Le probabili formazioni, i pronostici e le cose importanti da sapere riguardo le quattro partite che si giocano sabato nel campionato spagnolo: Las Palmas-Barcellona, Espanyol-Deportivo La Coruna, Real Betis-Sporting Giojon e Celta Vigo-Eibar.
Mercoledì il Barcellona non ha giocato in Champions League ma ha recuperato in casa dello Sporting Gijon un turno di campionato che aveva perso a dicembre a causa della concomitanza del Mondiale per club. È andata come chiunque immaginava sarebbe andata – vittoria per 3-1 (due di Messi, uno di Suarez) – e dunque il Barcellona ha ora sei punti di vantaggio sull’Atletico Madrid e sette sul Real, da gestire in relativa tranquillità nelle prossime settimane, durante gli ottavi di Champions contro l’Arsenal (prima partita martedì prossimo a Londra).
Il Las Palmas ha giocato invece domenica scorsa una buonissima partita al “Ramón Sánchez-Pizjuán”, rischiando di andare in vantaggio nel primo tempo (gran palo di Jonathan Viera). Alla fine l’ha risolta Banega con un gran gol al 70°, il Las Palmas si è sbilanciato e ha preso anche il secondo, segnato da Gameiro. La situazione in campionato è abbastanza critica: terzultimo posto con 21 punti. E in questa proibitiva partita contro il Barcellona il Las Palmas sarà privo di Wakaso, squalificato, oltre agli ancora infortunati Dani e Javi Castellano e Vicente Gomez.
Nel Barcellona l’assenza certa è quella di Busquets, che è squalificato; a parte lui, potrebbe esserci qualche rotazione anche in difesa, con Vermaelen a dare il cambio a Piqué. I tre attaccanti titolari – Neymar, Messi e Suarez – dovrebbero giocare dall’inizio, ma – a risultato eventualmente acquisito – è molto probabile che Luis Enrique sostituisca uno o due dei tre per evitare inutili affaticamenti in vista della partita contro il Bayern Monaco.
Le probabili formazioni:
LAS PALMAS: Varas; David Garcia; Aythami, Bigas, Garrido; Lemos, Roque Mesa; El Zhar, Tana, Viera; Willian José.
BARCELLONA: Bravo; Alves, Mascherano, Vermaelen, Alba; Sergi Roberto, Iniesta, Arda Turan; Messi, Neymar, Suarez.
Sabato scorso l’Espanyol è diventata la prima squadra ufficialmente battuta in campionato dal Valencia allenato da Gary Nevile. Non è stata una sconfitta del tutto meritata: per ampie fasi della partita l’Espanyol ha giocato bene, ha saputo neutralizzare gli attacchi sterili del Valencia ed era anche riuscito a portarsi in vantaggio (e andare molto vicino al 2-0). Era una partita molto importante per entrambe, ma l’Espanyol – ora quartultimo con un solo punto di vantaggio sul Las Palmas – era messo peggio, e ora per evitare la retrocessione sarà costretto a ottenere buoni risultati in una serie di partite decisive contro avversari vicini e molto vicini in classifica: Deportivo La Coruna, Sporting Gijon, Betis, Rayo Vallecano e Granada.
Il Deportivo La Coruna viene dal pareggio per 2-2 ottenuto in casa contro il Betis: è stata una partita combattuta ed equilibrata fino all’inatteso 2-1 del Betis (gol di Vargas su calcio di punizione) ma poi largamente dominata dal Deportivo, che dopo aver pareggiato con Fajr (un po’ fortunosamente) è più volte andata vicino al terzo gol, e vincendo non avrebbe certamente rubato niente. Il nono posto con 32 punti è una posizione di classifica che – sebbene la classifica sia molto corta – permette al Deportivo di affrontare le prossime giornate di campionato con relativa tranquillità, ossia dieci punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
I problemi di formazione più rilevanti riguardano due dei migliori giocatori nella rosa delle rispettive squadre: Hernan Perez dell’Espanyol non è stato convocato, e Lucas Perez, anche lui alle prese con i postumi di un infortunio, potrebbe non essere in campo per il Depor. A prescindere da questo, le tendenze recenti di queste due squadre forniscono poche indicazioni certe ma denotano una certa vulnerabilità difensiva. La necessità dell’Espanyol di segnare gol e risalire rapidamente in classifica non oscura la constatazione che la squadra da poco acquisita dall’imprenditore cinese Chen Yansheng, per un motivo o per un altro, abbia subito la bellezza di diciotto gol nelle ultime cinque partite di campionato (e il portiere, Pau Lopez, non è neppure così scarso).
Le probabili formazioni:
ESPANYOL: Pau Lopez; J. Lopez, A. Gonzalez, Duarte, V. Alvarez; Sanchez, Diop; Asensio, Burgui, Moreno; Caicedo.
DEPORTIVO: Lux; Juanfran, Arribas, Sidnei, Navarro; Bergantinos, Borges, Mosquera; Fajr, Luis Alberto, Lucas Perez (o Jonathan).
Il Real Betis, le cui solenni ambizioni di inizio stagione si sono rapidamente trasformate in speranza di salvezza, ha in questo turno di campionato una buona occasione per mettere spazio tra sé e la zona retrocessione: affronterà in casa sabato sera lo Soorting Gijon, reduce dalla partita infrasettimanale giocata contro il Barcellona, e indietro di giusto tre punti in classifica rispetto al Betis stesso.
In fase di copertura il Real Betis continua a mostrare evidenti limiti: l’atteso rientro di Heiko Westermann dopo il lungo infortunio non ha del tutto prodotto contro il Deportivo i benefici sperati (con l'”assedio” finale alla porta difesa da Adán avrebbe anche potuto vincerla del tutto, il Depor, la partita della settimana scorsa). Westermann non ci sarà stavolta, a causa di un lieve risentimento muscolare, e neppure Cristiano Piccini; al momento sono improbabili, per motivi analoghi, anche la presenza di Ceballos e quella di Joaquín a centrocampo, che comunque sono nella lista dei convocati. Erano dati come imminenti i recuperi di Fabian Ruiz a Van der Vaart, ma alla fine non sono stati convocati.
Lo Sporting si presenta a questa complicata trasferta con 90 minuti contro il Barcellona nelle gambe, e per di più senza la disponibilità dell’infortunato Sanabria, non convocato neppure stavolta. Mancano anche Ndi e Bernardo Espinosa. Sarà una partita complicata, senza dubbio: al “Benito Villamarin” pare sia previsto il pienone, anche per effetto di una riuscita iniziativa del Betis, “rescata tus carnets” (prezzo scontato del biglietto, 10€ per qualsiasi settore, agli spettatori che presentano uno o più vecchi abbonamenti).
Le probabili formazioni:
REAL BETIS: Adàn; Montoya, Bruno, Pezzella, Vargas; Petros, N’Diaye, Musonda, Kadir; Wolfswinkel, Ruben Castro.
SPORTING GIJON: Cuellar; Vranjes, Luis, Meré, Isma Lopez; Rachid, S. Alvarez: Carmona, Jony, Halilovic; Carlos Castro.
Dopo l’umiliante sconfitta per 6-1 al “Camp Nou” – che ha peraltro generato una serie di comprensibili polemiche riguardo l’ineleganza del Barcellona in occasione del rigore a due sul risultato di 3-1, all’82° (a noi è piaciuto molto poco, sinceramente) – il Celta Vigo tenterà di ributtarsi senza strascico nella lotta per i posti della prossima Europa League. È una zona di classifica che, nonostante un brusco calo di prestazioni iniziato a gennaio, ha sostanzialmente occupato per tutta la stagione, ed è quindi legittimo che ora possa giocarsi questa possibilità nel primo vero “scontro diretto” del girone di ritorno: l’avversario è l’Eibar, ancora sorprendentemente sesto in classifica con 36 punti. Il Celta ne ha 35, come l’Athletic Bilbao, che domenica giocherà in casa contro la Real Sociedad.
36 punti è già un punto in più di quanti l’Eibar ne abbia totalizzato nella passata stagione, una stagione caratterizzata da un avvio impressionante e notevole, e poi da uno spaventoso girone di ritorno (due sole vittorie in 19 partite) e una salvezza arrivata quasi per miracolo (dell’Elche, retrocesso per ragioni amministrative più che sportive). A un certo punto, due settimane fa, diversi commentatori avevano immaginato che lo scenario potesse ripetersi anche quest’anno: l’Eibar ne ha perse tre di fila. Poi, la settimana scorsa, la netta vittoria contro il Levante – sempre più ultimo – per 2-0 (16° gol stagionale per Borja Bastón) ha ridato fiducia alla squadra allenata da José Luis Mendilíbar, che sta beneficiando dei notevoli progressi del centrocampista Takashi Inui (altra gran partita contro il Levante).
Nel Celta Vigo la buona, attesissima notizia è il rientro di Nolito, che però probabilmente partirà dalla panchina. Ora le uniche assenze nel Celta, per quanto pesanti, restano perciò quelle di Fontás e di Orellana. Nell’Eibar invece è squalificato Dani García, e in difesa mancano ancora per infortunio sia Luna che Ivan Ramis. A centrocampo si sta ancora cercando di trovare la migliore soluzione tattica per non rimpiangere l’assenza di Keko, infortunato da oltre una settimana e il cui rientro non avverrà prima della seconda settimana di marzo.
Contrariamente a quanto possa far immaginare il risultato finale, il Celta Vigo ha giocato contro il Barcellona una buona partita per almeno 60 minuti, e sicuramente un ottimo primo tempo. Le qualità della rosa e del gioco della squadra dovrebbero, alla lunga, fare emergere la superiorità rispetto all’Eibar, in una partita comunque molto aperta e interessante da vedere.
Le probabili formazioni:
CELTA VIGO: Sergio Alvarez; Hugo Mallo, Cabral, Sergi Gomez, Jonny; Radoja, Wass; Beauvue, Pablo Hernandez, Aspas; Guidetti.
EIBAR: Riesgo; Capa, Mauro, Ansotegi, Juncà; Escalante, Adrián; Jota, Inui; Enrich (o Saul Berjon), Borja Baston.
Questo contenuto è stato modificato 20 Febbraio 2016 23:11
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