Stasera Barcellona e Siviglia si giocano la Supercoppa d’Europa alle 20:45 (diretta tv su Canale 5): la vincitrice della Champions League contro la vincitrice dell’Europa League. Ecco le probabili formazioni, l’analisi e i pronostici: il Siviglia è una squadra notoriamente tosta da battere, ma intanto al trofeo Gamper il Barcellona ha fatto davvero paura.
Le probabili formazioni, intanto:
BARCELLONA: ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Mathieu; Busquets, Iniesta, Rakitic; Pedro, Messi, Suarez.
SIVIGLIA: Rico; Coke, Rami, Krychowiak; Trémoulinas; Banega, Reyes, Iborra, Konopljanka; Immobile, Gameiro.
Martedì sera il Barcellona proverà a mettere da parte un altro trofeo per ottenere per la seconda volta nella sua storia – e nella storia di qualsiasi club di calcio – il cosiddetto sextete, ossia la vittoria di sei competizioni in un solo anno solare. È successo una sola volta finora, appunto: al Barcellona nel 2009, quando la squadra allora allenata da Guardiola vinse campionato, coppa nazionale, Champions League, Supercoppa di Spagna, Supercoppa europea e Mondiale per club. Il Barcellona allenato da Luis Enrique è a metà dell’opera: per ottenere il sextete, dopo questa partita contro il Siviglia, dovrà vincere la partita contro l’Athletic Bilbao (Supercoppa di Spagna, venerdì 14 agosto) e il Mondiale per club a dicembre in Giappone.
La decisione riguardo il luogo in cui giocare la Supercoppa europea l’anno scorso (in Galles, a Cardiff, vinta dal Real Madrid proprio contro il Siviglia) e quest’anno (in Georgia, a Tbilisi) era già stata concordata tre anni fa dal comitato esecutivo dell’UEFA. Siviglia e Barcellona ci arrivano in due modi simili ma su piani differenti: il Siviglia con l’obiettivo di confermare i recenti successi nell’ambito europeo “minore”, l’Europa League; il Barcellona con la consapevolezza di essere attualmente, con ogni probabilità, la migliore squadra di calcio al mondo.
Quanto è cambiato il Siviglia
Rispetto alla stagione scorsa, il Siviglia ha ceduto più di dieci giocatori e diversi titolari, tra cui: un attaccante discontinuo ma di indiscusso valore tecnico (Bacca, al Milan); un mediano di grande forza fisica e buona visione di gioco (M’Bia, al Trabzonspor): un esterno destro veloce ed eccellente negli inserimenti (Aleix Vidal, proprio al Barcellona). Tra le cose buone c’è da segnalare l’acquisizione in prestito di Immobile, che con Emery allenatore potrebbe giocare bene e divertirsi, e soprattutto il fatto di aver tenuto Krychowiak, un validissimo mediano di copertura, e Gameiro, forse uno dei migliori attaccanti “a buon mercato” d’Europa (che ora senza Bacca avrà probabilmente più spazio da titolare).
È arrivato un venticinquenne trequartista sinistro ucraino velocissimo, Konopljanka dal Dnipro, da tenere d’occhio (lo voleva anche l’Atletico, che peraltro gli offriva uno stipendio maggiore), e un altro di grande esperienza come Krohn-Dehli, dal Celta Vigo, e tornerà utile anche lui. Dal Milan è arrivato Rami e dal Bordeaux è arrivato il brasiliano Mariano, per offrire un maggior numero di alternative in difesa.
Sul piano delle casse della società, il Siviglia ha certamente guadagnato qualcosa, per adesso: le cessioni di Bacca per 30 milioni e di Aleix Vidal per 17 milioni si possono sostanzialmente ritenere un buon affare. Probabilmente però le numerose cessioni hanno anche indebolito l’organico della squadra. Ammesso che non arrivi più nessuno nel calciomercato, restano da valutare due o tre cose, da cui potrebbe dipendere la stagione del Siviglia: l’adattabilità di Immobile e Konopljanka al campionato spagnolo e agli schemi di Emery (secondo noi potrebbero funzionare bene); la capacità di Gameiro di assumersi maggiori responsabilità, ora che le partite toccherà giocarle probabilmente dall’inizio; e la capacità di calciatori come Krychowiak, Banega, Vitolo e Iborra di confermarsi ad alti livelli.
Ci sarà finalmente la possibilità di cambiare modulo, o quantomeno di sperimentare in attacco: il 4-4-2, invece del consueto 4-2-3-1, potrebbe valorizzare sia Immobile che Gameiro senza necessariamente dover rinunciare a uno dei due (come capitava con Bacca, tatticamente incompatibile con Gameiro).
E come sta
Il Siviglia ha giocato sei partite amichevoli: ha vinto contro il Reims (2-1) e contro il Watford (1-0), perso contro Werder Brema (3-1) e Brighton (1-0), e pareggiato contro l’Alcorcon (1-1) a metà luglio. Un altro pareggio per 1-1 lo ha ottenuto nell’amichevole giocata più recentemente, sabato scorso ad Atene contro l’AEK: dopo un primo quarto d’ora dominato dall’AEK, il Siviglia ha pareggiato poco prima del 20′ con un gran sinistro a girare di Reyes da fuori area.
I problemi maggiori, al momento, il Siviglia ce li ha in difesa: oltre a Pareja (ancora fermo per un infortunio serio al ginocchio), manca Carriço per infortunio muscolare. Tra gli indisponibili ci sono anche i francesi Rami, Kolo e N’Zonzi (appena arrivato dallo Stoke City), che hanno preso la salmonella per aver mangiato insieme una omelette andata a male; almeno Rami dovrebbe farcela a recuperare (intanto contro l’AEK il ruolo di centrale lo ha occupato Krychowiak, che fa bene anche quello).
Quanto è cambiato il Barcellona
E che vuoi cambiare? Il Barcellona ha mostrato l’anno scorso una capacità di “creare gioco” da qualsiasi genere di azione, anche più di quanto accadeva con Guardiola. A una prima parte di campionato passata a “sperimentare” – in attesa della fine della squalifica di Suarez – è seguita una fase in cui l’ammirevole duttilità tattica progressivamente introdotta da Luis Enrique ha permesso, tra le altre cose, di “risparmiare” energie pur mettendo in campo quasi sempre gli stessi giocatori. E così al Barcellona è capitato anche di vincere partitacce di campionato “soffrendo”, senza strafare, segnando anche in contropiede (un tipo di gioco poco esplorato durante la cosiddetta “era Guardiola”).
A ribadire questa recente tendenza a “badare al sodo”, il Barcellona ha a lungo seguito e ora acquistato – durante la sessione di calciomercato estivo – due centrocampisti di grandissima sostanza come Arda Turan, uno dei pochi con i piedi buoni nell’Atletico Madrid di Simeone, e Aleix Vidal, appunto, dal Siviglia. Due giocatori che nella Liga giocano da tempo e molto bene, esattamente come si sarebbe potuto dire l’estate scorsa riguardo Rakitic (il migliore acquisto della passata stagione per il Barcellona, dal nostro punto di vista). Come noto, tuttavia, a causa della squalifica assegnata dalla FIFA per aver violato le regole sul trasferimento dei giovani calciatori extracomunitari, il Barcellona non potrà tecnicamente “tesserare” nuovi giocatori prima di gennaio 2016, e quindi Turan e Vidal nel frattempo non saranno in campo con la squadra (ammesso che nel frattempo non ci siano novità sul fronte della squalifica).
E come sta
Mercoledì scorso, in una partita amichevole giocata al Camp Nou contro la Roma, per il trofeo Hans Gamper, il Barcellona ha segnato tre gol (Neymar, Messi e Rakitic) come se giocasse in cortile per divertirsi soltanto, e poteva segnarne molti altri. Per 60 minuti hanno giocato quasi tutti i titolari della stagione scorsa, senza neppure impegnarsi troppo, e già così è sembrato uno scontro improponibile. Rakitic è stato il migliore in campo, ancora una volta, oltre che l’unico a giocare tutta la partita, insieme a Bartra.
Rispetto alla formazione titolare della passata stagione, nel Barcellona mancherà Neymar – ha la parotite e salterà anche la Supercoppa di Spagna venerdì contro l’Athletic Bilbao – e Jordi Alba, che si è fatto male al ginocchio destro durante la partita contro la Roma.
Come finisce di solito tra Barcellona e Siviglia
Intanto c’è un precedente datato ma piuttosto noto in questa competizione, tra queste due squadre: il Barcellona di Ronaldinho ed Eto’o, uno squadrone allenato da Rijkaard, sottovalutò molto l’avversario e fu asfaltato 3-0 dal Siviglia nella Supercoppa europea del 2006 (segnò anche Maresca: il terzo gol, su rigore). Ma era uno squadrone anche quel Siviglia: tra gli altri ci giocava proprio Dani Alves, che successivamente passò al Barcellona nel 2008.
Le due uniche partite giocate tra Barcellona e Siviglia nella passata stagione, e cioè i due incontri di campionato, furono una vittoria imbarazzante del Barcellona per 5-1 – a novembre, ancora senza Suarez, con tre gol di Messi – e un pareggio per 2-2 ad aprile a Siviglia. Nelle 152 partite ufficiali giocate contro da queste due squadre 80 volte ha vinto il Barcellona e 38 il Siviglia, e 34 volte hanno pareggiato.
I pronostici
Il Barcellona è chiaramente strafavorito: tra i bookmaker che usiamo noi, quello che offre di più per la vittoria del Barcellona è William Hill (e non va oltre l’1.36, per capirci). Non solo il Barcellona è obiettivamente più forte del Siviglia, ma il Siviglia è anche in un momento di necessarie “sperimentazioni” tattiche, mentre il Barcellona – almeno per il momento – per il momento non ha niente da cambiare. Considerando però le grandi motivazioni di alcuni giocatori del Siviglia (Konopljanka, Gameiro, Immobile), desiderosi di mostrare a Emery di saper reggere atleticamente e agonisticamente una partita contro il Barcellona, la possibilità del “gol” (entrambe le squadre segnano) non è da escludere, e in questo caso il bookmaker che offre la quota più alta, al momento, è SNAI.
Funziona così: dopo la registrazione (con il codice promozionale ZIB013), si scommette sulla vittoria del Barcellona a quota “normale”. Se il Barcellona vince, l’accredito viene erogato in due parti: una prima parte è la vincita immediata a quota “normale” (1.30), mentre una seconda parte – accreditata sotto forma di bonus entro 24 ore dalla fine dell’evento – corrisponde alla somma ancora dovuta per colmare la differenza tra una vincita a quota “normale” e una vincita a quota 4.00.
Le probabili formazioni:
BARCELLONA: ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Mathieu; Busquets, Iniesta, Rakitic; Pedro, Messi, Suarez.
SIVIGLIA: Rico; Coke, Rami, Krychowiak; Trémoulinas; Banega, Reyes, Iborra, Konopljanka; Immobile, Gameiro.
GOL (1.73, SNAI)
1/1 parziale/finale (1.90 su #, con rimborso fino a 20 euro se Messi segna l’ultimo gol della partita)
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