Mondiale 2018: Brasile-Venezuela e Perù-Cile (qualificazioni CONMEBOL)

Nelle prime ore di mercoledì 14 si giocano altre due partite di qualificazione sudamericane al Mondiale in Russia: il Brasile è praticamente obbligato a ottenere i primi tre punti (in casa, contro il Venezuela) mentre il Cile farà bene a non sottovalutare le difficoltà della trasferta in Perù.

Il Brasile ha perso 2-0 in trasferta contro il Cile la prima partita delle qualificazioni al Mondiale del 2018 in Russia: è un risultato che “fotografa” bene l’attuale situazione e le gerarchie del super-girone, e cioè che il Cile è attualmente la squadra migliore del mazzo, e che il Brasile la qualificazione dovrà sudarsela eccome (in una recente intervista l’ha definita molto “complicata”, per esempio, l’ex calciatore Ronaldo, e Dunga non l’ha presa proprio benissimo). Ad ogni modo, nonostante l’ennesima brutta figura, la nazionale allenata da Dunga è stata accolta sabato scorso con grande entusiasmo a Fortaleza, dove affronterà il Venezuela, altra perdente della prima giornata: data la qualità dell’avversario, per il Brasile è una di quelle partite da non sbagliare. Se non altro, avrà ancora dalla sua parte l’allegria del pubblico. Apprendiamo peraltro che i giocatori del Brasile alloggiano in un albergo di Fortaleza in cui sono ospiti da alcuni giorni gli A-Ha, noto gruppo pop norvegese che si è esibito domenica scorsa a Fortaleza.

In difesa sarà assente David Luiz a causa di un infortunio al ginocchio sinistro, che si è procurato per difendere il pallone durante il primo tempo della partita persa 2-0 contro il Cile: al suo posto, già entrato a partita in corso venerdì scorso, ci sarà quasi certamente Marquinhos, compagno di squadra dello stesso David Luiz anche nel PSG, che farà coppia centrale con Miranda. (Il motivo per cui da tempo Thiago Silva, per un motivo o per un altro, non rientri nei piani dell’allenatore Dunga, sinceramente, ci è sconosciuto). Diversi media riferiscono anche di un possibile cambio sulla fascia sinistra: fuori Marcelo, dentro Filipe Luis. Altro cambio possibile: Lucas Lima del Santos al posto di Oscar a centrocampo.

Nel Venezuela non ci sono giocatori titolari assenti, a parte qualche dubbio riguardo Jeffren Suarez, ex Barcellona, alle prese con un lieve affaticamento muscolare: al suo posto, se non dovesse farcela, giocherebbe Ronald Vargas. La partita persa 1-0 contro il Paraguay è stata condizionata dal terreno di gioco in pessime condizioni ed è stata decisa da un brutto errore di Vizcarrondo, il centrale titolare (particolarmente disprezzato nel videogioco FIFA). In 14 partite di qualificazione ai Mondiali tra Brasile e Venezuela il Brasile ha vinto 13 volte, e una volta hanno pareggiato.

A dispetto del risultato, contro il Cile il Brasile non ha giocato una pessima partita (il risultato è rimasto in parità fino al 72°): ha sostanzialmente perso contro un avversario, ora come ora, più forte e più veloce a centrocampo, e peraltro sul risultato di 1-0 ha fallito un’occasione per pareggiare, prima di subire un secondo gol all’88°. L’impressione è che con un po’ di fortuna in più e con il supporto del pubblico del “Castelao” di Fortaleza il Brasile sia, nonostante tutto e nonostante l’assenza di Neymar, ancora in grado di battere un avversario come il Venezuela.

Le probabili formazioni:
BRASILE: Jefferson; Alves, Miranda, Marquinhos, Filipe Luis (o Marcelo); Elias, Luiz Gustavo, Lucas Lima; Douglas Costa, Willian (o Lucas Moura), Hulk.
VENEZUELA: Baroja; Rosales, Vizcarrondo, Cichero; Lucena, Rincon, Seijas, J. Suarez (o R. Vargas), Gonzalez; Falcon, Salomon Rondon.

Nella seconda giornata di qualificazione al Mondiale del 2018, il Cile – primo in classifica e, ora come ora, più probabile vincitore del girone – dovrà giocare allo stadio “Nacional” del Perù, a Lima, una partita meno facile di quanto si possa credere. La partita più recente tra queste due squadre è stata la semifinale vinta 2-1 dal Cile nella passata edizione della Coppa America, l’estate scorsa: non fu affatto una partita “dominata” dal Cile, come alcuni si aspettavano, e un’espulsione nel Perù per doppia ammonizione (molto contestata, al 20° del primo tempo) condizionò l’andamento di tutta la partita (tra le altre cose, Farfan prese un palo con un gran colpo di testa).

Mentre il Cile ha sostanzialmente confermato contro il Brasile le cose buone mostrate in tempi recenti, il Perù (perdente 2-0 contro la Colombia alla prima giornata) è sembrato un po’ meno in forma rispetto alle gran belle prestazioni mostrate in Coppa America. Christian Cueva è stato ancora una volta tra i migliori, ma una certa imprecisione generale del Perù sotto porta ha impedito che la partita fosse mai realmente combattuta dopo il primo gol della Colombia.

Il Perù ha un buon portiere – il 25enne Pedro Gallese, da molti ritenuto uno dei migliori giocatori della scorsa Coppa America – ma è altamente improbabile che l’incerta organizzazione tattica difensiva della squadra possa impedire a giocatori come Sanchez, Edu Vargas e Vidal di segnare almeno un gol. Allo stesso tempo, ci sono ragioni per credere che il Perù possa quantomeno “sbloccarsi” in attacco approfittando delle buone condizioni di alcuni giocatori nuovamente disponibili. Jefferson Farfan è guarito da un recente risentimento muscolare e stavolta sarà quasi certamente titolare in attacco con Guerrero. Advincula e Zambrano, che dopo la sconfitta contro la Colombia erano usciti dal campo piuttosto acciaccati, sono pienamente recuperati.

Nel Cile Sampaoli potrebbe lasciare a riposo Valdivia, sostituendolo con Matias Fernandez, e sulla sinistra Beausejour potrebbe lasciare il posto a Eugenio Mena del Cruzeiro.

Le probabili formazioni:
PERÚ: Gallese; Advíncula, Zambrano, Ascues, Cespedes; Ballòn, Lobatòn, Cueva, Carrillo; Farfàn, Guerrero.
CILE: Bravo; Jara, Medel, Silva; Isla, Mena, Diaz, Vidal, Fernandez; Varga, Sanchez.

Le altre partite della seconda giornata di qualificazioni sudamericane al Mondiale 2018: Paraguay-Argentina, Uruguay-Colombia ed Ecuador-Bolivia