Sabato pomeriggio in Spagna si gioca l’ultima di campionato: per la permanenza in Primera División ci sono due soli posti per quattro squadre. Le partite che le riguardano sono: Barcellona-Deportivo La Coruña, Granada-Atletico Madrid, Eibar-Cordoba (già retrocesso) e Almeria-Valencia. Facciamo due conti e cerchiamo di capire.
Nel campionato spagnolo, che si concluderà sabato sera con Real Madrid-Getafe, siamo in quel momento della stagione in cui – senza bisogno di appellarsi a chissà quali accordi sottobanco o giochi sporchi – le “differenti motivazioni” delle squadre possono avere ripercussioni sul modo di affrontare le partite. Innanzitutto, un avvertimento necessario: le differenti motivazioni non implicano mai che le partite debbano finire in un modo piuttosto che in un altro. Nel calendario della 38esima giornata è presente, per esempio, una partita il cui esito appare abbastanza scontato: l’Eibar, in lotta per la salvezza, affronta in casa il Cordoba, già retrocesso da diverse giornate, e l’Eibar può sperare di salvarsi soltanto con una vittoria. Ora, per quanto il Cordoba sia messo male e per quanto ridotto sia il suo interesse verso questa ultima partita in Primera División, l’Eibar i gol deve comunque farli, almeno uno, e cercare di non prenderne, cosa che in questo girone di ritorno non gli è capitato praticamente mai.
Andiamo per ordine e cerchiamo di capirci di più. Questo è un buon simulatore pubblicato da Marca, utile per avere un riscontro immediato della situazione di classifica in base ai risultati delle partite dell’ultima giornata relativamente alle squadre in lotta per la salvezza. (Il simulatore considera di default l’1-0 per la vittoria e lo 0-0 per il pareggio: è rilevante per eventuali calcoli sulla differenza reti).
Se vanno tutte a 35 punti
Questa situazione sarebbe eventualmente determinata dalle vittorie interne di Eibar e Almeria e dai pareggi di Granada e Deportivo La Coruña. Retrocederebbero Granada ed Eibar. Sarebbe uno scenario relativamente clamoroso e inatteso dato che il Granada sta andando benissimo con José Ramón Sandoval allenatore e dato che, stando alla classifica attuale, ora come ora è la squadra messa meglio tra le quattro (perché ha una migliore differenza reti negli scontri diretti con il Deportivo). In caso di quattro squadre a 35 punti sarebbe invece penalizzato dalla classifica avulsa, ossia il criterio che stabilisce l’ordine di classifica in caso di più squadre a pari punti (maggior numero di punti ottenuti nelle sole partite tra quelle quattro squadre: una specie di mini-torneo a quattro, con andata e ritorno, tipo fase a gironi di Champions League).
Granada-Deportivo 2-1
Deportivo-Granada 2-2
Eibar-Deportivo 0-1
Deportivo-Eibar 2-0
Eibar-Granada 1-1
Granada-Eibar 0-0
Granada-Almeria 0-0
Almeria-Granada 3-0
Eibar-Almeria 5-2
Almeria-Eibar 2-0
Deportivo-Almeria 0-1
Almeria-Deportivo 0-0
Classifica avulsa a 4 squadre
Almeria — 11 punti (3V:2P:1S, DR+3)
Deportivo — 8 punti (2V:2P:2S, DR+1)
Granada — 7 punti (1V:4P:1S, DR-2)
Eibar — 5 punti (1V:2P:3S, DR-2)
La situazione del Granada (34 punti)
Al Granada tocca uno dei compiti teoricamente più difficili – in casa contro l’Atletico Madrid, terzo in classifica – ma tecnicamente non impossibile. Un pareggio sarebbe probabilmente sufficiente per rimanere in Primera División, perché la situazione con 4 squadre a 35 punti – in cui il Granada retrocederebbe insieme all’Eibar – è altamente improbabile: per concretizzarsi, richiederebbe in particolare una vittoria dell’Almeria in casa contro il Valencia, che è in lotta con il Siviglia per il quarto posto e con l’Atletico per il terzo. Con una vittoria del Barcellona contro il Deportivo al “Camp Nou” e una vittoria dell’Eibar in casa contro il Cordoba – due risultati obiettivamente abbastanza probabili – il Granada potrebbe addirittura permettersi di perderla, purché l’Almeria non vinca contro il Valencia, appunto.
La situazione peggiore per il Granada sarebbe determinata da un “colpaccio” del Deportivo La Coruña al “Camp Nou”: i 37 punti complessivi del Deportivo costringerebbero il Granada a vincere contro l’Atletico Madrid, per evitare di ritrovarsi coinvolto in eventuali confronti con Eibar e Almeria (ne uscirebbe sempre perdente: sia nella classifica avulsa a tre, sia negli scontri diretti contro l’Almeria, sia nella differenza reti generale contro l’Eibar data la parità di risultati ottenuti negli scontri diretti). Sostanzialmente, al Granada fa comodo che il Deportivo rimanga coinvolto in eventuali classifiche avulse a tre o a quattro squadre perché il Deportivo ha fatto due vittorie contro l’Eibar ma ha fatto solo un pareggio e una sconfitta contro il Granada stesso.
Ok, ma l’Atletico sabato sta a guardare?
Certamente no, farà comunque la sua partita, anche perché l’Atletico rischia di perdere il terzo posto all’ultima giornata in caso di sconfitta contro il Granada e vittoria del Valencia ad Almeria: Valencia e Atletico si ritroverebbero entrambe a 77 punti ma il Valencia sarebbe terzo per via della migliore differenza reti negli scontri diretti (3-1 a Valencia, 1-1 a Madrid). E cioè l’Atletico andrà a Granada per vincere del tutto, ma consapevole che un pareggio sarebbe sufficiente per mantenere il terzo posto, oltre che sufficiente – molto probabilmente – anche al Granada per rimanere in Primera División anche nella prossima stagione.
È una partita non facile neppure per l’Atletico, a prescindere da calcoli basati sulle motivazioni e considerazioni di classifica. Da quando è stato ingaggiato l’allenatore José Ramón Sandoval, il primo maggio scorso, il Granada ha ottenuto tre vittorie fondamentali segnando sette gol e subendone soltanto uno. Tutto sommato, il “Nuevo Estadio de Los Cármenes” (dove il Granada ha perso due sole volte da novembre scorso) è uno degli ultimi stadi della Spagna in cui ti augureresti di giocarti un terzo posto, soprattutto se in trasferta nel girone di ritorno hai faticato un po’ contro chiunque. Contro la Real Sociedad, battuta in casa sua 3 a 0, il Granada ha ampiamente dimostrato di saper sfruttare qualsiasi errore o calo di concentrazione della difesa avversaria (bellissimo il terzo gol, segnato da Rochina da metà campo).
Tra i giocatori più attesi c’è Rubén Pérez, che dopo mezza stagione in prestito al Torino è tornato all’Atletico, che lo ha rigirato a sua volta proprio al Granada: non avrebbe potuto giocare questa partita contro l’Atletico – secondo una clausola di contratto piuttosto frequente nel calcio spagnolo – ma il Granada ha pagato una somma prestabilita dai due club per annullare questa condizione. Era quasi necessario anche perché il Granada per questa partita deve fare a meno di Márquez e Lass Bangoura, squalificati. Nell’Atletico Madrid non sono stati convocati né Arda Turan, che aveva un affaticamento muscolare già da qualche giorno, né Mandzukic, né Torres, e quindi potremmo vedere un inedito attacco con Griezmann e Raul Garcia.
Probabili formazioni
GRANADA: Roberto; Nyom, Babín, Mainz, Carlos; Rubén Pérez, Iturra, Ibáñez, Piti, Rochina; El- Arabi.
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Miranda, Godin, Siqueira; Gabi, Tiago, Saúl, Koke; Raul Garcia, Griezmann.
Gli altri pronostici della 38esima giornata della Liga spagnola
La situazione del Deportivo La Coruña (34 punti)
Dato che difficilmente l’Almeria riuscirà a vincere contro il Valencia, al Deportivo quasi certamente potrebbe bastare un pareggio contro il Barcellona al “Camp Nou” per rimanere in Primera División: questo risultato non sarebbe sufficiente soltanto nel caso in cui le altre – Granada, Almeria ed Eibar – riuscissero a vincere tutte e tre, oppure nel caso di vittoria dell’Almeria, pareggio del Granada e non-vittoria dell’Eibar (a quel punto il Deportivo sarebbe penalizzato dalla classifica avulsa a tre squadre con Almeria e Granada a 35 punti). Come detto, l’unica condizione necessaria per rendere eventualmente inutile il pareggio del Deportivo è la vittoria dell’Almeria in casa contro il Valencia (uno dei risultati più improbabili tra queste quattro partite).
Eh. Però il pareggio il Deportivo lo deve fare quasi per forza. E vallo a prendere, un punto all’ultima giornata in casa del Barcellona, che in passato non ha mai fatto mancare il proprio impegno e non ha mai negato la propria lealtà sportiva in questo genere di partite. Inoltre il Barcellona ci tiene, comprensibilmente, a festeggiare questa vittoria nel proprio stadio e tra i suoi tifosi, dopo averlo già festeggiato al “Vicente Calderón”. L’unica speranza di potersela giocare, per il Deportivo, è che Luis Enrique pratichi un massiccio turnover in vista della prossima finale di Coppa del Re contro l’Athletic Bilbao (sabato 30 maggio) e poi quella di Champions League contro la Juventus (sabato 6 giugno). E anche in questo caso, a essere sinceri, c’è da capire se il Deportivo sia in grado di non prenderle sonoramente anche dalle seconde linee del Barcellona, cioè giocatori come Pedro, Rafinha e Xavi, che vorrà salutare i suoi tifosi con una prestazione memorabile (ha confermato che a fine stagione lascerà il Barcellona).
Il Deportivo, dal canto suo, si trova in questa situazione di potersela giocare – per quanto si tratti di una missione complicata – grazie alla netta vittoria per 2-0 nel turno scorso in casa del Levante. La brutta notizia è che purtroppo in quella partita si è fatto male Manuel Pablo, capitano della squadra. E mancherà anche Luisinho, squalificato. In caso di sconfitta contro il Barcellona, il Deportivo potrà soltanto sperare che Eibar e Almeria non abbiano vinto. Vada per l’Almeria, che probabilmente non vincerà contro il Valencia, ma onestamente l’Eibar sembra in grado di poter ottenere i tre punti in casa contro il Cordoba.
Probabili formazioni
BARCELLONA: Bravo; Montoya, Bartra, Piqué, Adriano; Xavi, Rafinha, Sergi Roberto; Pedro, Messi, Neymar.
DEPORTIVO LA CORUÑA: Fabricio; Laure, Lopo, Sidnei, Canella; Borges, Bergantinos, Salomao, Dominguez, Cavaleiro; Pérez.
La situazione dell’Eibar (32 punti)
Nonostante un girone di ritorno disastroso, l’Eibar è riuscito ad arrivare a quest’ultima giornata nella condizione di potersi giocare la permanenza in Primera División a condizione di vincere in casa contro il Cordoba, già retrocesso. A quel punto gli servirebbe poi soltanto una concomitante vittoria di una tra Atletico Madrid e Barcellona, rispettivamente contro Granada e Deportivo La Coruña. Due pareggi di Granada e Deportivo manderebbero invece l’Eibar in Segunda División, per via del terzo posto dell’Eibar in una classifica avulsa con Granada e Deportivo. Ora come ora, l’Eibar è messo bene soltanto per quanto riguarda la differenza reti generale: -24, la migliore tra le quattro.
Quali motivazioni può avere per questa partita il Cordoba, già retrocesso, che allo stadio municipale “Ipurúa” di Eibar (tutto esaurito già da lunedì) non ha mai vinto nella sua storia (8 vittorie dell’Eibar e 2 pareggi)? Nessuna, se non proprio quella di dimostrarsi per un’ultima volta all’altezza di un torneo che non potrà disputare nella prossima stagione. Ci credono abbastanza poco un po’ tutti, a dirla tutta, se è vero che l’arrivo della squadra allenata da José Antonio Romero a Eibar (circa 800 km in autobus) era addirittura previsto sabato stesso, solo poche ore prima della partita: Deportivo, Granada e Almeria hanno giustamente protestato, e così l’arrivo del Cordoba è stato anticipato a venerdì per permettere ai giocatori di dormire a Bilbao venerdì notte e scendere in campo sabato a Eibar più riposati.
In un comunicato pubblicato giovedì, in seguito ad alcuni sospetti emersi nei giorni scorsi, il Cordoba ha negato che i suoi giocatori abbiano ricevuto da terze parti la promessa di premi in denaro in caso di vittoria contro l’Eibar. La società ha spiegato che la squadra scenderà in campo con la stessa professionalità mostrata nel resto della stagione, sebbene l’esito di questa partita non possa avere ripercussioni positive sulla posizione in classifica.
Ad ogni modo, è una vittoria che l’Eibar deve meritarsi ed è una partita che l’Eibar non può proprio permettersi di perdere senza perdere automaticamente qualsiasi credibilità a questi livelli, tanto più alla luce delle numerose assenze del Cordoba (mancano, tra gli altri, Cartabia, Pantic, Íñigo López, Ghilas, Krhin, Bouzón e José María López Silva).
Probabili formazioni
EIBAR: Irureta; Bóveda, Navas, Lillo, Didac; Borja, Dani Garcia; Capa, Arruabarrena, Javi Lara; Saul Berjón.
CORDOBA: Saizar; Gunino, Deivid, Luso, Edimar; Abel, Rossi, Vico, Borja Garcia, Fidel; Andone.
La situazione dell’Almeria (32 punti)
Oltre che la peggiore in classifica, la situazione dell’Almeria è la peggiore anche sotto l’aspetto del calendario: quest’ultima partita – che deve necessariamente vincere per sperare nella permanenza in Primera División – la gioca in casa ma gli tocca il Valencia, in lotta sia per raggiungere il secondo posto che per mantenere il terzo. L’Almeria è anche nella peggiore situazione tra tutte considerando la prossima decisione del TAS – non prima della settimana prossima – riguardo una possibile penalizzazione di tre punti, attualmente sospesa, per un presunto ritardo della società nel pagamento del laterale Michael Jakobsen all’Aalborg (un acquisto che risale al 2010: oggi Jakobsen gioca di nuovo in Danimarca, nell’Esbjerg).
Sebbene l’Almeria sia riuscito a segnare almeno un gol in tutte e tre le ultime partite giocate (due sconfitte e un pareggio), viene obiettivamente difficilissimo credere come possa ottenere una vittoria contro una delle migliori squadre spagnolo del 2015. Inoltre le motivazioni del Valencia (74 punti) non sono per niente inferiori a quelle dell’Almeria, anzi: può sperare di ottenere il terzo posto – e risparmiarsi così i preliminari di Champions League – soltanto a condizione di vincere contro l’Almeria, con una concomitante sconfitta dell’Atletico Madrid (77 punti, ma in svantaggio negli scontri diretti con il Valencia). Come se non bastasse questa motivazione, il Valencia deve assolutamente vincerla soprattutto per respingere il possibile recupero del Siviglia (73 punti). Anche arrivando quinto, il Siviglia avrà pur sempre la possibilità di vincere la finale di Europa League contro il Dnipro, per avere accesso alla Champions League della prossima stagione. Il Valencia no: se perde il quarto posto, è fuori dalla Champions in qualsiasi caso (e la Spagna avrebbe soltanto quattro squadra in Champions invece che cinque).
Probabili formazioni
ALMERIA: Rubén; Casado, Michel, Mauro, Dubarbier; Corona, Thomas; Wellington, Espinosa, Jonathan; Thievy.
VALENCIA: Alves; Barragán, Mustafi, Otamendi, Gayá; Fuego, Parejo, Enzo Pérez; Feghouli, Da Paul, Alcácer.
Retrocedono, secondo il Veggente:
• Deportivo La Coruña
• Almeria
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