Roland Garros 2015. Irina-Camelia Begu – protagonista in occasione dei recenti tornei di Madrid e Roma – affronta Bethanie Mattek Sands, che è reduce da risultati molto deludenti.
Un infortunio ad un ginocchio ha condizionato il 2014 di Benoît Paire, che nella fase iniziale di questa nuova stagione – dopo aver fallito la qualificazione al tabellone principale degli Australian Open – è ripartito dal circuito minore, per ritrovare fiducia e recuperare posizioni nella classifica ATP. Rientrato tra i primi cento del mondo, si presenta al Roland Garros in condizioni certamente migliori rispetto a quelle in cui si trovava qualche mese fa: il sostegno del pubblico di casa rappresenterà per lui un ulteriore aiuto nel match contro Gastao Elias, che è un giocatore di non altissimo livello ed è reduce da risultati tutt’altro che esaltanti.
Dominic Thiem ha appena conquistato il suo primo titolo: si è imposto sulla terra battuta di Nizza, superando in rapida successione Victor Estrella Burgos, Nick Kyrgios, Ernests Gulbis, John Isner e Leonardo Mayer, sconfitto al termine di una finale molto emozionante, durata due ore e quarantotto minuti. Il giovane tennista austriaco, insomma, sta continuando a confermare le positive indicazioni che aveva iniziato a fornire più di un anno fa: il suo buon momento potrebbe proseguire al Roland Garros contro Aljaz Bedene, recentemente protagonista in alcuni challenger, ma non molto competitivo nei tornei più importanti.
In questa fase della stagione, dedicata alla terra battuta, Irina-Camelia Begu sta giocando un ottimo tennis: negli ultimi due tornei disputati, quelli di Madrid e di Roma, ha raggiunto rispettivamente i quarti di finale ed il terzo turno, fermandosi soltanto di fronte ad avversarie molto forti come Petra Kvitova e Victoria Azarenka. La situazione è molto differente per Bethanie Mattek Sands, che sta attraversando un periodo negativo: la statunitense è stata recentemente eliminata al primo turno a Monterrey, Indian Wells, Charleston, Stoccarda e Madrid, mentre a Norimberga non è riuscita neanche a superare le qualificazioni.
Lo scorso 9 maggio, durante la semifinale del challenger di Aix en Provence contro Robin Haase, un infortunio ad una caviglia ha costretto Malek Jaziri a ritirarsi. Quella è stata l’ultima partita disputata dal tennista tunisino, che dunque arriva al Roland Garros in uno stato fisico non ottimale: il fatto di dover giocare al meglio dei cinque set, dopo uno stop forzato di alcune settimane, rischia di rappresentare un problema serio. Andrey Kuznetsov – che nel 2012, in un match andato in scena proprio nel celebre impianto parigino, riuscì ad impensierire Jo-Wilfried Tsonga – sembra pronto ad approfittare degli attuali problemi di Jaziri e ad ottenere una vittoria.
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