Sabato in Spagna non giocano le prime tre in classifica ma si giocano comunque partite interessanti da seguire: coinvolgono grandi squadre in “crisi” e altre che stanno giocando inaspettatamente benissimo.
VALENCIA – GETAFE | sabato ore 16:00
La settimana scorsa il Valencia ha sofferto paurosamente il gioco dell’Eibar al “Municipal de Ipurua” per tutto il primo tempo e anche oltre: era in svantaggio già di un gol quando nel secondo tempo Orban è stato espulso per un fallo piuttosto discutibile, che ha fruttato all’Eibar anche un calcio di rigore, parato da Jaume Domenech (stagione superba, per ora). In dieci uomini, con tanta fortuna ma anche molta volontà di cercare il pareggio, il Valencia è riuscito a segnare il gol dell’1-1 grazie a un autogol semi-comico di Juncà. Meritato? Mah, insomma, però Neville – che proviene da un tipo di calcio completamente differente – nel post partita ha fatto notare che Orban non andava espulso, e che quella decisione ha condizionato il secondo tempo.
Al netto della pareggio in un campo difficile come quello dell’Eibar, nel Valencia le perplessità e le domande continuano a essere più numerose delle risposte e delle reali prospettive di crescita. L’eliminazione dalla Champions League è soltanto una dura circostanza da accettare: non è neppure un impegno in meno, visto che ci sarà comunque da giocare al giovedì le partite di Europa League. Sostanzialmente le uniche buone notizie per il Valencia in vista di questa partita contro il Getafe sono il recupero della linea difensiva titolare – Cancelo, Mustafi, Abdennour, Gayà – e la qualità dell’avversario, appunto, da poco eliminato dalla Coppa del Re da una squadra relativamente modesta come il Rayo Vallecano. Come spiegato la settimana scorsa prima del pareggio per 1-1 contro la “nuova” Real Sociedad allenata da Eusebio Sacristàn, il Getafe è una squadra tostissima da affrontare al “Coliseum Alfonso Pérez”, ma contando soltanto i punti ottenuti finora in trasferta – soltanto uno – è la peggiore squadra nel campionato spagnolo.
Fran Escribá non potrà avere a disposizione l’infortunato difensore Velazquez, e neppure Medran e Buendia a centrocampo, per le stesse ragioni (però almeno rientra Vigaray come laterale titolare). Per non rischiare troppo, rispetto alla partita pareggiata contro la Real Sociedad Escribá potrebbe adottare un modulo più difensivo, giocando con Vazquez unica punta centrale: per queste ragioni, e anche per le difficoltà del Valencia a segnare con regolarità, potrebbe essere una partita meno ricca di gol rispetto a quanto i tifosi si aspettino.
Le probabili formazioni:
VALENCIA: Domenech; Cancelo, Mustafi, Abdennour, Gayà; Parejo, Danilo, André Gomes; De Paul, Santi Mina, Alcacer.
GETAFE: Guaita; Damian Suarez, Cala, Alexis, Lago; Lafita, J. Rodriguez, Lacen, V. Rodriguez; Sarabia; Vazquez.
REAL BETIS – SIVIGLIA | sabato ore 20:30
A fine agosto diversi osservatori avrebbero immaginato che Betis e Siviglia – prossime avversarie anche agli ottavi di Coppa del Re – potessero arrivare a questo derby della sedicesima giornata separati da solo tre punti in classifica a favore del Siviglia: in questo caso, però, quello che non ci si aspettava è che entrambe potessero arrivarci così distanti dalle prime posizioni di classifica. Il Siviglia, scorso vincitore della Europa League, ha molto cambiato la rosa ma ci teneva ugualmente a proporsi come possibile anti-Real e anti-Barcellona, fregando di fatto quel posto all’Atletico Madrid; e anche il Betis – con l’acquisto di ex campioni come Van der Vaart e buoni giocatori come Westermann e Joaquin – si presentava in prima divisione con grandi ambizioni da subito. A dicembre inoltrato, si può tranquillamente affermare che entrambe le squadre – Betis e Siviglia, con diversi gradi di nettezza – hanno deluso le aspettative. Il Siviglia più del Betis.
Tralasciando la discontinuità di alcuni giocatori e le gravi lacune tecniche mostrate in più occasioni dalla formazione allenata da Emery, e guardando soltanto le statistiche, in sostanza il Siviglia paga in classifica la pressoché totale incapacità di ottenere buoni risultati in trasferta (solo 4 punti): in altre parole, se non si trova in zona retrocessione lo deve soltanto alle partite al “Ramon Sanchez Pizjuan”, in cui in un modo o nell’altro è riuscito comunque a sfangarla. Al contrario, il Real Betis – una squadra che ci si aspettava potesse ottenere gran parte dei suoi punti al “Benito Villamarín”, uno stadio storico da oltre 50 mila posti – è andato malissimo in casa (solo 5 punti) e molto bene in trasferta (14 punti: è quella che ne ha fatti di più in trasferta dopo l’Atletico). Insomma non è un disastro, no, ma le cose non stanno andando esattamente come previsto né per il Betis né per il Siviglia.
Ad ogni modo, senza fare una gran partita (anzi, nel primo tempo non ha combinato praticamente niente), il Siviglia la settimana scorsa è comunque riuscito a vincere 2-0 contro lo Sporting Gijon in casa, portando così a sei il numero di partite consecutive, tra campionato e coppe, senza sconfitte (l’ultima è stata in casa del Borussia Monchengladbach in Champions League). In questa fase pare che la discontinuità di Gameiro – autore dei due gol contro lo Sporting – sia positivamente controbilanciata dall’esperienza e dall’intelligenza tattica di un attaccante puro come Fernando Llorente, per quanto si tratti di un attaccante insolito per le formazioni allenate da Emery. Per cercare di contrastare il Betis nelle zone di campo in cui è più pericoloso (le fasce), Emery potrebbe stavolta tenere soltanto Gameiro in attacco (o Llorente: non entrambi) e chiedere agli esterni d’attacco (probabilmente Vitolo e Konoplyanka) di sacrificarsi molto in copertura, cercando di arginare le discese dei terzini avversari.
Senza sbilanciarsi troppo sul risultato finale, lo scenario più verosimile e meno rischioso per questa partita – considerando tutti i giocatori in campo bravi ad attaccare, e meno a difendere – è che entrambe le squadre possano segnare almeno un gol. Ruben Castro (8 gol in 15 partite) e Gameiro (7 gol in 13 partite) sono i due che finora ne hanno segnati di più nelle rispettive squadre.
Le probabili formazioni:
BETIS: Adan; Piccini, Bruno, Westermann, Vargas; N’Diaye, Petros; Ceballos, Cejudo, Joaquin; Ruben Castro.
SIVIGLIA: Rico; Mariano Ferreira, Rami, Kolo, Tremoulinas; N’Zonzi (o Krohn-Dehli), Krychowiak, Banega; Konoplyanka, Vitolo; Gameiro.
DEPORTIVO LA CORUNA – EIBAR | sabato ore 22:05
Anche il Deportivo La Coruna – la più grande “sorpresa” di fine anno – rientra nel gruppo di squadre spagnole che in questa prima parte della stagione 2015-2016 è riuscita a fare più punti in trasferta (13) che in casa (10). In pochi però si aspettavano che addirittura riuscisse a farne uno al “Camp Nou”, diventando così l’unica squadra ad aver fatto almeno un punto in quello stadio in questa stagione. Il 2-2 ottenuto la settimana scorsa contro il Barcellona ha pienamente legittimato il sesto posto in classifica che il Deportivo occupa attualmente con 23 punti in 15 partite. In parte è stato frutto dei demeriti difensivi del Barcellona (Mathieu e Busquets hanno commesso gli errori che hanno causato i due gol del Depor), ma occorre anche dire che il Deportivo non ha avuto alcuna forma di paura dell’avversario, e ha saputo approfittare delle occasioni avute, come fosse una grande squadra e non una provinciale.
L’Eibar ha cominciato molto bene la stagione, prima di attraversare una recente “flessione” che in parte ricorda l’andamento della stagione scorsa (girone di ritorno disastroso) e in parte ricorda l’andamento di molte partite giocate quest’anno dall’Eibar: bene il primo tempo, male il secondo. La notizia negativa in vista di questa complicata partita al “Riazor” è che in difesa mancherà Ivan Ramis, espulso nella partita scorsa contro il Siviglia per un fallo da ultimo uomo. Considerando la buona forma dei suoi esterni d’attacco, Keko e Saul Berjon, e anche le prestazioni meritevoli di Sergi Enrich ogni volta che è stato impiegato, l’Eibar è in grado di far gol al Deportivo; è tuttavia piuttosto complicato che riesca a venir fuori dal “Riazor” anche solo con un punto contro una squadra che sta sbagliando pochissimo, e che peraltro in settimana ha fatto riposare diversi titolari evitando di schierarli in Coppa del Re.
Le probabili formazioni:
DEPORTIVO LA CORUNA: Lux; Navarro, Sidnei, Arribas, Juanfran; Bergantinos, Mosquera; Luisinho, Fajr, Cartabia; Lucas Perez.
EIBAR: Riesgo; Luna, Mauro, Pantic, Capa; Dani Garcia, Escalante; Berjon, Keko; Enrich, Borja Bastón.