La più bella partita di sabato, in Spagna, la giocano al “Sánchez-Pizjuán” Barcellona e Siviglia, due grandi squadre in un momento complicato: il Barcellona è senza Messi e Iniesta, rispettivamente per due mesi e un mese, e il Siviglia sta affrontando la più grave crisi di gioco e di risultati degli ultimi tre anni.
Nel giro di due settimane, nonostante i buoni risultati malgrado tutto, si sono infortunati nel Barcellona due giocatori importanti, Iniesta e Rafinha, e uno fondamentale, Messi. Rafinha si è rotto il legamento crociato durante la partita di Champions contro la Roma, e chissà quando rientrerà; Messi ha subìto uno stiramento del legamento collaterale del ginocchio, in un contrasto durante la partita contro il Las Palmas, e non rientrerà prima della terza settimana di novembre; e martedì scorso, durante la partita vinta 2-1 contro il Bayer Leverkusen, Iniesta si è lesionato da solo il bicipite femorale e rientrerà per la fine di ottobre. Tutti e tre i giocatori occupano di ruolo una parte del campo in cui le riserve di qualità nel Barcellona, a essere sinceri, non sono poi così tante finché Arda Turan e Aleix Vidal non saranno tesserati (gennaio 2016).
Per queste ragioni le prossime settimane rappresenteranno per Luis Enrique un momento di decisioni piuttosto complicate sul piano tattico, in cui gli altri – Rakitic e Suarez, innanzitutto – dovranno dare molto di più alla squadra, e cercare di far giocare il Barcellona un po’ diversamente dal solito. Sia Rakitic che Suarez conoscono bene – per averli praticati nelle squadre da cui provenivano l’anno scorso – modelli di gioco differenti da quelli preferiti da calciatori come Messi, Iniesta e Neymar: a loro due sarà probabilmente richiesto di assumersi maggiori responsabilità e accompagnare la squadra fuori da questo brutto periodo. Martedì è già successo: dopo un diverbio (evitabile) con il portiere Ter Stegen in occasione del gol segnato su calcio d’angolo dal Bayer Leverkusen, Suarez ha giocato con grande agonismo per tutta la partita, mostrando in modo piuttosto evidente di voler essere lui il punto di riferimento per la squadra, ora che Messi e Iniesta non ci sono. A meno di dieci minuti dalla fine Suarez ha anche segnato un gran gol, che ha permesso al Barcellona di vincere 2-1 una partita molto complicata.
Premesso che la responsabilità del gol subìto non era completamente di Ter Stegen (sul primo palo c’erano ben due giocatori del Barcellona, Suarez e Mathieu, e almeno uno dei due quella palla doveva prenderla), Ter Stegen finirà probabilmente in panchina per far posto a Claudio Bravo, ormai recuperato dopo l’infortunio, ed è davvero l’unica buona notizia per il Barcellona dal punto di vista medico. Finirà probabilmente in panchina pure Mathieu, per ridare il posto da terzino sinistro a Jordi Alba, ed è molto meglio così, per adesso. Sergi Roberto e Munir saranno probabilmente confermati a centrocampo dato che martedì scorso, appena entrati in campo, la partita è totalmente cambiata e il Barcellona ha cominciato finalmente a sviluppare azioni anche in verticale. Rakitic, che ha cominciato la stagione al di sotto delle sue possibilità, deve dare molto di più.
Il Siviglia, diciamola tutta, contro la Juventus ha fatto schifo. Grave che abbiano giocato una partitaccia, senza un minimo di buone idee né di buona volontà, anche quei giocatori come N’Zonzi e Reyes che finora, in questo complicato momento del Siviglia, avevano quantomeno assicurato a Emery un minimo di prestazioni decenti, un sei d’ufficio. Data la totale assenza di iniziativa sulla trequarti, per il Siviglia le cose potrebbero quantomeno migliorare se Vitolo ce la fa a recuperare dal suo infortunio in tempo per il Barcellona. Altrimenti tocca rimettere Reyes, N’Zonzi e Konoplyanka, deludente anche lui (per non parlare di Iborra, entrato al 65° al posto di N’Zonzi: forse meglio Krohn-Dehli).
Per valutare possibili scommesse, è bene segnalare che al momento l’unico aspetto tecnico che accomuna Siviglia e Barcellona è una certa tendenza recente alle disattenzioni difensive. Il Siviglia prende gol praticamente da chiunque: ha subìto due gol a partita nelle ultime quattro partite, inclusa quella vinta 3-2 la settimana scorsa in casa contro il Rayo Vallecano (che a momenti, se non era per l’espulsione di Amaya, capace che la vinceva proprio, la partita). Quanto al Barcellona non è detto che il problema delle disattenzioni si risolva semplicemente levando Ter Stegen e Mathieu: Piqué sta ancora cercando di raggiungere la sua forma migliore, dopo la squalifica di quattro turni, e nell’uno contro uno ha ultimamente combinato grossi errori (disastroso contro il Celta Vigo). Anche Dani Alves non è ancora al meglio (e questo si ripercuote pure sulla fase offensiva).
La partita più recente tra Siviglia e Barcellona, per capirci, è finita 5-4 ai tempi supplementari: era la finale di Supercoppa europea dell’estate scorsa, che entrambe le squadre – ma il Siviglia in particolare – giocarono molto bene in attacco, ma con difese da rivedere completamente.
Le probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico; Coke, Kolo, Andreolli, Tremoulinas; N’Zonzi, Krychowiak; Reyes, Iborra, Konoplyanka; Gameiro (o Llorente, se recupera).
BARCELLONA: Bravo; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Rakitic, Busquets, Sergi Roberto; Neymar, Munir, Suarez.
Questo contenuto è stato modificato 3 Ottobre 2015 17:54
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