La partita da seguire in Spagna questo sabato è Valencia-Barcellona, alle 20:30 (il Valencia ha cambiato allenatore: il nuovo è Gary Neville). Ecco le probabili formazioni, i pronostici e le principali informazioni riguardo questa partita e riguardo anche Real Madrid-Getafe e Granada-Atletico, che si giocano nel pomeriggio.
In settimana la stagione per ora problematica del Real Madrid, terzo in classifica a sei punti dal Barcellona, è stata ulteriormente danneggiata – se non per il reale danno sportivo, certamente per l’immagine – dalla clamorosa eliminazione a tavolino dalla Coppa del Re. Mercoledì il Real ha battuto 3-1 il Cadiz nei sedicesimi di finale, ma lo ha fatto schierando per un tempo un giocatore squalificato, che non avrebbe cioè potuto giocare quella partita: Denis Cheryshev (peraltro autore di uno dei gol). La Federazione calcistica spagnola ha quindi stabilito l’eliminazione del Real a causa della violazione di questa norma. È un episodio non proprio inedito nella storia del calcio spagnolo e del resto d’Europa, ma comunque piuttosto imbarazzante per qualsiasi società. Figuriamoci per il Real.
Per questo motivo, più che per la pericolosità dell’avversario, la prossima partita del Real in campionato è un impegno da affrontare con una concentrazione maggiore del solito: l’allenatore non beneficia più, come all’inizio della stagione, di una solida base di fiducia da parte dell’opinione pubblica. Il 4-0 subìto in casa contro il Barcellona, nonostante le due vittorie successive – e quasi obbligatorie – contro Eibar e Shakhtar, ha lasciato negli osservatori una certa sfiducia riguardo il prosieguo della stagione. Il 2016 è ancora tutto da giocare, ovviamente, ma fin da ora è improbabile pensare che il Real possa vincere questo campionato senza un vistoso – e al momento non facilmente immaginabile – calo atletico del Barcellona.
Nel turno scorso il Getafe, quattordicesimo in classifica, è riuscito a battere in casa per 2-0 un indolente Villarreal, grazie ai gol di Lafita e Vazquez. A parte la motivazione non tecnica riguardo il “morale” del Real per le recenti brutte figure della squadra e della società, sul piano tattico non ci sono elementi sufficienti per credere che il Getafe possa tornare dal “Bernabeu” con qualcosa di diverso da una sconfitta. Le assenze in difesa nel Real – mancano tre quarti della linea titolare – sono in ogni caso controbilanciate da un potenziale offensivo finalmente ripristinato grazie al recupero di giocatori a lungo infortunati (Bale e Rodriguez).
Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Navas; Danilo, Nacho, Pepe, Arbeloa; Kroos, Modric; Rodriguez, Bale, Ronaldo; Benzema.
GETAFE: Guaita; Lago, Cala, Alexis, Suarez, Lacen, Mensah; Rodriguez, Sarabia, Lafita; Alvaro Vazquez.
Approfittando della superiorità numerica per tutto il secondo tempo, e sfruttando perfettamente le sostituzioni di Sandoval, il Granada è riuscito nel turno scorso a pareggiare 2-2 alla “Rosaleda” una complicata partita che stava perdendo 2-0 contro il Malaga. È un risultato tanto più sorprendente se si considerano le note difficoltà del Granada a far gol: hanno segnato El Arabi e Rochina, entrambi di testa ed entrambi subentrati dalla panchina. Il Granada è una di quelle squadre spagnole che hanno finora saputo trarre più punti dalle partite in trasferta che da quelle giocate in casa (il “Los Carmenes”, nel caso del Granada: uno stadio da circa 22 mila posti).
L’avversario in questa quattordicesima giornata di campionato è l’Atletico Madrid, attualmente al secondo posto con 29 punti, quattro in meno del Barcellona. Nonostante alcuni ragionevoli spunti forniti dalle promettenti scelte di mercato fatte in estate, l’Atletico Madrid continua a essere principalmente una squadra che subisce pochi gol (solo 6 in 13 partite: migliore difesa del campionato) e che non ne segna neppure più di tanti (18 gol fatti: tra le prime cinque in classifica è il peggiore attacco). Insieme al Malaga, è la squadra le cui partite di campionato sono finite più raramente con più di due gol: l'”over 2,5″ c’è stato soltanto nel 23% dei casi. È addirittura l’unica squadra in tutto il campionato a non aver mai concluso una partita da “over 3,5”. E in trasferta queste medie si riducono ulteriormente: soltanto nel 17% dei casi ci sono stati più di due gol in una partita giocata dall’Atletico in trasferta.
La buona notizia per il Granada è il ritorno di Ruben Perez a centrocampo dopo il turno di squalifica (però stavolta lo squalificato è Javi Marquez). Nell’Atletico non ci sono particolari assenze a parte gli infortunati Jackson Martinez e Tiago, giocatore molto apprezzato da Simeone, che raramente rinuncia a lui nella formazione titolare.
Le probabili formazioni:
GRANADA: Fernandez; Foulquier, Babin, Lomban, Biraghi; Ruben Perez, Uche, Rico; Ibanez, Success, El-Arabi.
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Gimenez, Godin, Filipe Luis; Saul Niguez, Koke, Gabi, Carrasco; F. Torres, Griezmann.
In seguito alla sconfitta della settimana scorsa contro il Siviglia (altra squadra in “crisi” di identità), il Valencia ha accettato le dimissioni di Nuno Espirito Santo e ha un nuovo allenatore: Gary Neville, ex storico capitano del Manchester United negli anni Novanta e Duemila, e poi collaboratore tecnico, opinionista e commentatore di vaste e apprezzate competenze calcistiche. Neville – che in squadre spagnole non ha mai giocato né allenato – continuerà ad avere il suo attuale incarico da collaboratore nello staff tecnico della nazionale inglese, svolgendo contemporaneamente il suo nuovo ruolo da allenatore del Valencia insieme a suo fratello Phil, già parte dello staff del Valencia dall’estate scorsa.
È una situazione molto complicata, a Valencia. Andy West, corrispondente dalla Spagna per BBC, fa notare che il primo compito di Neville sarà chiarire alla tifoseria – con i fatti – di non essere una semplice “marionetta” guidata dal presidente del Valencia Peter Lim. Neville e Lim si conoscono piuttosto bene e sono peraltro soci in affari nella gestione del Salford City, squadra del campionato dilettantistico della Northern Premier League. Qualcuno – specialmente tra gli spagnoli poco attenti alle cose del calcio inglese – potrebbe sospettare che la scelta di Neville sia motivata da questi rapporti personali piuttosto che da lungimiranza dirigenziale. I tifosi spagnoli non vedono queste cose di buon occhio, per niente: già Nuno, per dire, nonostante i risultati ottenuti nella passata stagione era ancora detestato da una parte consistente dei tifosi per i suoi rapporti con Jorge Mendes, il procuratore calcistico più famoso al mondo e, secondo molti osservatori, il reale responsabile del discutibile calciomercato estivo condotto dal Valencia.
Gary Neville raggiungerà la squadra soltanto all’inizio della settimana prossima, quindi non sarà presente in panchina (ci sarà solo suo fratello Phil, allenatore ad interim) per la partita del Valencia contro il Barcellona, un avversario che non batte dal 2007. Potrebbe essere una partita molto divertente: il Valencia dovrebbe giocare con maggiori motivazioni, quantomeno per dimostrare al pubblico del “Mestalla” la reale volontà di “voltare pagina”. Ma l’attenzione maggiore, presumibilmente, sarà dedicata dalla squadra e da Neville alla prossima partita di Champions League, mercoledì in casa contro il Lione, dato che il Valencia ha ancora qualche possibilità di qualificarsi alla fase a eliminazione diretta: ha un punto in meno rispetto al Gent, secondo in classifica, ma vincendo contro il Lione – in caso di mancata vittoria del Gent contro lo Zenit – il Valencia passerebbe il turno.
Come se non bastasse già di suo la forza incontenibile del Barcellona, il Valencia deve fare i conti con una serie di infortuni rilevanti: l’ultima assenza notevole, quella del difensore Lucas Orban, si aggiunge a quelle di Diego Alves, Mustafi, Feghouli, Barragan, Andre Gomes e Rodrigo, e a quelle degli squalificati Cancelo e Javi Fuego. Presto – vista anche la carenza di titolari – potrebbero rivedersi Negredo e Piatti, giocatori rimasti praticamente fuori rosa durante le ultime fasi della gestione di Nuno, che preferiva il 4-2-3-1 con Alcacer come unica punta. Comunque il Valencia ha i giocatori contati: praticamente, l’allenamento di venerdì pomeriggio lo ha svolto soltanto con quindici giocatori, tra tutti quelli che ha a disposizione nella rosa di quest’anno.
Sullo straordinario periodo di forma dell’avversario – un periodo che peraltro dura dalla seconda metà della stagione scorsa – si è già detto e scritto praticamente tutto. Alcuni numeri indicano in modo inequivocabile quanto abbia beneficiato il Barcellona, prevedibilmente, dal recente rientro in campo di Messi, infortunato e assente per circa due mesi: nelle ultime quattro partite il Barcellona ha segnato 20 gol. Tornando ancora più indietro, nelle ultime sei partite giocate tra campionato e coppe il Barcellona ha sempre segnato almeno tre gol.
Le probabili formazioni:
VALENCIA: Jaume; Gaya, Abdennour, Santos, Vezo; Parejo, Enzo Perez, Danilo; Bakkali, Santi Mina, Alcacer.
BARCELLONA: Bravo; Alba, Pique, Mascherano, Alves; Rakitic, Busquets, Iniesta; Neymar, Suárez, Messi.
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