Coppa del Re: Valencia-Las Palmas e Siviglia-Mirandés

Nella seconda giornata di andata dei quarti di Coppa del Re due (ex?) grandi del campionato spagnolo affrontano una neopromossa e una di seconda divisione: seppur sfavorite, sono due squadre che ultimamente stanno segnando parecchio, quindi occhio.

Da quando Gary Neville ne è diventato il nuovo allenatore all’inizio di dicembre scorso, il Valencia non ha ancora mai vinto una partita di campionato: comincia a essere un lasso di tempo piuttosto esteso, e i commentatori perplessi riguardo la decisione di assumere Neville – amico e socio in (altri) affari del presidente Peter Lim – non trovano sufficienti i lievi progressi mostrati finora dalla squadra quantomeno nella costruzione del gioco. Le uniche relative soddisfazioni, contro avversari tuttavia molto scarsi, il Valencia – attualmente undicesimo in campionato – le ha avute in Coppa del Re, eliminando prima il Barakaldo (squadra di terza divisione) ai sedicesimi e poi il Granada negli ottavi. Ora nei quarti si ritrova il Las Palmas, sedicesimo in classifica e con soli due punti al di sopra della soglia retrocessione.

C’è da dire però, riguardo il Las Palmas, che nelle ultime settimane la squadra allenata da Quique Setién – pur essendo piuttosto instabile in difesa – sta mostrando in attacco un’intraprendenza e uno spirito di squadra che non si era visto in tutto l’inizio di campionato, con Paco Herrera allenatore (uno noto invece per curare maggiormente la fase difensiva). È principalmente per i meriti del suo portiere Oblak se l’Atletico Madrid è riuscito a battere il Las Palmas senza subire gol nella partita di campionato di domenica scorsa: il Las Palmas ha attaccato molto, altroché, ed è arrivata più vicino al gol di quanto non ci siano mai arrivate quest’anno diverse squadre che hanno affrontato la tostissima difesa dell’Atletico. All’inizio del mese, inoltre, il Las Palmas è stato in grado di segnare due gol e pareggiare 2-2 al “San Mamés” contro l’Athletic Bilbao. E anche in Coppa del Re questa tendenza recente è stata confermata: negli ottavi il Las Palmas ha eliminato l’Eibar, una squadra teoricamente superiore, segnando in totale sei gol tra andata (3-2) e ritorno (3-2).

Non è un momento in cui si possa dare favorito il Valencia con tanta tranquillità. Per niente. La partita giocata domenica mattina al “Mestalla” ne è stata un’ulteriore conferma: il Rayo Vallecano ha dominato l’incontro, portandosi meritatamente in vantaggio per due volte, ed è finita 2-2 ma con responsabilità enormi del portiere del Rayo Juan Carlos (nessuno ci toglie dalla testa che Toño due gol del genere non li avrebbe presi). Il Valencia è peraltro ancora senza gli infortunati Gaya, Orban e Abdennour in difesa, ai quali si aggiungono Javi Fuego e Feghouli a centrocampo. La possibilità più concreta, analizzando le tendenze più recenti, è che il Las Palmas stasera riesca a segnare almeno un gol, senza tuttavia mantenere la concentrazione difensiva sufficiente a evitare di subirne.

Le probabili formazioni:
VALENCIA: Ryan; Cancelo, Mustafi, Aderlan Santos, Ruben Vezo (o Barragan); Barbosa, Parejo, Gomes; Piatti, Santi Mina, Negredo.
LAS PALMAS: Lizoain; Simón, Garcia, Garrido, Castellano; Vicente Gomez, Culio; Wakaso, Viera, Valerón; Willian José.

Tanto più dopo la strepitosa partita di ritorno degli ottavi a La Coruña (Deportivo battuto in casa sua 3-0), vale la pena ripetere qualche informazione riguardo una delle principali sorprese di questa edizione 2015-2016 della Coppa del Re: il Mirandés.

Il Mirandés è la principale squadra di calcio di Miranda de Ebro, 330 chilometri a nord di Madrid, nella provincia di Burgos. È una squadra di seconda divisione da tre stagioni consecutive e non è mai stata in Liga, ma ha una buona tradizione con la Coppa del Re: in molti in Spagna la ricordano per essere arrivata in semifinale nell’edizione della stagione 2011-2012, anno della promozione in seconda divisione (perse contro l’Athletic Bilbao, ma dopo aver eliminato squadre come il Villarreal e l’Espanyol). Agli ottavi di finale di Coppa del Re è arrivata eliminando il Deportivo agli ottavi, il Malaga ai sedicesimi, e prima ancora il Real Oviedo e l’Osasuna (che in verità aveva vinto la partita 2-1 ma è stato squalificato – come in seguito è accaduto al Real Madrid – per aver schierato un calciatore che non avrebbe potuto giocare).

Attualmente si trova all’undicesimo posto in classifica dopo ventuno giornate: nella partita di campionato giocata contro il Leganes domenica scorsa ha perso 4-0 dopo aver preso tre gol nei primi venti minuti. Ma, anche a causa del particolare modulo usato da Carlos Terrazas (gioca con la difesa a tre), il Mirandés – che ha nel venticinquenne ivoriano Lago Júnior uno dei suoi calciatori con più talento – tende a subire molti gol ma anche a segnarne tanti: ha il migliore attacco del campionato (30 gol), e quasi tutta la squadra partecipa alla fase offensiva. Per esempio: in trasferta, sul risultato di 2-0 contro il Deportivo, il Mirandés tendeva a rimanere stabilmente con sette uomini nel centrocampo avversario, come in occasione del terzo gol.

È proprio in virtù di queste considerazioni che la possibilità che il Mirandés riesca a segnare un gol anche al “Ramón Sánchez-Pizjuán” non è una cosa dell’altro mondo. Ci sta tutta. Per la partita di stasera Emery ha lasciato a casa Pareja e Andreolli, infortunati, e anche Rami e Cristóforo, per scelta tecnica. Gli altri ci sono tutti, ma è probabile che ci sia un po’ di turnover per lasciar riposare chi sta giocando molto in campionato: potrebbe quindi giocare Llorente al posto di Gameiro, per esempio, ed Escudero al posto di Trémoulinas.

Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico; Mariano, Carriço, Kolo, Escudero; N´Zonzi, Krychowiak; Reyes, Konoplyanka (o Kakuta), Banega; Llorente.
MIRANDÉS: Raúl Fernandez; Moreno, Ortiz, Cantero; Eguaras, Lázaro, Provencio, Salinas; Sangalli, Lago Júnior, Abdón Prats.