Chiudiamo lo “speciale” sulla Liga spagnola con le analisi, le probabili formazioni e i pronostici sulle ultime due partite di domenica, che riguardano Levante, Celta Vigo, Betis e Villarreal.
Il Celta Vigo viene da una stagione più che soddisfacente: ha chiuso in ottava posizione, mostrando i frutti di un lavoro di squadra che proviene da lontano e che include anche il buon lavoro di Luis Enrique nel suo anno da allenatore, nella stagione 2013-2014. L’anno scorso il Celta è in alcuni casi riuscito a ottenere belle e imprevedibili vittorie contro squadre nettamente più forti: si è tolto lo sfizio di battere 1-0 il Barcellona e 2-0 l’Atletico Madrid.
Quest’anno però l’allenatore Eduardo Berizzo potrebbe non riuscire a migliorare facilmente questa tendenza, considerando che il Celta Vigo ha forse perso qualcosa in termini di qualità, nel calciomercato estivo. Il 19enne attaccante spagnolo Santi Mina, probabilmente il miglior prodotto delle giovanili del Celta degli ultimi anni, è stato venduto al Valencia, e anche Larrivey – 11 gol in 26 partite l’anno scorso – ha lasciato la squadra per andare a giocare ad Abu Dhabi. È andata via anche l’esperienza preziosa del 32enne danese Krohn-Dehli, passato al Siviglia.
In compenso tuttavia in attacco sono arrivati Iago Aspas, di ritorno dal Liverpool dopo la stagione in prestito al Siviglia, e l’italo-svedese John Guidetti, cercato dall’Inter come vice-Icardi e già protagonista della Svezia Under 21 all’Europeo. In difesa il Celta ha anche preso dall’Evian il forte terzino danese Daniel Wass, molto bravo a tirare i calci di punizione (8 gol e 4 assist l’anno scorso in Ligue 1). Ma l'”acquisto” migliore del Celta Vigo potrebbe essere la conferma del nazionale spagnolo Nolito, ammesso che rimanga fino alla chiusura del calciomercato (lo cerca il Barcellona, pare). Nolito è un’ala sinistra con notevoli velocità e capacità di dribbling, che nella passata stagione ha segnato 13 gol e fatto 13 assist: limitatamente a questi due dati, si tratta del miglior risultato personale ottenuto l’anno scorso da giocatori della Liga che non fossero del Barcellona o del Real.
Tra tutte le partite che potevano capitare al Celta Vigo in questo primo turno della stagione 2015-2016, diciamo che la trasferta al Ciudad de Valencia contro il Levante non è proprio la più facile.
Nelle ultime cinque stagioni consecutive giocate in Prima Divisione, il Levante – una delle meno attrezzate squadre del campionato – ha applicato con apprezzabile costanza una filosofia di gioco che diverse squadre tecnicamente più forti cercano di praticare, ma senza successo: ottenere il miglior risultato possibile con il minimo sforzo, e cioè concretizzare ogni azioni d’attacco, specialmente in quelle partite con pochissime occasioni da gol. L’anno scorso, a dire il vero, questa tendenza si è molto ridotta, avendo il Levante trascorso la maggior parte della stagione in zona retrocessione. Poi, però, nelle ultime partite – quando a moltissime delle squadre di medio-bassa classifica è venuto il braccino corto – il Levante ha mostrato grande esperienza a questi livelli e si è tirato fuori dalla zona critica ottenendo la salvezza a due giornate dalla fine (ha chiuso in 14esima posizione a +2 sulla zona retrocessione).
Nel calciomercato estivo qualche rinforzo è arrivato, specialmente in attacco: David Barral è stato ceduto all’Al-Dhafra, negli Emirati Arabi Uniti, e Uche è rimasto svincolato; al loro posto sono stati presi Deyverson Acosta – un brasiliano di 24 anni che l’anno scorso ha giocato in Portogallo, nel Belenenses, e poi in Germania, nel Colonia – e il francoalgerino Nabil Ghilas, in prestito. Ghilas l’anno scorso ha segnato 7 gol giocando per il Cordoba, in prestito dal Porto, squadra che ne possiede tuttora il cartellino. Anche la difesa è stata rinforzata, grazie agli acquisti di Angel Trujillo dell’Almeria – da cui sono stati presi anche il portiere Ruben Martinez e il centrocampista Verza – e del marocchino Feddal, svincolato in seguito al fallimento del Parma. L’indebolimento del Levante, obiettivamente, si è invece verificato a centrocampo, che quest’anno sarà privo di Sissoko (ex Juventus, Liverpool e Paris Saint-Germain), acquistato dallo Shanghai Shenhua, in Cina.
Benché il Celta Vigo abbia ottenuto buoni risultati nelle amichevoli prestagionali (4 vittorie), le premesse tattiche di questo incontro con il Levante lasciano supporre che potrebbe trattarsi di una partita con pochi gol, in cui le squadre cercheranno di perfezionare meccanismi di gioco e migliorare l’intesa tra i giocatori.
Le probabili formazioni:
LEVANTE: Rubén; Iván López, Trujillo, Simao, Juanfran (o Feddal), Toño; Verza, Camarasa, Jefferson; Ghilas, Deyverson.
CELTA VIGO: Ruben Blanco; Hugo Mallo, Cabral, Fontás, Jonny, Wass; Augusto, Hernández; Orellana, Nolito, Iago Aspas.
La scorsa stagione del Villarreal è stata fortemente condizionata da una serie di circostanze negative tra cui numerosi infortuni a giocatori in ruoli fondamentali: uno su tutti, il grave infortunio al leader della difesa Mateo Musacchio, ad oggi ancora assente in seguito alla frattura al perone della gamba sinistra durante una partita di campionato contro il Getafe, ad aprile. A conti fatti, il sesto posto (alle spalle di Siviglia e Valencia) e la qualificazione all’Europa League ottenuti a fine stagione sono un ottimo risultato, forse né più né meno di quanto il Villarreal avrebbe comunque potuto chiedere ai suoi giocatori in circostanze diverse, meno sfortunate. Quest’anno probabilmente sarà più complicato, perché il Villarreal si è un po’ indebolito.
Luciano Vietto, il miglior marcatore e miglior giocatore della rosa, è stato acquistato dall’Atletico per 20 milioni di euro. Denis Cheryshev è tornato al Real Madrid, dopo le due stagioni in prestito al Siviglia e al Villarreal. Sono andati via anche Ikechukwu Uche, Gerard Moreno e Giovani dos Santos, passato ai LA Galaxy dopo due stagioni passate dal Villarreal ad attendere un'”esplosione” del suo talento che non si è mai realmente compiuta. L’impossibile compito di non far sentire la mancanza di Vietto potrebbe essere affidato al 22enne brasiliano Léo Baptistão, una seconda punta – di proprietà dell’Atletico – che nelle due stagioni in prestito non ha sostanzialmente mostrato, né con il Betis né con il Rayo Vallecano, il talento che in tanti gli attribuiscono. Insieme a lui sono arrivati altri giovani attaccanti che devono ancora dimostrare gran parte del loro valore: il nazionale spagnolo Under-21 Samu Castillejo e Samuel Garcia, provenienti dal Malaga e acquistati per un totale di 16 milioni di euro.
Non è comunque detto che l’operazione “giovani da verificare” vada a buon fine. E allora l’acquisto più rilevante del Villarreal resterà quello di Roberto Soldado, 30 anni, ex giovanili del Real Madrid, ed ex Getafe e Valencia, di ritorno da un’esperienza sostanzialmente negativa al Tottenham: sarà lui a fornire l’esperienza che manca nel reparto d’attacco. Ma è stato pagato altri 16 milioni di euro pure lui, che comunque non è poco, per niente. La sensazione è che, comunque vada, Marcelino García Toral avrà moltissimo da lavorare per inventarsi una bella squadra anche quest’anno: i giocatori per il tipo di gioco verticale apprezzato dall’allenatore potenzialmente ci sono, ma occorrerà a tutti un periodo di adattamento. Le prime partite in calendario non sono troppo impegnative, e questo potrebbe essere un vantaggio: la prima è contro il neopromosso Betis.
A partire da questa stagione il giocatore più noto nel Betis Siviglia – nuovamente allenato da Pepe Mel, reduce da una breve parentesi al West Bromwich – sarà il trequartista nazionale olandese Rafael van der Vaart (ex Ajax, Real Madrid e Tottenham): viene da tre stagioni con l’Amburgo, e ha deciso di firmare un contratto triennale con il Betis per giocare in Spagna l’ultima parte della sua carriera da professionista (ha 32 anni). Al momento è infortunato ma dovrebbe tornare rapidamente ad allenarsi in prima squadra. L’altro calciatore arrivato a parametro zero e piuttosto noto, soprattutto al pubblico italiano, è l’esterno sinistro Juan Manuel Vargas, ormai da tempo non più titolare nella Fiorentina.
Grazie all’esperienza di Van der Vaart, e alle buone qualità di Ruben Castro e Jorge Molina (51 gol in due nella passata stagione in Seconda Divisione), il Betis potrebbe rivelarsi una buona squadra in attacco. La difesa – nonostante l’acquisto del buon 24enne argentino, German Pezzella, proveniente dal River Plate – potrebbe invece rivelarsi un po’ meno affidabile ed esperta, e proprio per sopperire a questa lacuna è stato preso Heiko Westermann, anche lui in scadenza con l’Amburgo. Probabilmente ci sarà moltissimo da lavorare anche in questo caso, ma il Real Betis è chiaramente la migliore squadra tra le nepromosse, oltre che l’unica delle tre a dovere e potere puntare a qualcosa di più della salvezza. Peggio della disastrosa stagione 2013-2014 in Prima Divisione – ultimo posto e quattro cambi di allenatore in meno di un anno – sarà difficile fare.
Le probabili formazioni:
BETIS: Adán; Piccini, Pezzella, Westermann (o Bruno Cabrera), Vargas; Xavi Torres, N´Diaye; Ceballos, Portillo; Molina, Rubén Castro.
VILLARREAL: Areola (o Barbosa); Mario, Bailly, Víctor Ruíz, Jokic (o Costa); Trigueros, Bruno, Nahuel, Castillejo; Soldado, Leo Baptistao.
Questo contenuto è stato modificato 22 Agosto 2015 19:19
Serie B, la capolista Pisa è impegnata nel derby toscano con la Carrarese mentre il…
Messaggio strappalacrime per Sinner, il campione azzurro colpisce di nuovo nel segno. Ecco le parole…
Milan-Juventus è una partita valida per la tredicesima giornata di Serie A e si gioca…
Parma-Atalanta è una partita della tredicesima giornata di Serie A e si gioca sabato alle…
Verona-Inter è una partita della tredicesima giornata di Serie A e si gioca sabato alle…
Premier League, l'Arsenal cercherà di mettere fine ad un digiuno di vittorie che in campionato…