La ventottesima giornata del campionato spagnolo si conclude con una gran partita, stasera, tra Espanyol e Rayo Vallecano: una squadra con grandi ambizioni contro una che ha un grande allenatore, ma per adesso sono entrambe molto vicino alla zona retrocessione.
ESPANYOL – RAYO VALLECANO | ore 20:30
Dopo le due ottime vittorie consecutive in casa contro il Deportivo La Coruna (1-0) e in trasferta contro lo Sporting Gijon (4-2), nel turno infrasettimanale scorso l’Espanyol ha perso malamente al “Cornellà-El Prat” contro un Betis perfettamente sistemato in campo da Juan Merino: è finita 3-0, e due gol sono stati segnati con deviazioni a rete in anticipo sui difensori dell’Espanyol, quasi sempre in ritardo sulle marcature. È un limite più volte mostrato dalla squadra allenata da Constantin Galca (è la seconda peggiore difesa del campionato per numero di gol subìti: 53), e potrebbe rivelarsi un punto debole tremendo contro giocatori forti nel gioco aereo come Manucho, attaccante titolare del Rayo Vallecano nelle ultime due partite (Miku è infortunato) e autore di almeno un gol a partita nelle ultime tre.
C’è da aggiungere però che, nonostante la pesante sconfitta interna di giovedì scorso, nell’Espanyol stanno giocando piuttosto bene sia Asensio che Gerard Moreno, al quale contro il Betis è anche stato annullato un gol regolare per un presunto fuorigioco. Avranno quelli del Betis anche un grandissimo vantaggio: più che per aver perso 5-1, il Rayo nel turno infrasettimanale contro il Barcellona si è inguaiato con l’espulsione di Llorente, il suo miglior difensore (e forse il miglior giocatore in assoluto, in prestito dal Real Madrid). Il Rayo non ha centrali alternativi al livello di Llorente: sia per la sua espulsione che per quella di Iturra, ha presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo dello Sport spagnolo (TAD) nella speranza di riuscire a schierare quantomeno Llorente (il fallo su Rakitic è stato scoordinato e pericoloso, ma per niente “cattivo”). Gli altri assenti nel Rayo, a parte questi due e Miku, sono ancora Jozabed, Pablo Hernández, Ebert e Rat.
L’altro aspetto che gioca a favore dell’Espanyol è, purtroppo per il Rayo, il portiere titolare del Rayo in seguito all’infortunio di Toño Martínez: nelle ultime giornate sembrava aver fatto qualche lieve progresso – e in effetti lo ha fatto – ma Juan Carlos commette ancora delle ingenuità da campionati di serie minori, e neppure l’altro portiere, Yoel Rodríguez, offre sufficiente sicurezza. Sostanzialmente il Rayo – peggiore difesa del campionato: 58 gol – corre un pericolo ogni volta che il pallone finisce da quelle parti. In favore del Rayo invece gioca la buona forma recente di Manucho e la considerazione riguardo i suoi esterni: non sarà rapido come Musonda (devastante nel 3-0 del Betis al “Cornellà-El Prat”) ma Bebé è comunque veloce – e certamente più forte fisicamente, rispetto a Musonda – e sta disputando una buona stagione, e potrebbe creare enormi difficoltà all’Espanyol con i suoi cross per Manucho e i suoi inserimenti.
Un dato statistico interessante: l’Espanyol è una delle squadre del campionato spagnolo ad aver subìto più gol nei minuti finali delle partite finora disputate. Considerando soltanto gli ultimi 14 minuti delle partite (più recupero) ha subìto complessivamente 14 gol e ne ha segnati soltanto tre: è la seconda peggiore differenza reti, relativamente a questa frazione di gioco (la peggiore è il Levante, 18:5). Anche il Rayo – quasi sempre nel tentativo di raddrizzare partite in cui si trova in svantaggio – tende a “sbilanciarsi” molto in avanti e a prendere troppi gol verso la fine della partita: negli ultimi 14 minuti (più recupero) ne ha segnati complessivamente solo 4 e ne ha subìti 12.
Le probabili formazioni:
ESPANYOL: Pau López; Javi López, A. Gonzalez, Duarte, V. Álvarez; Diop, V. Sánchez; Hernán Pérez, Asensio, Burgui; Caicedo.
RAYO VALLECANO: Juan Carlos; Quini, Zé Castro, Crespo, Tito; Baena, Trashorras; Embarba, Bebé, Piti; Manucho.
OVER (1.70, Eurobet, SNAI, Paddy Power, Bwin e Bet365)
GOL DOPO IL MINUTO 74:59 (1.83, Bet365)
OVER 1,5 SECONDO TEMPO (1.90, William Hill)
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