Alle 06:00 di domenica mattina (in Australia saranno le 16:00) comincia la stagione 2016 di Formula 1, a Melbourne: consapevoli di quanto sia complicato azzeccarci con i Gran Premi di F1, per chi si fosse perso le qualifiche, ecco qualche informazione utile per la gara.
Il campionato di quest’anno presenta alcune nuove regole – un nuovo tipo di pneumatici e un nuovo sistema per le qualifiche, principalmente (ne ha fornito una descrizione dettagliata il Post) – che, in teoria, dovrebbero aumentare l’interesse intorno alla Formula 1 ma che, per il momento, hanno aumentato la confusione sia tra i neofiti che tra gli addetti, oltre che generare un estraniante effetto “anticlimax”: tutti in pista all’inizio della sessione di qualifiche, tutti ai box alla fine. Il risultato delle prime qualifiche stagionali, ad ogni modo, non sono troppo differenti da quanto si è visto lungamente nella stagione passata: le Mercedes, ancora davanti alle Ferrari, sembrano avere ancora un vantaggio significativo su tutti, mentre lì nel mucchio tra i progressi rilevanti ci sono principalmente quelli di Toro Rosso e McLaren (ok, ok, alla McLaren bastava poco).
Rispetto all’ordine dei tempi delle qualifiche, il pilota indonesiano Rio Haryanto – che guida una Manor (ex Marussia) – partirà dall’ultimo posto, e non dal penultimo: ha ricevuto una penalizzazione di tre posti in griglia di partenza per aver causato una collisione con Grosjean nella terza sessione di prove libere.
Non tante, e comunque niente che non rientri nell’ordine delle possibilità già emerse nella passata stagione. Ricciardo, il pilota australiano della Red Bull, è stato costantemente più veloce del suo compagno di squadra Kvyat, per tutto il weekend, anche se in qualifica Kvyat è stato leggermente ostacolato dal traffico (qualcosa di più avrebbe certamente potuto combinarla). L’impressione generale è che la Red Bull non abbia comunque risolto i problemi relativi alla scarsa potenza della power unit Renault, e che sia ancora indietro rispetto a Williams e forse persino Toro Rosso, teoricamente una Red Bull “serie B” (ma quest’anno con power unit Ferrari). Alonso ha guidato benissimo per tutta la sessione di qualifiche e partirà meritatamente davanti al suo compagno di squadra Button, di una sola posizione e con buone possibilità di restargli davanti anche in gara. Il pilota inglese Jolyon Palmer, uno dei tre debuttanti (e pare sia in gamba), ha battuto all’esordio il suo compagno di squadra in Renault, Kevin Magnussen, benché Magnussen abbia già due stagioni di esperienza in Formula 1.
Premessa: tutte le squadre già presenti nel campionato scorso – chi più, chi meno – durante i test invernali hanno completato un numero di giri superiore, e in minor tempo, rispetto a quelli compiuti l’anno scorso. C’è un diffusa impressione che tutte le squadre (quest’anno sono 11, per un totale di 22 piloti) abbiano migliorato l’affidabilità delle proprie macchine, a cominciare dalla McLaren, quindi conviene andarci molto cauti con i non classificati. Quanto alle due squadre apparentemente più scarse, almeno per quanto visto in questa prima sessione di qualifiche, c’è da fare un discorso distinto.
La Manor, ex Marussia (a sua volta ex Manor ed ex Virgin), monta power unit fornite da Mercedes, che è già una buona cosa; ma si tratta di una squadra con un budget molto ridotto, benché abbia tecnici e ingegneri qualificati e con una buona esperienza (l’ex Ferrari Pat Fry, Dave Ryan e John McQuilliam, tra gli altri). Farà certamente progressi nel corso della stagione ma al momento sembra la squadra più debole, e ha probabilmente nei piloti il principale punto debole. Il tedesco Pascal Wehrlein, campione DTM nel 2015, praticamente ce lo ha messo la Mercedes, per testarlo: si dice sia bravo, e probabilmente lo è, ma non ha alcuna esperienza e ha guidato in categorie che con la Formula 1 c’entrano molto poco. L’altro è il primo indonesiano nella storia della Formula 1, Rio Haryanto, che ha combinato qualcosa di buono in GP2. Entrambi, come prevedibile, hanno commesso qualche errore di troppo durante i test invernali.
La Haas invece è una squadra di proprietà statunitense esordiente in Formula 1, ma le macchine sono in parte realizzate da aziende italiane che in Formula 1 hanno lunghissima esperienza: le power unit sono fornite da Ferrari e il telaio è stato costruito da Dallara. I due piloti, Grosjean e Gutierrez, hanno entrambi buona esperienza (Gutierrez era collaudatore Ferrari l’anno scorso), e in molti ritengono che Haas sia la squadra con i più ampi margini di miglioramento: per essere una squadra senza alcuna esperienza in Formula 1, durante i test è andata anche discretamente bene, ma qualche guasto meccanico lo ha avuto. Punta a finire la gara con entrambe le macchine, in Australia, ma – se le cose andranno per il verso giusto – alcuni ipotizzano che la Haas possa lottare per i punti già da metà stagione, e magari prima.
Da quest’anno il Veggente riporta la classifica finale del Gran Premio, per semplificare la verifica dei pronostici corretti da parte dei lettori e, soprattutto, per tenere un archivio utile e facile da recuperare nei weekend di gara.
GIRO PIÙ VELOCE: Daniel Ricciardo (Red Bull) |
Pos | Pilota | Squadra/Motore | Giri | Tempo/Ritardo |
1 | Nico Rosberg | Mercedes | 57 | 1h 48:15.565 |
2 | Lewis Hamilton | Mercedes | 57 | 8.060 |
3 | Sebastian Vettel | Ferrari | 57 | 9.643 |
4 | Daniel Ricciardo | Red Bull/TAG Heuer | 57 | 24.330 |
5 | Felipe Massa | Williams/Mercedes | 57 | 58.979 |
6 | Romain Grosjean | Haas/Ferrari | 57 | 1:12.081 |
7 | Nico Hülkenberg | Force India/Mercedes | 57 | 1:14.199 |
8 | Valtteri Bottas | Williams/Mercedes | 57 | 1:15.153 |
9 | Carlos Sainz | Toro Rosso/Ferrari | 57 | 1:15.680 |
10 | Max Verstappen | Toro Rosso/Ferrari | 57 | 1:16.833 |
11 | Jolyon Palmer | Renault | 57 | 1:23.399 |
12 | Kevin Magnussen | Renault | 57 | 1:25.606 |
13 | Sergio Pérez | Force India/Mercedes | 57 | 1:31.699 |
14 | Jenson Button | McLaren/Honda | 56 | 1 giro |
15 | Felipe Nasr | Sauber/Ferrari | 56 | 1 giro |
16 | Pascal Wehrlein | Manor/Mercedes | 56 | 1 giro |
RIT al 38° giro | Marcus Ericsson* | Sauber/Ferrari | 38 | foratura |
RIT al 21° giro | Kimi Räikkönen* | Ferrari | 21 | motore |
RIT al 17° giro | Rio Haryanto* | Manor/Mercedes | 17 | trasmissione |
RIT al 16° giro | Esteban Gutiérrez* | Haas/Ferrari | 16 | incidente |
RIT al 16° giro | Fernando Alonso* | McLaren/Honda | 16 | incidente |
RIT al giro 0 | Daniil Kvyat* | Red Bull/TAG Heuer | 0 | guasto |
* non classificati
(i piloti “non classificati” sono soltanto quelli che non completano almeno il 90% dei giri previsti)
Questo contenuto è stato modificato 6 Luglio 2016 10:14
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