Manco il tempo di festeggiare il Capodanno che già si gioca: c’è la diciottesima giornata di Liga spagnola, e sabato giocano una partita facile sia Barcellona che Atletico Madrid, attualmente prima in classifica (ma il Barcellona deve recuperarne una).
ESPANYOL – BARCELLONA | sabato ore 16:00
Mercoledì scorso il Barcellona ha battuto abbastanza facilmente il Betis al “Camp Nou” per 4-0: Messi, come da attese, ha segnato il suo cinquecentesimo gol con la maglia del Barcellona, e Luis Suarez ha segnato altri due gol. Alla fine l’unico a essere rimasto relativamente scontento è stato Neymar, che ha colpito un palo su azione e una traversa su rigore, ossia l’azione del primo gol (un maldestro autogol di Westermann nel tentativo di anticipare l’imminente intervento di Rakitic sulla ribattuta del rigore sbagliato da Neymar).
L’Espanyol ha invece perso 2-0 contro il Siviglia, una squadra che nonostante la massiccia rotazione di calciatori nella formazione titolare continua a costruire poco e fare pochissimo possesso anche contro avversari relativamente scarsi. I due gol subìti sono stati causati da due gravi disattenzioni difensive da parte di Enzo Roco e Duarte, altrimenti l’Espanyol forse non ne avrebbe subiti affatto. È l’ennesima conferma alla già nota vulnerabilità difensiva dell’Espanyol, che al momento ha la quarta peggior difesa per numero di gol subìti (28 in 17 partite): è una pessima premessa in vista della partita contro il Barcellona, secondo migliore attacco del campionato. Si tratta del principale derby catalano, ossia il cosiddetto “Derbi Barceloní”: il fatto che si giochi al “Cornellà-El Prat” è un vantaggio piuttosto relativo per l’Espanyol.
Al discorso riguardo la fragilità difensiva occorre aggiungere quello riguardo una certa inconcludenza recente in attacco e sulla trequarti da parte di giocatori come Hernan Perez e Marco Asensio, senza il buon gioco dei quali l’Espanyol diventa una squadra praticamente incapace di far gol. E quindi – dando per scontata l’ampia vittoria del Barcellona – il “gol” sul piano tattico ci starebbe anche, se non fosse appunto che l’Espanyol di quest’anno non offre questo genere di garanzie e che il Barcellona, per di più, è sembrato ultimamente più attento in difesa dopo le cattive prestazioni offerte nelle due partite di campionato giocate prima del Mondiale per club vinto in Giappone. È l’ultima partita che il Barcellona gioca senza dubbi di formazione: poi, dopo il 4 gennaio, scaduta la sanzione della Federcalcio contro la società catalana, Aleix Vidal e Arda Turan – che finora hanno normalmente preso parte agli allenamenti della squadra – potranno finalmente scendere in campo, ed è tutto da capire se e quanto il centrocampo del Barcellona varierà in funzione di questa nuova disponibilità, fosse anche solo per fare turnover.
Le probabili formazioni:
ESPANYOL: Pau Lopez; Javi Lopez, Alvaro, Roco, Duarte; Victor Sanchez, Diop; Asensio, Moreno, Perez; Caicedo.
BARCELLONA: Bravo; Alves, Piqué, Mathieu (o Mascherano), Alba; Busquets, Iniesta, Rakitic; Messi, Neymar, Suarez.
ATLETICO MADRID – LEVANTE | sabato ore 20:30
Anche contro il Rayo Vallecano, ossia contro una squadra che gioca con la difesa altissima, mercoledì scorso l’Atletico Madrid – senza Gabi, squalificato – non ha segnato più di due gol, peraltro entrambi segnati negli ultimi minuti della partita. A prescindere da chi ne siano di volta in volta gli interpreti in campo, gli schemi di gioco di Simeone sono tanto consuetudinari quanto solidi ed efficaci: segnare all’Atletico – soltanto otto gol in 17 partite – è una cosa difficilissima. La difesa è l’obiettivo principale della squadra e di ciascun calciatore: tutti giocano senza ansia, con la consapevolezza che il gol sufficiente a vincere le partite in un modo o nell’altro arriverà. Magari con l’ennesimo calcio piazzato e una zuccata di Godin. L’unico che stavolta, nel primo tempo, ci ha provato qualche volta, a dare maggiore velocità alle azioni dell’Atletico sulla sinistra, è stato Carrasco, di cui ultimamente Simeone è sembrato fidarsi molto. Ma ci è voluta una gran giocata di Correa, entrato al 58° al posto di un Oliver Torres “spento”, per cambiare il risultato solo all’88°.
Sabato sera l’Atletico giocherà contro il Levante, che si trova in ultimissima posizione in classifica, e in una crisi apparentemente senza fine. Mercoledì sera ha resistito in casa contro il Malaga per 80 minuti, prima di subire – dalla squadra che peraltro segna meno di tutte – il gol che ha determinato la decima sconfitta stagionale di campionato. E tuttavia, proprio per ragioni tattiche legate al gioco e al possibile turnover praticato da Simeone, neppure contro il Levante – peraltro privo degli squalificati Simao, Deyverson e Pedro Lopez – si può essere sicuri che questo Atletico possa fare valanghe di gol. La constatazione analitica del fatto che si affrontano la migliore difesa del campionato contro il secondo peggiore attacco, al limite, lascia supporre che l’Atletico non subirà gol neppure stavolta, e già questo appare un pronostico più ragionevole. Una scommessa più difficile ma con un rischio calcolato, sempre seguendo il discorso fatto sopra, potrebbe essere la vittoria dell’Atletico con un numero limitato di gol.
Le probabili formazioni:
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Filipe Luis; Gabi, Koke, Saul Niguez; Carrasco, Griezmann, Martinez.
LEVANTE: Marino; Ivan Lopez, Navarro, Feddal, Tono; Verza, Lerma, Camarasa; Roger, Ruben Garcia, Ghilas.
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