La sedicesima giornata di Serie A prevede ben quattro anticipi. Si inizia alle 15 poi due partite alle 18 e un’altra alle 20:45: analisi, pronostici e probabili formazioni.
Il Genoa in quest’ultimo periodo se la passa male, ha vinto solo una partita in sette giornate di campionato e la zona retrocessione si è pericolosamente avvicinata. La differenza in negativo l’ha fatta la partita persa in casa contro il Carpi, che è stata disastrosa per via dell’espulsione a Pavoletti a inizio partita. Un cartellino rosso che ha pesato doppiamente in negativo: la squadra è rimasta in dieci dopo pochi minuti e ha perso anche per questo motivo, inoltre è stato espulso un calciatore fondamentale negli schemi offensivi di Gasperini. Senza Pavoletti in campo su cinque partite giocate il Genoa ha sempre perso e non è mai riuscito a fare gol. In questa partita inoltre potrebbe mancare per dei problemi fisici anche Perotti, altro calciatore di fondamentale importanza nella fase offensiva di queste squadra.
L’avversario poi è una delle squadre più in forma della Serie A. Il Bologna da quando è arrivato Donadoni come nuovo allenatore al posto di Delio Rossi ha fatto dieci punti su cinque partite, riuscendo a rivitalizzare l’attaccante Destro che ha fatto quattro gol e un assist nelle ultime quattro partite. Nello scorso turno il Bologna ha vinto non contro una squadra in crisi, ma col Napoli primo in classifica, dimostrando ancora una volta tutta la sua forza. Anche Donadoni però ha qualche problema di formazione visto che dovrà rinunciare a due dei suoi calciatori migliori: Masina e Giaccherini.
Il Genoa farà la solita partita di grande intensità, ma i problemi attuali in attacco fanno pensare a una partita da “under 2.5”, anche perché il Bologna farà una partita prettamente difensiva
Probabili formazioni
GENOA: Perin, Izzo, Burdisso, Ansaldi, Diogo Figueiras, Rincon, Tino Costa, Laxalt, Pandev, Perotti (Gapkè), Lazovic.
BOLOGNA: Mirante, Oikonomou, Gastaldello, Rossettini, Morleo, Rizzo, Diawara, Donsah, Taider, Mounier, Destro.
Il Palermo sta attraversando un periodo molto negativo. L’esonero di Iachini e la scelta di Ballardini come nuovo allenatore si è confermata come nelle previsioni azzardata, l’eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Alessandria e l’esclusione dalla rosa di Rigoni, Maresca e Daprelà sono chiari segnali che c’è qualcosa che non va nella squadra, non solo a livello tecnico.
Questa partita contro il Frosinone è però decisiva per delineare l’andamento della squadra, motivo per cui tutti dovranno remare nello stesso verso per vincere e mettere a posto la classifica. Non vincere in casa contro il Frosinone terzultimo in classifica mettere la squadra a rischio retrocessione, questa è una partita in cui fare tre punti è obbligatorio perché di fronte ci sarà la formazione con il peggiore rendimento in trasferta: un punto e due gol fatti su sette partite giocate.
Il Frosinone si trova ancora in piena lotta per la salvezza grazie all’ottimo rendimento in casa: l’agonismo e la voglia di fare dei calciatori ha superato parzialmente i limiti tecnici di questa squadra, comunque confermati dalle statistiche relative ai tiri subiti nel corso delle partite (300, 91 dei quali in porta, in tutti e due i casi sono due primati negativi).
Il Palermo ritrova dalla squalifica Vazquez, calciatore di fondamentale importanza che dovrebbe fare la differenza in questa partita, in quanto calciatore dotato di maggiore tecnica. Vazquez è abile a tirare i calci piazzati, e non è un dettaglio secondario visto che il Palermo ha fatto sei gol in seguito ad azione di calcio d’angolo. Come probabile marcatore è però meglio optare per Gilardino che Coppa Italia inclusa ha segnato tutti e cinque gli ultimi gol allo stadio “Barbera”.
Probabili formazioni
PALERMO: Sorrentino, Struna, Gonzalez, Goldaniga, Lazaar, Hiljemark, Brugman, Jajalo, Chochev, Vazquez, Gilardino.
FROSINONE: Leali, Rosi, Diakitè, Blanchard, Pavlovic, Paganini, Sammarco, Gori, Soddimo, Dionisi, D. Ciofani.
La partita giocata sabato scorso dal Torino contro la Roma è stata di una noia mortale, è finita 1-1 come pronosticato da noi del Veggente ma il risultato più giusto sarebbe stato lo zero a zero. La Roma ha dei problemi in fase di manovra, ma pure il Torino non sta messo poi così bene. La squadra allenata da Ventura gioca il solito 3-5-2, ma con Quagliarella (10 partite senza gol) in un pessimo stato di forma la fase offensiva sta dipendendo esclusivamente dagli inserimenti con tiro di Baselli e dalle accelerazioni di Bruno Peres – il calciatore più forte in rosa – che salterà questa partita per squalifica. Il Torino in fase di avvio di manovra fa girare in maniera troppo lenta il pallone, i miglioramenti ultimamente ci sono stati in fase di non possesso palla – i gol subiti sono diminuiti, uno solo nelle ultime tre partite – ma per fare meglio in attacco Ventura dovrà inventarsi qualcosa di nuovo.
Il Sassuolo – imbattuto in casa dove ha subito solo 6 gol su 7 partite – è migliorato parecchio rispetto all’anno scorso in fase difensiva, ma sta segnando con meno continuità e in questa partita dovrà fare a meno del suo attaccante più forte, Berardi, ancora squalificato. Tutti i quattro precedenti in Serie A tra queste due squadre sono finiti col segno “under 2.5”, molto probabile anche stavolta.
Probabili formazioni
SASSUOLO: Consigli, Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Longhi, Pellegrini, Missiroli, Laribi, Politano, Sansone, Floccari.
TORINO: Padelli, Bovo, Glik, Moretti, Zappacosta, Acquah, Vives, Baselli, Molinaro, Quagliarella, Belotti.
Una squadra capace di vincere 8 partite su 15 giocate col risultato di 1-0 merita attenzione e – al di là dell’attuale primo posto – a lungo termine non può più essere snobbata nella lotta per lo Scudetto.
Nelle ultime otto stagioni di Serie A la squadra che ha chiuso il campionato con la migliore difesa ha sempre vinto lo scudetto. L’Inter finora non solo ha la migliore difesa della Serie A con appena 9 gol subiti (tre in meno di Napoli e Fiorentina), 4 di questi gol li ha presi in una sola partita. Finora Handanovic ha mantenuto la porta inviolata in ben dieci occasioni e per com’era l’Inter l’anno scorso, con una fase difensiva pressoché disastrosa, già questo è un mezzo miracolo. Il merito è dei nuovi arrivati in difesa (Murillo e Miranda) e a centrocampo (Felipe Melo) e della ritrovata sicurezza di Samir Handanovic che con l’85% di parate sui tiri subiti è il migliore portiere finora della Serie A.
L’Inter con Guarin, Medel e Felipe Melo ha un centrocampo muscolare ma poco abile nelle verticalizzazioni; inoltre Perisic, Ljajic e/o Jovetic non sono ancora riusciti a fare dei movimenti in grado di favorire lo sviluppo offensivo delle azioni. Con Felipe Melo e Medel – utilissimi in fase di non possesso palla, ma che non sanno dare alla squadra più del semplice passaggio in orizzontale – gli attacchi dell’Inter spesso dipendono dalle sgroppate di Guarin o dai dribbling e dalle giocate individuali di Ljajic, Perisic e/o Jovetic, che quando ha giocato è sempre stato costretto ad andare a prendersi palla a centrocampo. Icardi viene spesso abbandonato in area di rigore e finora, statistiche alla mano, è stato servito pochissimo: non è colpa dell’attaccante argentino se in questo avvio di stagione non ha segnato con la stessa regolarità dell’anno passato.
Nonostante i problemi offensivi a livello tattico l’Inter ha abbastanza qualità per riuscire a fare gol con una giocata individuale o con un calcio piazzato, come è successo nell’ultima partita contro il Genoa. E se basta fare un gol per vincere una partita, il compito è più agevole.
L’avversaria di questa partita è l’Udinese, squadra che in fase offensiva ha gli stessi problemi dell’Inter e che è stata finora penalizzata dall’assenza di Duvan Zapata e dalle precarie condizioni fisiche di Di Natale. L’Udinese ha poche opzioni in attacco e non è un caso se ha segnato finora soltanto con cinque calciatori diversi: i compiti difensivi dell’Inter saranno probabilmente facilitati.
Anche gli infortuni aiutano l’Inter: Mancini ha pochi problemi e ha anzi l’imbarazzo della scelta per gli undici titolari, Colantuono deve fare a meno di Felipe e soprattutto Danilo in difesa e ha anche il mediano Badu in precarie condizioni fisiche.
Probabili formazioni
UDINESE: Karnezis, Piris, Wague, Widmer, Domizzi, Bruno Fernandes, Edenilson, Lodi, Iturra, Tehreau, Di Natale.
INTER: Handanovic, Nagatomo, Miranda, Murillo, Telles, Kondogbia, Medel, Brozovic, Perisic, Ljajic, Icardi.
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