Si corre su un circuito lento, l’Hungaroring, dove oltre alle Mercedes vanno forte Ferrari e Red Bull: i pronostici sul Gran Premio d’Ungheria di Formula 1. Molto bene Hamilton, Vettel e Ricciardo.
La pista
Per velocità media di percorrenza (poco meno di 200 km/h), l’Hungaroring è una delle quattro piste più “lente” del mondiale. È lunga 4,381 chilometri e i giri previsti per il Gran Premio di Formula 1 sono 70, per un totale di 306.370 chilometri. Statistica scema: alla velocità media di 20,58 km/h, il detentore del record della maratona mondiale – il kenyota Dennis Kipruto Kimetto – impiegherebbe poco più di 620 giorni poco meno di 15 ore a completare la distanza totale del Gran Premio.
Nelle passate 29 edizioni di questa gara soltanto in 18 occasioni ha vinto uno dei due piloti che partivano dalla prima fila (13 volte quello che partiva dalla pole position). In altre parole, in questa gara in passato ha vinto uno che partiva non in prima fila quasi 2 volte su 5, che non è poco se si considera che si tratta di una pista in cui i sorpassi comunque non sono proprio semplicissimi (però sono previste almeno due soste ai box: si può giocare sulle strategie).
Le gomme messe a disposizione da Pirelli per questo Gran Premio sono la soft e la medium: tra l’una e l’altra c’è una differenza di oltre 1,5 secondi in assetto da gara.
La griglia di partenza
1. L. Hamilton (Mercedes) – 2. N. Rosberg (Mercedes)
3. S. Vettel (Ferrari) – 4. D. Ricciardo (Red Bull)
5. K. Raikkonen (Ferrari) – 6. V. Bottas (Williams)
7. D. Kvyat (Red Bull) – 8. F. Massa (Williams)
9. M. Verstappen (Toro Rosso) – 10. R. Grosjean (Lotus)
11. N. Hulkenberg (Force India) – 12. C. Sainz Jr. (Toro Rosso)
13. S. Perez (Force India) – 14. P. Maldonado (Lotus)
15. F. Alonso (McLaren) – 16. J. Button (McLaren)
17. M. Ericsson (Sauber) – 18. F. Nasr (Sauber)
19. R. Merhi (Marussia) – 20. W. Stevens (Marussia)
Chi vince
Forse mai come stavolta, Hamilton ha mostrato sia venerdì che sabato di essere superiore al suo compagno di squadra Rosberg. Questo Gran Premio lo ha già vinto quattro volte (come Michael Schumacher), e in diverse occasioni ha detto di prenderci gusto perché è una pista che gli piace. Rosberg, al contrario, ha detto di non aver trovato un assetto adatto a tutte le condizioni della pista durante le sessioni di prova di questo fine settimana. Alla fine della terza manche di qualifica, il suo giro migliore è stato più lento di oltre mezzo secondo rispetto a quello di Hamilton.
Hamilton è andato meglio di tutti anche in configurazione di gara, durante la seconda sessione di prove libere del venerdì: l’unico a fare tempi molto vicini ai suoi, con quel tipo di assetto da gara, è stato Ricciardo nei tre giri prima che la sua Red Bull lo lasciasse a piedi (nuovo guasto a una delle componenti della power unit Renault).
Chi meglio tra Red Bull e Ferrari
Le temperature alte dell’asfalto e il tipo di tracciato (ideale per macchine con carico aerodinamico medio-alto e telaio buono) sembrano favorire sia la Ferrari che la Red Bull. Come detto, Ricciardo è stato velocissimo in assetto da gara nelle prove libere. La Ferrari in quelle condizioni ha compiuto giri leggermente meno veloci ma non sono noti i carichi di carburante utilizzati. Una cosa da dire è che a vantaggio della Ferrari c’è la maggiore affidabilità della power unit. Un’interessante infografica mostrata da Sky Italia durante la seconda sessione di prove libere riportava il numero di componenti della power unit utilizzate finora dalle squadre: insieme alla McLaren, la Red Bull è quella che finora ne ha fatte fuori di più.
I pronostici sui testa a testa
Questo contenuto è stato modificato 27 Luglio 2015 08:23
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