I pronostici, le analisi e le probabili formazioni delle partite che si giocano sabato nel campionato spagnolo: Real Madrid-Levante, Eibar-Siviglia, Barcellona-Rayo Vallecano e Valencia-Malaga.
REAL MADRID – LEVANTE | sabato ore 16:00
Prima della sosta per le nazionali il Real Madrid ha ottenuto due pareggi consecutivi: uno 0-0 piuttosto deludente in casa contro il Malaga e un 1-1 in trasferta contro l’Atletico Madrid. Ad alcune perplessità legate alla gestione tattica non ancora chiarissima di Ronaldo da parte di Benitez, si è aggiunta negli ultimi giorni la preoccupazione per un ennesimo infortunio molto rilevante a centrocampo: mentre giocava per la nazionale croata, si è fatto male Luca Modric (lesione all’adduttore della coscia destra), che non rientrerà prima dell’inizio di novembre. E si aggiunge a una lista di indisponibili per infortunio che già comprende James Rodriguez, Benzema e Carvajal. L’unica buona notizia è il rientro stabile di Bale, sempre che Benitez non si ostini a schierarlo trequartista centrale limitando molto – secondo noi, e secondo altri più in gamba di noi – le qualità del gallese, che saprà anche giocar bene da trequartista (a furia di giocarci) ma è un peccato, per uno degli esterni più forti al mondo. Equivale a declassarlo da giocatore “devastante” a giocatore “forte”.
La mancanza di Modric potrebbe però procurare al Real Madrid più problemi di quanti non ne abbia provocato la prolungata assenza di Bale e Rodriguez, per esempio. Molto si è detto in passato dell’importanza di Modric in fase di impostazione, e anche con Benitez non è cambiato moltissimo da questo punto di vista: Modric, tra le mille altre cose che fa, è quello che “smista” palloni agli assist-man. Moltissimo del buono che il Real Madrid riesce a combinare comincia dai piedi di Modric. Metterci Casemiro, lì in mezzo con Kroos, potrebbe forse non sminuire la solidità difensiva della squadra (anzi) ma certamente fa perdere qualcosa in fase offensiva. Significa ancora più responsabilità per il vice-Rodriguez, che al momento è Isco: sta giocando molto bene, e non è detto che Rodriguez si riprenda il posto tanto facilmente.
Al posto di Benzema, che a dire il vero non sta giocando con grandissima continuità, dovrebbe giocare Jese Rodriguez, al quale si dice si sia interessata anche l’Inter: è un giocatore di 22 anni con grandi doti tecniche e buona dribbling, ma meno forte fisicamente rispetto a Benzema. Le sue qualità potrebbero tornare utili contro una squadra molto chiusa in difesa come il Levante. Prima della sosta per le nazionali, ha battuto in casa 1-0 il Villarreal, giocando però con un uomo in più per più di un’ora. Prima di quella partita, il Levante non era ancora riuscito a vincerne neanche una, e aveva mostrato limiti tecnici più evidenti e profondi rispetto agli anni recenti (non è una squadra forte ma in casa si è sempre fatta rispettare). Mancheranno i titolari Ivan Lopez e Angel Trujillo, ma potrebbero quantomeno tornare disponibili Verza e David Navarro.
La sconfitta del Levante sembra comunque scontata, ma l’assenza di Modric a centrocampo, il copertissimo 5-3-2 del Levante, e la probabile voglia del Real Madrid di conservare qualche energia in vista della trasferta di Champions contro il PSG mercoledì prossimo, potrebbero favorire una partita senza gol a valanga, con il Real “in controllo” dopo aver raggiunto un vantaggio sufficiente nel risultato.
Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Navas; Danilo, Varane, Ramos, Marcelo; Kroos, Casemiro; Isco, Bale, Ronaldo; Jesé.
LEVANTE: Portero; Morales, Simao, Feddal, Juanfran, Tono; Lerma, Jose Mari, Camarasa; Deyverson, Ghilas.
EIBAR – SIVIGLIA | sabato ore 18:15
Il Bordeaux sarà anche una squadra scarsa di Ligue 1, ma è comunque una cosa notevole che in un’amichevole contro l’Eibar, giocata la settimana scorsa durante la sosta per le nazionali, abbia subìto dall’Eibar la bellezza di cinque gol. L’hanno giocata a Mont-de-Marsan, in Francia, più o meno a metà strada tra Eibar e Bordeaux, e il 5-0 finale attesta – oltre che i limiti del Bordeaux, certo – una fase di ripresa dell’Eibar in fase d’attacco, uno dei reparti in assoluto più carenti nel girone di ritorno del campionato scorso. Lo “dicono” anche le ultime tre partite prima della sosta: due gol segnati al Levante in trasferta (2-2), uno in casa al Celta Vigo (1-1) e ben due in trasferta al Las Palmas (0-2), che di buono forse ci ha solo la difesa, tra l’altro.
Non è una gran notizia per il Siviglia “a pezzi” degli ultimi tempi, che mercoledì dovrà anche giocare a Manchester contro il City in Champions League. Le ultime cattive notizie riguardano un affaticamento muscolare per Krohn-Dehli, esperto centrocampista di 32 anni che nel Siviglia titolare non è ma torna comunque molto utile anche come sostituto. Il Siviglia prima della sosta era riuscito a battere 2-1 in casa il Barcellona senza Messi, ma è apparso comunque piuttosto lontano dalla migliore forma (contro la Juventus ha giocato forse la peggior partita degli ultimi tre anni). I numeri dicono che nelle ultime sei partite ha sempre preso almeno gol (persino due da Rayo Vallecano e Las Palmas), e dal 2013 è la più lunga serie consecutiva di partite con almeno un gol subito. Mancano ancora sia Pareja che Carrico, ma in difesa dovrebbe aver recuperato Rami (probabilmente partiranno titolari ancora Kolo e Andreolli, però).
L’Eibar è la squadra della Liga con la più bassa percentuale di possesso palla a partita (40,64 per cento) e la seconda squadra dopo il Villarreal con la più alta percentuale di realizzazione in rapporto ai tiri (22,22 per cento). Stavolta non ci sono obiettivamente le condizioni per considerarla una partita facile per il Siviglia.
Le probabili formazioni:
EIBAR: Riesgo; Capa, dos Santos, Pantic, Juncà; Escalante, Garcia, Saul Berjon, Adrian, Inui; Borja Baston.
SIVIGLIA: Rico; Coke, Kolodzieczak, Andreolli, Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi, Vitolo, Iborra, Reyes; Gameiro.
BARCELLONA – RAYO VALLECANO | sabato ore 20:30
Dopo la sosta per le partite delle nazionali, in cui l’Argentina ha mostrato – inequivocabilmente – di non avere alcuna idea di come giocare senza Messi, il Barcellona deve giocare contro un avversario imprevedibile, il Rayo Vallecano, e deve farlo non soltanto senza Messi ma anche senza Iniesta. L’ultima volta non è andata per niente bene: ha perso 2-1 contro il Siviglia, giocando un primo tempo dignitoso (e molto sfortunato) ma con pochissima iniziativa di gruppo e organizzazione tattica nel secondo tempo. I giocatori assenti nelle prime fasi della stagione sono ormai rientrati tutti, ma mancano quei tre (Messi, Iniesta e Rafinha), tutti in una zona del campo in cui le alternative di qualità non sono molte.
In difesa torna disponibile Thomas Vermaelen, che quel poco che ha giocato quest’anno ha giocato bene: Luis Enrique potrebbe decidere di schierare lui insieme a Piqué, anche per dare a Mascherano la possibilità di riposare in vista della partita di Champions di martedì in Bielorussia contro il BATE. Il Rayo Vallecano è una squadra che ha cominciato la stagione piuttosto male (soprattutto Trashorras, che è fondamentale per far girare la squadra), ma sta ora trovando più fiducia nei propri mezzi: i nuovi giocatori (Bebé, per esempio) hanno avuto il tempo e il modo di “assimilare” le idee di gioco ultra-offensive di Paco Jemez, e – soprattutto – la squadra sta cominciando a trarre evidenti benefici dalla presenza in attacco di un giocatore di esperienza come Javi Guerra.
La stanchezza di qualche giocatore titolare in nazionale, di ritorno dalle competizioni internazionali; le perplessità riguardo il modulo e le tattiche alternativi da assumere in assenza di Messi e Iniesta; la trasferta in Bielorussia per la Champions League, martedì prossimo; la “spregiudicatezza” tattica del Rayo Vallecano. Anche in questo caso ci sono tutte le condizioni per ritenere questa partita sì largamente alla portata del Barcellona (il Rayo è una squadra che perde un milione di palloni stupidi a centrocampo), ma non priva di pericoli per la difesa del Barcellona. I due da cui ci si aspetta di più nel Barcellona sono Neymar e Suarez, che peraltro erano entrambi squalificati con le nazionali e quindi sono da considerare abbastanza riposati (anche se Suarez ha avuto un lieve affaticamento muscolare durante la pausa).
Le probabili formazioni:
BARCELLONA: Bravo; Dani Alves, Piqué, Vermaelen, Alba; Busquets, Rakitic, Sergi Roberto; Munir, Neymar, Suarez.
RAYO VALLECANO: Tono; Tito, Ze Castro, Llorente, Nacho; Trashorras, Baena; Embarba (o Ebert), Jozabed, Bebé; Javi Guerra.
VALENCIA – MALAGA | sabato ore 22:00
Per il Valencia potrebbe ragionevolmente valere il discorso che qui al Veggente facciamo spesso riguardo le “big” che faticano in campionato nella partita immediatamente precedente un turno di Champions League (martedì il Valencia affronterà in casa i belgi del GENT). L’inizio di stagione del Valencia è stato piuttosto deludente sia in campionato che in Champions (sconfitto 3-2 in casa dallo Zenit San Pietroburgo alla prima), ma a fine settembre, poco prima della sosta, il Valencia è riuscito quantomeno a ottenere una convincente e preziosa vittoria in casa del Lione (1-0). Anche quella vittoria, tuttavia, ha dato l’impressione di essere costata molto sul piano fisico, non tanto nella partita di campionato precedente, vinta 1-0 contro il Granada in casa, ma in quella subito successiva: il Valencia ha perso 3-1 al San Mames contro l’Athletic Bilbao.
Del Malaga, suo prossimo avversario, tutto il buono che si può dire riguarda esclusivamente la fase difensiva: nonostante il quintultimo posto in classifica, di fatto il Malaga – solo 4 gol subiti in 7 partite – ha la seconda migliore difesa del campionato dopo quella del Real Madrid. È un dato frutto della fin qui buona stagione di Weligton e Angeleri, i due centrali titolari, ma soprattutto frutto dell’ottima stagione del portiere franco-camerunese Kameni, tra i migliori del campionato. Ne consegue che il Malaga sia per adesso la squadra primatista di “under” (meno di tre gol a partita) nonostante abbia già giocato – peraltro in trasferta – contro le due squadre più forti del campionato, Barcellona (che ha vinto “solo” 1-0 al Camp Nou) e Real Madrid (che ha pareggiato 0-0 al Bernabeu).
Il grande guaio del Malaga è che ne subisce pochissimi ma ne segna ancora meno: sempre a proposito di record, è l’unica squadra dei principali campionati europei a non aver segnato neppure un gol nelle prime sei giornate. Gli unici tre gol che ha segnato li ha segnati tutti e tre nell’ultima partita prima della sosta per le nazionali, il 3-1 in casa contro la Real Sociedad: tutti e tre i gol sono stati ottenuti solo grazie a una serie imbarazzante di errori individuali della difesa della Real Sociedad (cosa stia combinando Moyes esattamente, noi non lo abbiamo ancora capito).
Le probabili formazioni:
VALENCIA: Jaume Domenech; Cancelo, Mustafi, Vezo, Orban; Javi Fuego, Parejo, Feghouli, Gomes, Bakkali; Alcacer.
MALAGA: Kameni; Rosales, Angeleri, Wellington, Torres; Duda, Espinho, Fornals, Juan Carlos; Cop, Dias.
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Due partite di domenica: Villarreal-Celta Vigo e Real Sociedad-Atletico Madrid
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