Le probabili formazioni, i pronostici e le cose importanti da sapere riguardo le partite di tre squadre spagnole impegnate nei sedicesimi di Europa League: Siviglia-Molde FK, Valencia-Rapid Vienna e Marsiglia-Athletic Bilbao.
Il Molde ha giocato l’ultima partita di campionato l’8 novembre scorso: come noto, la Tippeligaen, il principale campionato di calcio norvegese, si disputa da marzo a novembre, e l’edizione 2015 per il Molde non è stata fortunata come nel 2014, anno in cui ha vinto il campionato. Nella stagione 2015 il Molde si è classificato in sesta posizione, perdendo quindi la possibilità di accedere alle competizioni europee della prossima stagione, a meno di ottenere incredibili improbabili, successi in quelle in corso. È probabilmente anche in virtù del diverso stato di forma atletico, che il Molde è comunque riuscito a concludere la fase a gironi di Europa League ottenendo il primo posto nel gruppo A, quello con Ajax, Fenerbahce e Celtic. Il Molde ha chiuso con 3 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta (2-0 contro il Fenerbahce, in casa, a fine novembre): tra i successi degni di attenzione ottenuti nella fase a gironi, ci sono state le vittorie a Istanbul per 3-1 contro lo stesso Fenerbahce e il notevole 2-1 in casa del Celtic, a Glasgow.
Nel mercato invernale il Molde si è sostanzialmente indebolito: ha ceduto, tra gli altri, un importante difensore titolare (Linnes) e due centrocampisti (Singh e Hussain), e ha preso Gudjohnsen (esatto: quel Gudjohnsen), che a 37 anni poco potrà aggiungere alla qualità della rosa, a parte l’esperienza in campo internazionale.
L’obiettivo del Siviglia, campione in carica di questa competizione, sarà chiaramente cercare di ottenere di fatto già la qualificazione agli ottavi al “Ramón Sánchez-Pizjuán”, con un risultato rassicurante, dato che la trasferta in Norvegia in ogni caso non sarà una partita facile. Il Siviglia si ritrova ai sedicesimi di finale di Europa League dopo la deludente esperienza della fase a gironi di Champions, sostanzialmente disputata in una fase di “rodaggio”, cioè nel peggiore momento stagionale della “nuova” squadra allenata da Unai Emery. Considerate le ultime prestazioni fornite dalla squadra – ora quinta in classifica nella Liga spagnola e imbattuta da 12 partite, ossia dal 3 gennaio scorso – a Siviglia circola un certo rimpianto per come siano andate le cose in Champions, insieme alla sensazione che la squadra vista in queste ultime settimane avrebbe forse potuto giocarsela alla pari nel gruppo D con Juventus, Manchester City e Borussia Monchengladbach.
Nel Siviglia sono assenti ormai da diverse settimane Krychowiak e Pareja, entrambi infortunati. Dovrebbero però rientrare i laterali di difesa Coke ed Escudero, tenuti a riposo nella partita vinta 2-0 domenica scorsa contro il Las Palmas, e al centro ci saranno Daniel Carriço e Kolodziejczak. Tra gli esterni di centrocampo il dubbio su chi giocherà riguarda Reyes, Krohn-Dehli e Konoplyanka, con il primo leggermente favorito sugli altri due.
Difficile che il Molde riesca a concludere una partita al “Sánchez-Pizjuán” senza subire gol: tutto sommato, pur contando il peggiore momento di forma del Siviglia all’inizio della stagione, le sole squadre a non aver perso al “Sánchez-Pizjuán” finora sono state Manchester City, Celta Vigo e Atletico Madrid (ci hanno invece perso sia Barcellona che Real Madrid, oltre alla Juventus, in un’importante sfida “a distanza” con il Manchester City per il primo posto nel gruppo di Champions).
Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico; Coke, Carriço, Kolo, Escudero; N’Zonzi, Cristóforo; Vitolo, Banega, Krohn-Dehli o Reyes; Gameiro.
MOLDE: Horvath; Toivio, Gabrielsen, Forren, Flo; Berg Hestad, Aursnes, Moström; Gulbrandsen, Diouf, Elyounossi.
Il Valencia ha vinto 2-1 sabato scorso una partita contro l’Espanyol che, a detta di molti commentatori, avrebbe potuto essere già decisiva per le sorti dell’allenatore Gary Neville, il cui incarico è stato duramente criticato e indebolito da una parte consistente dei tifosi e dell’opinione pubblica a Valencia. Neanche la partita contro l’Espanyol, a dirla tutta, ha fornito segnali positivi, al di là dei tre punti comunque fondamentali: Diego Alves, tornato portiere titolare, è stato uno dei migliori in campo nel Valencia. Ma a furia di pararne così tante, almeno uno doveva prenderlo: un pallone nel secondo tempo lo ha completamente perso (pessima uscita, su calcio d’angolo), e questo ha permesso all’Espanyol di portarsi in vantaggio. Ci sono volute un’azione molto confusa in aerea e un colpo di testa di Cheryshev – che poi ha ricevuto una meritata ovazione, al momento della sostituzione – per permettere al Valencia di ottenere la prima vittoria in campionato con Neville allenatore.
Quanto sia complicato ed estenuante per i giocatori del Valencia costruire efficaci azioni in attacco e riuscire a fare gol, anche contro squadre modeste come l’Espanyol, lo spiegano numerosi grafici e analisi tecniche di esperti e opinionisti; ma a livello poetico e intuitivo lo esemplifica bene la morte apparente di Cheryshev dopo il gol del 2-1. Tipo: “È fatta. Sia Lode al Signore”.
Anche il Valencia, come il Siviglia, si ritrova ai sedicesimi di Europa League dopo una deludente fase a gironi di Champions: nel gruppo H insieme a Zenit, Gent e Lione non è riuscito a ottenere niente di meglio del terzo posto, nonostante abbia avuto all’ultima giornata un’occasione apparentemente facile – il Lione, in casa, già ultimo matematicamente – per sperare di raggiungere il secondo posto (non ce l’avrebbe fatta comunque, il Valencia, perché il Gent nel frattempo vinceva 2-1 con lo Zenit). È stata la prima partita importante di Neville da allenatore, in carica da pochi giorni: è finita 2-0 per il Lione, che ha dato l’impressione di non aver dovuto neppure faticare più di tanto per ottenerla, quella vittoria.
Tra tutti gli avversari che potevano capitargli ai sedicesimi di Europa League, il Valencia ne ha pescato uno molto pericoloso: il Rapid Vienna si è classificato al primo posto nel gruppo E con Villarreal, Viktoria Plzeň e Dinamo Minsk, ottenendo 5 vittorie e una sola sconfitta (1-0 al “Madrigal” a fine novembre, a qualificazione già ottenuta). Da qualche giorno si trova anche in prima posizione in classifica nel campionato austriaco, insieme al Salisburgo: domenica pomeriggio ha vinto 3-0 un importantissimo derby di Vienna contro l’Austria Vienna, e lo ha superato in classifica. È stata una vittoria talmente netta e talmente rapida (già 2-0 al 14°) che l’allenatore Barisic ha avuto la possibilità di fare un po’ di turnover nel secondo tempo: sono usciti sia Thomas Murg, autore del primo gol, sia il capitano Hofmann, autore dell’ennesima prestazione eccellente oltre che del secondo gol, su rigore.
Il Rapid Vienna ha tutto quello che in questo momento manca al Valencia: una buona organizzazione tattica e grande lucidità in attacco. Non perdono il pallone, sanno a chi passarlo e quando. Ha subìto complessivamente sei gol nella fase a gironi (mediamente uno a partita): è da individuare in quel reparto il principale punto debole della squadra, ed è questa la ragione che induce a ritenere possibile per il Valencia segnare almeno un gol sfruttando la velocità di Santi Mina, Gayá e Cancelo sulle fasce. L’attuale condizione atletica, fisica e psicologica del Valencia, tuttavia, al momento non permette di ipotizzare con tranquillità nessuna vittoria, contro qualsiasi tipo di squadra: tanto più inverosimile è che riesca a concludere una partita senza subire gol contro una squadra ben organizzata in attacco come il Rapid Vienna. Per giunta, mancheranno certamente i centrali titolari Abdennour (infortunato) e Mustafi (squalificato): al loro posto ci saranno Aderlan Santos e Vezo.
Le probabili formazioni:
VALENCIA: Diego Alves (o Ryan); Cancelo, Santos, Vezo, Gayà; Parejo, Enzo, Andre Gomes; Piatti, Santi Mina, Negredo (o Alcacer).
RAPID VIENNA: Strebinger; Pavelic, Sonnleitner, Hofmann, Stangl; Grahovac, Schwab, Schobesberger, Hofmann; Kainz, Jelic.
L’Olympique di Marsiglia ha ottenuto la qualificazione ai sedicesimi di Europa League classificandosi al secondo posto nel gruppo F, dietro lo Sporting Braga e prima di Slovan Liberec e Groningen. La squadra allenata da Míchel (ex allenatore di Olympiakos e Siviglia) dallo scorso agosto, in sostituzione del dimissionario Bielsa, ha certamente un buon attacco – ben 12 gol su sei partite nella fase a gironi, e 3 segnati dal promettente attaccante belga Michy Batshuayi – ma una difesa vulnerabile: ha subìto 27 gol in 26 partite di campionato di Ligue 1, in cui al momento si trova in undicesima posizione in classifica. Nell’ultimo turno di campionato ha pareggiato 1-1 a Nizza, ma ha perso per infortunio il terzino destro titolare Brice Dja Djédjé (e già manca dall’inizio dell’anno il titolare sinistro Benjamin Mendy). E sulla trequarti sono assenti nel Marsiglia pure Lucas Ocampos per infortunio e Rémy Cabella per squalifica.
L’Athletic Bilbao, nonostante un inizio di stagione non eccellente, ha invece ottenuto la qualificazione ai sedicesimi grazie al primo posto in classifica nel gruppo L davanti ad Augsburg, Partizan e AZ, ossia in un girone relativamente complicato considerando la qualità media in tutti gli altri. Durante l’inverno ha dovuto fare i conti con un’assenza abbastanza grave sul piano tecnico, quella di Raul Garcia per infortunio, che ha costretto Valverde a cambiare squadra oltre che sostituire il giocatore infortunato. Ciononostante l’Athletic sta disputando un buon campionato e, dopo un inizio difficile, si è portato in settima posizione in classifica, a lottare con Eibar e Siviglia per i posti che permettono di accedere all’Europa League della prossima stagione. Ha trovato in Inaki Williams, 21enne attaccante spagnolo, un giocatore velocissimo capace di offrire alternative al gioco micidiale ma prevedibile del duo Garcia-Aduriz.
Dopo il Napoli (22 gol), l’Athletic Bilbao è la squadra che ha segnato più gol nella fase a gironi dell’Europa League (16): ci sono valide ragioni per ritenerlo in grado di segnare al “Vélodrome” di Marsiglia e rendere già da stasera la qualificazione agli ottavi meno complicata. Persino a Madrid, nella partita persa 4-2 sabato scorso contro il Real, l’Athletic è comunque stato in grado di creare numerose azioni da gol, e dopo aver ottenuto il provvisorio pareggio per 1-1 ha anche colpito una traversa con Aduriz. Le gravi disattenzioni difensive — e il momento non molto positivo dei centrali Etxeita e Laporte, che continuano a commettere almeno un’ingenuità a partita – rendono tuttavia molto probabile che Batshuayi e Fletcher trovino comunque il modo di segnare.
Le probabili formazioni:
O. MARSIGLIA: Mandanda; Isla, N’Koulou, Rolando, Manquillo; Diarra, Romao, Alessandrini, N’Koudou; Batshuayi, Fletcher.
ATHLETIC BILBAO: Herrerín; Bóveda, Etxeita, Laporte, Balenziaga; San José, Beñat, Susaeta, Williams; Eraso, Aduriz.
Questo contenuto è stato modificato 18 Febbraio 2016 22:49
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