mezzi tecnici, ma è stata spesso penalizzata da guai fisici e da un’enorme fragilità emotiva. Sulla terra battuta, inoltre, subentrano problemi di natura differente: la tennista tedesca è abituata ad affidarsi moltissimo al proprio servizio, fondamentale che non è particolarmente esaltato da questa superficie. Al Roland Garros, dunque, Lisicki – peraltro reduce da prestazioni non esaltanti – corre il pericolo di essere messa in difficoltà da Veronica Cepede Royg, pronta ad approfittare di eventuali distrazioni.
