Le probabili formazioni, i pronostici e tutte le cose rilevanti da sapere di tutte le partite di questo turno infrasettimanale di Liga spagnola: stasera si giocano Athletic Bilbao-Deportivo La Coruna, Celta Vigo-Villarreal, Malaga-Valencia, Siviglia-Eibar e Levante-Real Madrid.
Domenica scorsa l’Athletic Bilbao ha ripreso a vincere dopo le due sconfitte consecutive contro Real Madrid e Real Sociedad. Lo ha fatto battendo nettamente 3-0 al “Mestalla” una squadra che stava attraversando un ottimo momento di forma, probabilmente il migliore della stagione: il Valencia, allenato da Neville, che veniva da tre vittorie consecutive. I primi due gol sono stati segnati da Sabin Merino e Muniain, due dei centrocampisti titolari cui era affidato il compito di non far rimpiangere né Inaki Williams, infortunato, né Raul Garcia, squalificato. È andata benissimo, anche se il Valencia ci ha messo molto del suo: tutti e tre i gol sono stati segnati in meno di dieci minuti prima dell’80°, tutti e tre, sostanzialmente, a causa di disattenzioni difensive.
Il Deportivo La Coruna, avversario dell’Athletic in questa 27esimo turno di campionato, non vince una partita da 10 giornate. Sta in parte ripercorrendo, la squadra allenata da Víctor Sánchez, la strada dell’Eibar nella passata stagione: a uno strepitoso – e inatteso – girone di andata sta seguendo una lunga serie di risultati negativi, a volte giunti anche al termine di partite giocate neppure così male. La settimana scorsa al “Riazor” il Depor ha avuto contro il Granada (penultimo in classifica) numerose occasioni da gol ma non è riuscito, alla fine, a pareggiare il gol segnato su rigore da El-Arabi al 24° del primo tempo. Nel tentativo di segnare quel gol il Depor si è anche molto sbilanciato, e in un contropiede del Granada, quasi a tempo scaduto, il portiere titolare del Deportivo, German Lux, ha “dovuto” stendere Edgar Mendez lanciato verso la porta, con un intervento probabilmente involontario ma molto violento: è stato giustamente espulso, e quindi ora salterà la partita al “San Mamés” contro l’Athletic.
Nell’Athletic Bilbao, a parte Inaki Williams e Ibai Gomez, non manca nessun giocatore: insieme a Susaeta e Muniain, sulla trequarti è atteso il rientro stabile e definitivo di Raul Garcia tra i titolari che Valverde schiererà in questa ultima parte di stagione, nella speranza di raggiungere quantomeno una posizione di classifica valida per la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League (in quella attuale l’Athletic è già agli ottavi).
Le probabili formazioni:
ATHLETIC BILBAO: Iraizoz; De Marcos, Gurpegi, Laporte, Balenziaga; San José, Benat; Susaeta, Muniain (o Lekue), Raul Garcia; Aduriz.
DEPORTIVO LA CORUNA: Pletikosa; Juanfran, Arribas, Lopo, Navarro; Mosquera, Borges, Bergantinos; Fajr, Luis Alberto; Lucas Perez.
Sabato scorso al “Coliseum”, in una partita apparentemente facile ma che facile non è stata affatto, il Celta Vigo ha battuto 1-0 il Getafe: approfittando della concomitante sconfitta del Siviglia al “Camp Nou” è così riuscito a riportarsi in quinta posizione con 41 punti, proprio come il Siviglia. L’ha sbloccata Nolio con un colpo di testa al 71°, sebbene i numerosi attacchi compiuti dal Getafe fino a quel momento rendessero più “giusto” un pareggio. In questa 27esima giornata di campionato il Celta ha un’occasione per cercare di ridurre il distacco dalla quarta squadra in classifica, il Villarreal: si tratta tuttavia di un margine molto ampio (11 punti), che in ogni caso il Celta difficilmente sarà in grado di azzerare entro la fine del campionato (piuttosto c’è da difendere il quinto posto da Siviglia e Athletic Bilbao, due squadre probabilmente più attrezzate del Celta).
Il Villarreal non perde una partita da cinque giornate e, soprattutto, in queste ultime cinque partite non ha subìto neppure un gol: dopo qualche giornata di “assestamento”, il ritorno del capitano Mateo Musacchio – dopo la gravissima frattura al perone subìta nella passata stagione – ha dato maggior stabilità e una migliore organizzazione a tutta la difesa (qualità che si è dimostrata determinante anche nella doppia partita contro il Napoli nei sedicesimi di Europa League). Purtroppo sarà una partita che il Villarreal dovrà affrontare con assenze pesanti: Musacchio innanzitutto, e anche Jaume Costa e Dos Santos, che stava giocando stabilmente come esterno destro di centrocampo.
Nel Celta è squalificato Pablo Hernández ma il suo posto dovrebbe essere preso dal rientrante Marcelo Diaz. Non è chiaro se Nolito giocherà tutta la partita, dato che, comprensibilmente, sta migliorando ma non è ancora nella sua forma migliore, dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo all’inizio dell’anno. Probabilmente, nelle prossime due partite, la sua presenza continuerà a essere “dosata” da Berizzo per evitare pericolosi sovraccarichi muscolari.
Sebbene entrambe le squadre – il Celta più del Villarreal – abbiano a un certo punto avuto una prevedibile flessione nei risultati, si tratta di due squadre che per ampi tratti della stagione hanno espresso il miglior calcio spagnolo di questa stagione (Barcellona a parte).
Le probabili formazioni:
CELTA VIGO: Blanco; Hugo Mallo, Cabral, Sergi Gomez, Jonny; Marcelo Diaz, Radoja; Aspas (o Nolito), Wass, Orellana; Guidetti (o Aspas).
VILLARREAL: Areola; Mario Gaspar, Bonera, Victor Ruiz, Bailly; Bruno Soriano, Trigueros; Rukavina, Denis Suarez; Bakambu, Soldado.
Domenica scorsa contro l’Athletic Bilbao, in una partita che fino a quel momento non aveva avuto una squadra dominante, il Valencia è sembrato per dieci minuti la squadra completamente “persa” e pasticciona che Neville aveva trovato nelle sue prime settimane da allenatore. All’Athletic ne sono bastati sette, di minuti, per segnare tre gol approfittando di ogni singola sciocchezza commessa dai giocatori del Valencia: la più grave è stata quella di Dani Parejo in occasione del secondo gol (palla persa a centrocampo). Ha giocato una pessima partita anche quello che nelle ultime settimane aveva dato qualche segnale positivo, e su cui Neville ha puntato molto fin dall’inizio: Negredo. Sostituito al 58°, non ha fatto un sacco delle cose che un attaccante dovrebbe fare, tra cui un gol facilissimo nei primi minuti della partita (ha calciato sopra la traversa un pallone che era più facile da mettere in porta).
Una sconfitta contro l’Athletic Bilbao, tutto sommato, poteva anche starci; ma il modo in cui è arrivata ha lasciato in qualche osservatore il sospetto che il Valencia non abbia del tutto risolto i propri problemi di organizzazione tattica e di qualità della rosa, che comunque la si metta – al netto delle opinioni personali riguardo Neville e Nuno – è probabilmente inferiore a quella della passata stagione. Queste ragioni inducono a ridimensionare quindi gli entusiasmi seguiti alla schiacciante vittoria contro il Rapid nei sedicesimi di Europa League: le vittorie nel campionato spagnolo – in cui quest’anno, va’ a capire come, si ritrovano in piena lotta salvezza squadre più che dignitose e con grande tradizione – il Valencia dovrà sudarsele tutte da qui alla fine.
Già l’avversario di questo turno di campionato, per esempio, è tosto eccome: il Malaga, al momento decimo in classifica, ha una difesa contro cui tutte e tre le “grandi” hanno avuto problemi. L’Atletico Madrid alla “Rosaleda” ci ha perso 1-0; il Real Madrid ha segnato soltanto un gol in due partite, senza riuscire a vincerne nessuna delle due; e il Barcellona è riuscito a segnare tre gol in due partite (che per una squadra che ne segna 2,65 a partita è comunque poco). Merito dei due centrali Albentosa e soprattutto Weligton – probabilmente il migliore della rosa per rendimento di quest’anno – e merito anche di Kameni, di cui spesso abbiamo commentato grandi partite (certo, anche qualche “papera”: è un portiere capace di cose clamorose, in un senso e nell’altro).
Purtroppo per il Malaga, non sono del tutto chiare le condizioni fisiche proprio dei due centrali, che comunque sono stati convocati e dovrebbero giocare regolarmente (lunedì e martedì hanno avuto in allenamento qualche lieve dolore non specificato dalla società). Del Valencia c’è poco da fidarsi, in genere. La difesa del Malaga ha invece mostrato una continuità sufficiente a credere molto difficile che il Valencia possa segnare grandi quantità di gol (soprattutto se dovesse giocare il Negredo visto contro l’Athletic: improbabile).
Le probabili formazioni:
MALAGA: Kameni; Rosales, Albentosa, Weligton, Torres; Recio, Camacho, Horta, Juanpu; Cop, Charles.
VALENCIA: Diego Alves; Barragan, Mustafi, Aderlan Santos, Gayá; Fuego, Parejo, Andre Gomes; Feghouli, Cheryshev, Alcacer.
Pur avendo “perso” soltanto 2-1 contro il Barcellona al “Camp Nou”, domenica scorsa il Siviglia non ha giocato una buona partita (a parità di risultato finale ha fatto una figura ben migliore il Las Palmas la settimana precedente). Le occasioni da gol il Barcellona le ha avute eccome, ma non è stato in grado di concretizzarle un po’ per merito di Sergio Rico e un po’ per demeriti di Suarez, parso leggermente distratto sotto porta (e per come sta giocando in questa stagione è una notizia). Il Siviglia ha saputo sfruttare la prima distrazione del Barcellona per andare in vantaggio, ma in seguito non ha costruito moltissimo (l’assenza di Banega si è sentita parecchio), e le poche azioni pericolose sono state “sprecate” in fase conclusiva da Gameiro, anche lui non proprio in serata.
Per trasformarsi in una vittoria, la partita di questo turno contro l’Eibar dovrà essere giocata dal Siviglia con molta attenzione, anche perché in difesa è squalificato Kolodziejczak (toccherà a Carriço o Fazio sostituirlo, e nessuno dei due è all’altezza di Kolo). Il rientro di Banega dopo il turno di squalifica dovrebbe semplificare il modo di rendersi pericolosi per la difesa avversaria. Nell’Eibar peraltro – oltre a una folta lista di infortunati che da diverse settimane comprende, tra gli altri, due giocatori importanti come Luna e Keko – mancherà per squalifica Ander Capa, determinando sulla fascia destra un “vuoto” che l’Eibar in questa stagione non ha praticamente mai dovuto colmare diversamente.
Considerando le assenze da una parte e dall’altra, esistono teoricamente le condizioni perché entrambe le squadre trovino, nei novanta minuti, il modo di segnare almeno un gol. Inoltre si tratta di due squadre che in questa stagione hanno segnato abbastanza spesso da azioni su calcio piazzato: 12 volte il Siviglia e 11 volte l’Eibar (chi ne ha fatto di più in questo modo è il Real Madrid: 16 volte).
Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico; Mariano, Rami, Carriço, Escudero; N’Zonzi, Cristoforo; Reyes, Banega, Konoplyanka; Llorente (o Gameiro).
EIBAR: Riesgo; Lillo Castellano, M. Dos Santos, Ramis, Juncà; Escalante, Dani Garcia; Adrián, Saul Berjón; Enrich, Borja Bastón.
La prima sconfitta del Real Madrid con Zidane come allenatore, sabato scorso, è arrivata in uno dei modi peggiori tra quelli possibili: al “Bernabeu” nel derbi madrileño contro l’Atletico. A preoccupare gli osservatori – e innervosire molto gli spettatori – non è stata soltanto la sconfitta in sé, bensì l’incapacità del Real Madrid di mantenere alta la qualità tecnica della squadra in seguito alle sostituzioni di Benzema e James Rodriguez (una necessaria e l’altra no, ma nessuno dei due stava combinando moltissimo) con Mayoral e Lucas Vazquez. Il Real ha perso sotto tutti gli aspetti. Di solito “picchia” meno dell’Atletico ma stavolta, un po’ per frustrazione, ha commesso più falli (15 a 13) e uno di questi è costato a Sergio Ramos, a partita quasi finita, un’ammonizione che lo costringerà a saltare la partita di questo turno in casa del Levante. E per lo stesso motivo mancherà anche Carvajal.
A giudicare dalla quantità notevole di fischi provenienti dagli spalti, e di cori che invocavano le dimissioni del presidente Florentino Pérez, giocare in uno stadio diverso dal “Bernabeu”, ora come ora, per il Real Madrid potrebbe essere paradossalmente considerato un vantaggio. Il problema, semmai, sarà trovare una formazione e una sistemazione in campo adatta a non far pesare troppe le assenze di Ramos, Carvajal e Marcelo in difesa, e di Modric, Bale e Benzema. Da quando manca Bale Ronaldo sta avendo meno palloni buoni da giocare ma, checché ne dica in conferenza stampa, è anche vero che sta sprecando occasioni in cui in passato sbagliava più raramente.
Ad ogni modo – nonostante l’arrivo di Giuseppe Rossi – il Levante, eccetto che nella partita contro il Getafe (l’unica squadra messa peggio, ora come ora), non è ancora mai riuscito a fornire quei segnali incoraggianti di ripresa necessari per considerare ancora possibile la salvezza.
Le probabili formazioni:
LEVANTE: Mariño; Lerma, Medjani, Feddal, Toño; Simao Mate, Verza, Camarasa, Morales; Rossi, Deyverson.
REAL MADRID: Navas; Danilo, Pepe, Varane, Nacho Fernández; Kroos, Casemiro (o Kovacic), Isco; Rodriguez, Ronaldo, Jesé (o Borja Mayoral).
Questo contenuto è stato modificato 3 Marzo 2016 00:38
Classifica capovolta in Formula Uno: quando mancano tre gare alla fine del Mondiale la situazione…
Galeotta fu Malaga: Sinner lo ha dimostrato con i fatti. Affiatati, complici, perfettamente coordinati. Dire…
22 novembre 2024, l'estrazione del Superenalotto: vincite e quote del concorso n. 186. Ecco tutti…
Sinner, non è ancora detta l'ultima parola: ribaltatone inaspettato. Ora per un motivo, ora per…
Berrettini non ha potuto fare altro che sventolare bandiera bianca al suo cospetto. La vittoria…
Ecco i numeri vincenti e le quote di Lotto, Superenalotto e 10eLotto di oggi, venerdì…