Champions League: Barcellona-Atletico Madrid

Stasera al “Camp Nou” si gioca Barcellona-Atletico Madrid, andata dei quarti di Champions League: sorprendentemente, ci arriva meglio l’Atletico Madrid che il Barcellona, ma molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Godín e Savic, i due più probabili centrali nella formazione dell’Atletico.

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BARCELLONA – ATLETICO MADRID | martedì ore 20:45

Per come sta giocando l’Atletico Madrid (e per come gioca il Barcellona, ormai da diverso tempo: magnificamente), quella tra Barcellona e Atletico Madrid è con ogni probabilità la migliore partita che il calcio spagnolo possa offrire in questa stagione. Un attacco formidabile – il migliore al mondo, probabilmente, e uno dei migliori di tutti i tempi – proverà a disgregare l’equilibrio e la compattezza di quella che in molti ritengono, motivatamente, la migliore difesa d’Europa. A rendere più avvincente il confronto, che comunque resta teoricamente molto squilibrato (basta guardare le quote), c’è il fatto che il Barcellona ci arriva meno bene dell’Atletico. Sono in prima e in seconda posizione in campionato, ma nel turno più recente l’Atletico ha ridotto la distanza da nove a sei punti.

Cosa hanno combinato in campionato nel weekend scorso

Sabato scorso il Barcellona ha inaspettatamente perso 2-1 in casa contro il Real Madrid (ora terzo a -7), nonostante la partita si presentasse come un “Clásico” con il Barcellona molto favorito (più del solito), data la discontinuità mostrata dal Real ultimamente. Non è il caso di dare molto peso a questa sconfitta, come ha ribadito anche Luis Enrique, ma considerando la difesa tutt’altro che perfetta dell’avversario sorprende che il Barcellona abbia faticato così tanto per segnare un gol. L’unico gol lo ha segnato addirittura su calcio piazzato – Piqué di testa su lancio lungo da calcio d’angolo – in un genere di azione che il Barcellona tendenzialmente non predilige.

Pur avendo dominato il primo tempo, il Barcellona non ha saputo concretizzare le occasioni, né crearne moltissime: Messi, schierato principalmente in posizione centrale, non ha ricevuto il consueto supporto di Neymar sulle fasce (Neymar non era in gran forma, è sembrato molto stanco) e non lo ha ricevuto neppure dai terzini (ad Alves sono stati assegnati maggiori compiti difensivi rispetto al solito). In più, il Real Madrid ha schierato una difesa a uomo che ha lasciato pochissimi spazi d’azione a Messi e Iniesta, e ha anche praticato un pressing piuttosto alto fin dall’inizio della partita. L’ingresso di Arda Turan al posto di Rakitic, migliore in campo, ha poi privato il Barcellona della principale fonte di gioco in fase di impostazione.

Neppure si può dire che il Barcellona abbia corso meno del solito per conservare energie in vista dei quarti di Champions League: e ciononostante nella seconda parte del secondo tempo è completamente crollato. A quel punto il Real si è reso pericoloso ed è riuscito ad arrivare in attacco con molta facilità. Tra l’altro, a dieci minuti dalla fine, prima del gol del 2-1, al Real è stato annullato un gol (Bale di testa) senza alcun motivo apparente: roba che se capitava in un Juve-Napoli di Serie A Gazzetta ne parlava per un mese.

Dettaglio secondario, irrilevante ma spiacevole, che riportiamo qui prima di dimenticarlo: prima della partita, durante il minuto di silenzio in memoria di Johan Cruijff, morto il 24 marzo scorso, qualche tifoso scemo del Barcellona, approfittando del silenzio degli spettatori, ha urlato insulti contro il Real e contro Cristiano Ronaldo («Cristiano frocio!»).

L’Atletico Madrid ha invece schiantato il Real Betis 5-1, e cinque gol in una stessa partita, in questa stagione, non li aveva ancora mai segnati. Hanno giocato benissimo tutti, soprattutto Koke e Fernando Torres (forse la sua miglior partita di quest’anno), e anche Gabi e Saul Niguez, il cui lavoro in fase di copertura ha impedito che la difesa di “emergenza” – con Luis Hernandez e Nacho Monsalve centrali titolari – potesse correre troppi rischi (non ne ha corso praticamente nessuno).

Molto bene hanno giocato anche tutti i centrocampisti di rimpiazzo dell’Atletico in questa stagione – Correa, Thomas Partey e Kranevitter, entrati a partita in corso (Oliver Torres e Carrasco sono infortunati). Nella doppia partita contro il Barcellona, questa buona e ampia disponibilità a centrocampo potrebbe rivelarsi un fattore molto importante e utile per l’Atletico (da questo punto di vista, quest’anno il Barcellona ha una prima squadra formidabile, ma seconde linee non all’altezza delle prime).

Come giocheranno stasera

Il Barcellona gioca con la formazione migliore, al completo, esclusi gli infortunati Mathieu, Aleix Vidal, Adriano e Sandro Ramirez (tra i quali nessuno comunque è mai stato un titolare). Alle spalle dei tre “intoccabili”, ci saranno quasi certamente Busquets, Iniesta e Rakitic, i tre giocatori più adatti e integrati nel sistema di gioco di Luis Enrique: come possibile riserva, la prima scelta sarebbe forse Sergi Roberto, giocatore di straordinaria duttilità tattica, che finora ha combinato qualcosa di più di Arda Turan, la cui integrazione nella squadra non è stata del tutto compiuta.
Ripetiamo: nel Barcellona non manca nessuno. Comunque la si metta, per l’Atletico è la partita più difficile di questa stagione.

A complicare il compito dell’Atletico, ci sono le recenti assenze dei due centrali titolari, gli uruguaiani Godín e Giménez, infortunati. Sono due infortuni muscolari, niente di troppo grave, ma comunque nessuno dei due è ancora rientrato dopo la sosta di Pasqua: Godín non gioca dal 15 marzo scorso (ritorno degli ottavi contro il PSV) e Giménez non gioca dal 19 marzo (trasferta in casa dello Sporting Gijon). Nessuno dei due, a causa dell’infortunio, ha poi partecipato alle partite di qualificazione sudamericane al Mondiale 2018. Quindi chi gioca, in difesa?

Simeone ha reso le previsioni un po’ più difficili, scegliendo di convocare tutti e 22 i giocatori della rosa, quindi anche gli infortunati Oliver Torres, Tiago e Giménez, appunto, tre giocatori che difficilmente saranno in campo. Si sa che non dovrebbe giocare Jesús Gámez, uscito in anticipo dall’allenamento di domenica per un lieve infortunio. Godín invece pare che si sia ripreso e possa giocare dall’inizio, ma a questo punto il suo compagno in difesa sarà quasi certamente Savic, che quest’anno ha giocato molto poco ma domenica si è allenato regolarmente insieme a Godín: si tratta di due centrali che, per quel poco che hanno giocato insieme, hanno solitamente giocato bene. Con loro due in campo dall’inizio, quest’anno, l’Atletico ha vinto 2-1 in trasferta contro il Benfica (8 dicembre), ha vinto 1-0 in casa contro il Levante (2 gennaio), ha pareggiato 0-0 in casa contro il Siviglia (24 gennaio), ha pareggiato 0-0 in casa contro il Villarreal (21 febbraio) e pareggiato 0-0 in trasferta contro il PSV (24 febbraio). Sono entrambi giocatori di lunga esperienza e grandi qualità, perfettamente capaci di reggere la pressione a questi livelli (più di Nacho Monsalve, per capirci). Era meglio se c’era Giménez, naturalmente, ma la sua assenza non rappresenta comunque un elemento a cui l’Atletico potrebbe interamente attribuire le responsabilità di eventuali insuccessi.

I precedenti recenti

In questa stagione Barcellona e Atletico Madrid si sono già affrontati due volte, entrambe in campionato: a settembre ha vinto il Barcellona 2-1 al “Vicente Calderon”, e a fine gennaio ha vinto di nuovo il Barcellona di nuovo 2-1, al “Camp Nou” (la partita è finita con due espulsioni: Filipe Luis e Godin, la prima delle quali – avvenuta alla fine del primo tempo – ha profondamente condizionato il resto della partita). Di fatto l’Atletico non batte il Barcellona da due anni, e cioè dalla partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League 2013-2014: era finita 1-1 al “Camp Nou”, e poi la partita di ritorno, il 9 aprile 2014, finì 1-0 con gol di Koke. (L’Atletico perse poi quella Champions League in finale contro il Real).

I pronostici

Salvo rare eccezioni, l’Atletico di Simeone non ha mai straperso una partita contro il Barcellona: a meno che quelli dell’Atletico non perdano la testa (come nella più recente partita di campionato tra queste due squadre), il pronostico più cauto e verosimile è che, comunque vada stasera, la qualificazione si deciderà al “Vicente Calderon” nella partita di ritorno, mercoledì 13 aprile. L’Atletico, come noto, pratica un tipo di gioco che per certi versi ricorda alcune fasi della partita vinta dal Real Madrid sabato: pressing molto alto, contrattacchi e possesso palla affidato all’avversario. Solo che l’Atletico lo pratica con molta più costanza e applicazione, e da molto più tempo.

Chiaramente il Barcellona può battere qualsiasi squadra in qualsiasi modo, e si sa; ma l’Atletico è un avversario tosto, che richiede l’impegno totale e assoluto da parte di tutti i giocatori, compresi Neymar e Luis Suarez, che nella partita di sabato contro il Real non ci stavano moltissimo né con le gambe né con la testa (sembravano un po’ fiaccati dalle due partite di qualificazioni al Mondiale).

*** Aggiornamento ore 10:50: tra i pronostici è stato aggiunto quello sul numero di cartellini durante l’incontro (maggiore di 5), inizialmente trascurato. Si tratta – già di suo – di una partita tradizionalmente giocata con grande aggressività da parte dei calciatori di entrambe le squadre (soprattutto quelli dell’Atletico), e a questa considerazione si aggiunge il fatto che non ci sono diffidati (a parte Óliver Torres, che però è infortunato e non dovrebbe giocare). Un’eventuale ammonizione, insomma, non impedirebbe al giocatore che la riceve di poter giocare anche la partita di ritorno.

Le probabili formazioni:
BARCELLONA: Ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets, Iniesta, Rakitic; Messi, Neymar, Suárez.
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Savic, Godín, Filipe Luis; Gabi, Augusto Fernandez, Koke, Saúl Niguez; Griezmann, Torres.

PROBABILE RISULTATO: 2-1
MULTI GOL 2-4 (1.57, SNAI)
OVER 5,5 CARTELLINI (1.83, Bet365)
TEMPO CON PIÙ GOL: SECONDO (2.10, Bet365)
GOL (2.15, Betfair e William Hill)




 

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