Mondiale 2018: Paraguay-Argentina, Uruguay-Colombia ed Ecuador-Bolivia (qualificazioni CONMEBOL)

Nella notte tra martedì e mercoledì, dopo la clamorosa sconfitta per 2-0 in casa contro l’Ecuador, l’Argentina (senza Messi e senza mezza formazione titolare) affronta in trasferta il Paraguay; poco prima si giocano Ecuador-Bolivia e Uruguay-Colombia, la più bella partita di questa seconda giornata di qualificazioni sudamericane al Mondiale 2018 in Russia.

ECUADOR – BOLIVIA | martedì ore 23:00

Il risultato più clamoroso e inatteso della prima giornata di qualificazione CONMEBOL al Mondiale del 2018 in Russia è stato, senza dubbio, la storica vittoria per 2-0 dell’Ecuador in Argentina (la vittoria dell’Ecuador era data mediamente a quota 7.50). La sintesi migliore di questa partita – «l’Ecuador silencia “El Monumental”» – l’ha data in diretta Patricio Javier Díaz, radiocronista ecuadoriano di Radio La Red, la cui radiocronaca della partita è circolata moltissimo online, condivisa e apprezzata per la travolgente commozione delle sue reazioni ai due gol dell’Ecuador. Anche a noi è piaciuta moltissimo, e suggeriamo a tutti di ascoltarla.

La prestazione dell’Argentina è stata deludente, preoccupante e “umiliante”, hanno detto i telecronisti argentini, ma l’impegno dell’Ecuador e la sua capacità di sfruttare le occasioni sono state ragguardevoli: quando sembrava dover finire 0-0, l’Ecuador ha sfruttato la disattenzione collettiva della difesa argentina su un calcio d’angolo per segnare il primo gol, e subito dopo – alla ripresa della partita – Antonio Valencia, il miglior giocatore dell’Ecuador, ha ricevuto palla a centrocampo e invece di tenerla ha corso verso il fondo e l’ha messa al centro verso Caicedo, che manco lui sa come ha fatto a buttarla dentro correndo a quella velocità. È stata un’azione di contropiede meravigliosa, e tutta la partita di Valencia è stata strepitosa e ha generato una serie di meme molto appropriati.

La seconda partita di qualificazione al Mondiale in Russia l’Ecuador dovrà giocarla in casa contro la Bolivia, molto deludente alla prima contro l’Uruguay. Mostrando evidenti limiti difensivi e grande nervosismo e infruttuosità in attacco, la Bolivia ha perso la partita contro un Uruguay che si è limitato a fare le cose per bene, limitando gli errori e attaccando a ogni occasione in cui era possibile farlo: anzi, se non fosse stato per la buona partita del portiere Daniel Vaca, la Bolivia ne avrebbe subiti anche un paio in più. Secondo i media boliviani, l’allenatore Baldivieso cambierà molti giocatori rispetto a quella partita: di sicuro non ci sarà Jair Torrico, espulso venerdì scorso per un fallaccio su Gimenez quando la Bolivia era già in svantaggio 2-0: al suo posto cisarà Leonel Morales. A centrocampo ci sarà ancora Jhasmani Campos, il migliore dei boliviani nella partita contro l’Uruguay, e potrebbe esserci spazio anche per il giovane Sebastian Gamarra del Milan.

In 12 precedenti di questa partita nelle fasi di qualificazione ai Mondiali l’Ecuador ha vinto 8 volte; nelle partite di qualificazione, in casa, l’Ecuador alla Bolivia ha sempre segnato almeno un gol, e in genere non perde in casa nelle fasi di qualificazione dal 2009. La chiave tattica della partita è legata alla capacità della Bolivia di resistere agli attacchi sulle fasce da parte dell’Ecuador, che ha negli esterni il suo maggior punto di forza. L’unico dubbio di formazione per l’allenatore dell’Ecuador Gustavo Quinteros è rappresentato da Quinonez, che nella partita contro l’Argentina si è infortunato al ginocchio in seguito a uno scontro con Pastore: non è escluso che possa giocare lo stesso, grazie ai trattamenti dello staff medico. Dovesse non farcela giocherà al suo posto uno tra Alex Bolanos o più verosimilmente Segundo Castillo, che lo ha già sostituito a partita in corso venerdì scorso.

Fatto rilevante: l’arbitro della partita sarà il brasiliano Sandro Ricci, non un fenomeno, oltretutto molto criticato l’estate scorsa in Coppa America per aver espulso Cavani senza motivo nella partita dei quarti di finale tra Uruguay e Cile (si lasciò ingannare da una sceneggiata di Jara, che poco prima di crollare a terra per una “carezza” di Cavani aveva provocato lo stesso Cavani tentando di infilargli un dito nel sedere).

Inoltre Ricci è uno abbastanza “pesante”, con i cartellini, e anche parecchio distratto: in una partita tra Brasiliense e Formosa del 2011 ammonì due volte un calciatore, dimenticando però di espellerlo dal campo.

Le probabili formazioni:
ECUADOR: Domínguez; Paredes, Achilier, Erazo, Ayoví; Castillo, Noboa, Valencia, Montero; M. Bolanos, Caicedo.
BOLIVIA: Vaca; Zampiery, Marteli, Cuéllar, Morales; Melean, Arrascaita, Galindo, Campos, Cardozo; G. Álvarez.

PROBABILE RISULTATO: 1-0
1X + UNDER 3,5 (1.40, Eurobet)
UNDER (1.90, SNAI, Gazzabet e William Hill)
ESPULSIONE SÌ (al momento la scommessa sulle espulsioni non è quotata)




URUGUAY – COLOMBIA | mercoledì ore 01:00

È la partita più bella di questa seconda giornata di qualificazione al Mondiale: vede di fronte due squadre che vengono entrambe da due convincenti vittorie per 2-0 contro le rispettive avversarie della prima giornata. L’Uruguay, come detto, ha faticato molto meno del previsto per battere in trasferta la Bolivia, approfittando delle profonde lacune difensive dell’avversario e, soprattutto, della propria forza fisica sui calci piazzati (gol di Godin di testa, ancora una volta), da tempo una delle principali “armi” della nazionale uruguaiana.

Anche la Colombia ha giocato piuttosto bene, dimostrando di saper costruire gioco anche senza l’infortunato James Rodriguez (bene Cuadrado, così così Guarin). Il meglio la Colombia lo ha fatto soprattutto in attacco, mentre in difesa ha concesso qualcosa in più, senza che il Perù riuscisse ad approfittarne, per mancanza di “cinismo” e di precisione sotto porta. Edwin Cardona, autore del secondo gol, ha dimostrato come la Colombia sia ampiamente in grado di segnare in fase di contrattacco a squadre non molto equilibrate dal punto di vista tattico (l’Uruguay, a differenza del Perù, lo è).

Come partita d’esordio era più difficile quella dell’Uruguay, obiettivamente, anche per via degli assenti notevoli: Suarez e Cavani, ai quali si aggiunge ora il centrocampista Cristian Rodriguez, che si è infortunato proprio durante la partita contro la Colombia. Arevalo Ríos, ex Palermo, già assente contro la Bolivia, non è stato convocato neppure per martedì perché, per favorire i tempi di recupero da un suo precedente infortunio, le sue cure hanno incluso un trattamento con un tipo di corticosteroidi che secondo la federazione calcistica uruguaiana potrebbe farlo risultare positivo ai test antidoping. Malgrado tutte queste considerazioni, fare risultato positivo al “Centenario de Montevideo” per la Colombia sarà complicato, così come lo è stato storicamente (la Colombia non vince in Uruguay dal 1973, e nelle qualificazioni ai Mondiali l’Uruguay non perde in casa da dieci partite).

Nell’Uruguay Tabarez potrebbe lasciar riposare Abel Hernandez per dar posto a Diego Rolan in coppia con Stuani in attacco. Dall’altra parte c’è più di qualche ragione di credere che, per guadagnare centimetri in altezza e maggiore robustezza fisica, la Colombia si schieri in attacco con Jackson Martinez al posto di Bacca, comunque non esaltante contro il Perù.

Le probabili formazioni:
URUGUAY: Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, Pereira; Sanchez, Corujo, Gonzalez, Rodriguez; Hernandez, Stuani.
COLOMBIA: Ospina; Fabra, Murillo, Zapata, Arias; Cardona, Guarin, Sanchez, Cuadrado; Teo Gutierrez, Martinez.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
1X + UNDER 3,5 (1.65, Eurobet)

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PARAGUAY – ARGENTINA | mercoledì ore 02:00

Tata Martino è stato duramente criticato per la partitaccia giocata dall’Argentina alla prima giornata contro l’Ecuador, la cui vittoria è sembrata a tutti gli osservatori un risultato ampiamente meritato: l’Argentina non ha combinato assolutamente niente, dimostrando di “soffrire” per l’assenza di Messi sulla trequarti molto più di quanto abbia finora sofferto il Barcellona. È sembrato come se nell’Argentina – senza Aguero dal 23° del primo tempo, per una lesione al bicipite femorale della gamba sinistra – Pastore, Di Maria e Tevez non si fossero mai conosciuti prima. Considerando anche gli standard medio-alti a cui la nazionale finalista della scorsa Coppa del Mondo aveva abituato gli osservatori, è stata con ogni probabilità la peggiore partita della gestione Martino. E questo rende ancora più complicata e potenzialmente “nervosa” la partita in trasferta di questa seconda giornata, contro il Paraguay, visto che l’Argentina non potrà affrontarla con la sicurezza di avere già tre punti da parte: quelli che, Messi o non Messi, avrebbe dovuto ottenere in una prima partita molto facile sulla carta.

Come se non bastassero gli assenti già noti – Messi, Banega, Gago, Enzo Perez, Rojo – l’Argentina dovrà fare a meno anche di altri tre giocatori importanti, uno per reparto: Garay, Biglia e Aguero, appunto. Con tutti gli assenti dell’Argentina ci puoi fare un’altra squadra, probabilmente più forte di quella che scenderà in campo martedì sera. Al contrario dell’Argentina, il Paraguay scenderà in campo con la consapevolezza i avere già tre punti dopo la vittoria in trasferta contro il Venezuela.

La partita tra Paraguay e Venezuela, finita 1-0 per il Paraguay, è stata piuttosto noiosa e condizionata dalla pioggia scesa prima della partita e dalle condizioni non buone del campo di gioco. Alla fine il Paraguay l’ha spuntata grazie a un gol di Derlis Gonzalez, promettente prima punta della Dinamo Kiev, su un tragicomico retropassaggio di Vizcarrondo verso il portiere. Ma – errore del Venezuela a parte – il Paraguay ha giocato bene, concesso pochissimo agli avversari, e soprattutto ha avuto l’esperienza e il merito di “leggere” bene le condizioni del campo e tenere molto alta e compatta la squadra, considerando che il pallone scivolava sull’erba con una certa lentezza e difficoltà.

Probabilmente, considerando il periodaccio che sta attraversando la difesa dell’Argentina (Otamendi e Garay irriconoscibili), piuttosto che chiedere alla squadra di chiudersi in difesa l’allenatore del Paraguay Ramon Diaz cercherà di schierare una formazione iniziale più “offensiva” per cercare di approfittare di eventuali nuovi errori degli avversari, e soprattutto per cercare di impedire il più possibile di fare arrivare il pallone dalle parti degli attaccanti e trequartisti argentini, gente che il gol può comunque inventarselo in qualsiasi momento. Per questa ragione sulla trequarti il Paraguay potrebbe dare spazio al giovane Oscar Romero del Racing Club, alle spalle di Bobadilla e Lucas Barrios, con Victor Caceres a dare equilibrio a centrocampo (a quel punto cederebbe il posto Edgar Benitez).

È una partita dal pronostico complicato: francamente, nella prima partita senza Messi l’Argentina non ha fornito ragioni a sostegno della propria supposta superiorità tecnica rispetto agli avversari. Le numerose assenze oltre a quella di Messi rendono ancora più complicata per Martino la ricerca di soluzioni tattiche alternative. Ed è per questa ragione che, ora come ora, è meglio lasciar stare i segni 1X2 in qualsiasi partita dell’Argentina. Qualche indicazione più utile semmai è possibile trarla dall’atteggiamento tattico preannunciato da Ramon Diaz, riguardo l’intenzione di voler fare giocare la sua squadra all’attacco: ecco, questo potrebbe paradossalmente aumentare le possibilità per l’Argentina di trovare spazi a centrocampo e in fase di contrattacco con Lavezzi, Correa e Di Maria.

Le probabili formazioni:
PARAGUAY: Silva, Valdez, Da Silva, Samudio, Aguilar; D. Gonzalez, V. Caceres, Ortigoza, Romero; Bobadilla, Barrios.
ARGENTINA: Romero; Zabaleta, Otamendi, Funes, Mas; Kranevitter, Mascherano; Di Maria, Lavezzi (o Pastore), Correa; Tevez (o Dybala).

PROBABILE RISULTATO: 2-2
GOL (1.95, William Hill)

 

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