Mercoledì si gioca la maggior parte della trentaquattresima giornata del campionato spagnolo: Real e Siviglia non dovrebbero avere difficoltà, mentre l’Atletico – per quanto il Villarreal stia andando piuttosto male – deve comunque sudarsela in trasferta.
Pur non trovandosi aritmeticamente in una posizione da retrocessione, l’Eibar – modello di squadra neopromossa apprezzatissimo all’inizio della stagione – viene ultimamente incluso da diversi commentatori sportivi tra le due o tre che rischiano di più. Si trova in quartultima posizione con 31 punti, come l’Almeria, e con due soli punti in più del Deportivo La Coruna, terzultimo e prima tra le retrocesse, se il campionato finisse oggi. Queste considerazioni riguardo l’Eibar sono motivate dalla serie preoccupante di errori, infortuni e risultati negativi – 12 sconfitte nelle ultime 14 giornate – che hanno trasformato la stagione di questa società da sorprendentemente positiva in rischiosa per la permanenza nella massima divisione spagnola. E a preoccupare sono soprattutto i risultati del girone di ritorno negli scontri diretti: sconfitta 2-0 contro l’Almeria, domenica scorsa; pareggio 0-0 contro il Granada, penultimo; sconfitta 2-1 contro il Levante; sconfitta 1-0 contro l’Elche; sconfitta 2-0 contro il Deportivo La Coruna.
Il calendario è un po’ tosto: mercoledì sera c’è il Siviglia in casa, e domenica prossima il Valencia in trasferta. Da nessuna di queste due partite l’Eibar può realisticamente pensare di raccogliere punti. Nelle ultime tre giornate se la gioca: Espanyol in casa, Getafe in trasferta e Cordoba in casa, a quel punto con il Cordoba probabilmente già retrocesso. Questo turno contro il Siviglia serve più che altro a dimostrare, con una prestazione decente, di poter stare in questo campionato: e se sei l’Eibar, prestazione decente contro il Siviglia sarebbe già evitare di prendere una valanga di gol. A causa dei risultati deludenti, in pratica nessuno ha il posto da titolare assicurato, a parte Irureta in porta, Lillo in difesa e Saul Berjon sulla trequarti. Gli assenti per infortunio stavolta sono Jaime Jimenez e Navas, che però potrebbe anche farcela a rientrare in tempo.
Gaizka Garitano e i giornalisti di Almeria
Domenica scorsa, al termine della partita persa in trasferta per 2-0 contro l’Almeria, l’allenatore dell’Eibar, Gaizka Garitano, è stato protagonista di un’incomprensione – di cui si è parlato molto – con alcuni giornalisti presenti in sala stampa. Rispondendo a una domanda posta in basco (euskera) da un’emittente televisiva basca (ETB), Garitano ha parlato anche lui in basco, come d’altronde fanno normalmente, lui e molti altri, quando la domanda viene rivolta loro in basco. Alcuni giornalisti locali di lingua castigliana hanno però cominciato a borbottare mentre Garitano parlava, e l’addetto stampa dell’Almeria, Juanjo Moreno, preoccupato del brusio in sala stampa, è intervenuto chiarendo che le conferenze stampa bilingui non sono una novità e che Garitano avrebbe risposto anche in castigliano, alle domande in castigliano.
Garitano ha quindi ripreso a parlare ma il brontolamento non è cessato, e a quel punto lui ha chiesto a uno dei giornalisti:
«C’è qualche problema?»
«Sì, il problema è che non capiamo», ha risposto il giornalista.
Garitano si è alzato e ha lasciato la sala stampa, piuttosto nervoso, mentre Moreno, l’addetto stampa dell’Almeria, ha preso le sue difese e si è rivolto a quei giornalisti dicendo: «signori, l’Almeria è in Primera Division da sei anni, e quando è venuto il Barcellona le domande sono state fatte in catalano e in castigliano. Non capisco di cosa vi stiate lamentando, davvero».
Garitano – basco da svariate generazioni (e laureato in giornalismo, tra le altre cose) – ha ricevuto largo sostegno da parte della maggioranza degli addetti e dei commentatori spagnoli, ma ha anche ricevuto alcune critiche (per esempio da Marca, il primo quotidiano sportivo di Madrid) per non avere mostrato “sensibilità e buon senso” in questa circostanza. Sid Lowe, esperto di calcio spagnolo per diverse testate anglosassoni, ha invece scritto che la mancanza di rispetto è stata semmai quella dei giornalisti di Almeria che hanno interrotto Garitano impedendo ai loro colleghi baschi di fare il loro lavoro.
Tornando alla partita
Nel Siviglia, che viene dalla vittoria per 2-0 contro il Rayo Vallecano, non è ancora chiaro se Vitolo sia di nuovo disponibile o ancora infortunato, ma in ogni caso difficilmente sarà in campo, visto che la qualità dei trequartisti alle spalle di Gameiro sicuramente non è un problema del Siviglia. Rico torna titolare in porta, perché Beto si è fatto male di nuovo. Il Siviglia è in piena lotta in quinta posizione all’inseguimento del Valencia, quarto con due punti in più. E se l’Atletico dovesse perdere qualche punto nelle prossime settimane, il discorso potrebbe farsi interessante anche in chiave terzo posto, per quanto improbabile (soprattutto per il Siviglia, distante sei punti).
Probabili formazioni:
EIBAR: Irureta; Boveda, Ekiza, Lillo, Vila; Capa, Borja, Dani Garcia, Javi Lara; Saul Berjon, Arruabarrena.
SIVIGLIA: Rico; Coke, Arribas, Kolo, Navarro; M’Bia, Krychowiak; Vidal, Iborra (o Banega), Reyes; Gameiro (o Bacca).
Con Bale, Modric e Benzema ancora impegnati nel recupero dai loro rispettivi infortuni, la notizia delle ultime ore per il Real Madrid è la convocazione del sedicenne talento norvegese Martin Odegaard, insieme ad altri due giovani della seconda squadra, Mayoral e Diego Llorente. Forse anche in considerazione del fatto che l’avversario di questo turno è ampiamente abbordabile, in conferenza stampa Ancelotti ha potuto dire che qualcuno dei giovanissimi potrebbe essere utilizzato durante la partita (c’è da conservare energie per la partita di sabato a Siviglia, e poi per la semifinale di Champions contro la Juventus). Ma è comunque una partita da giocare con attenzione, sia per le assenze note di quei tre, sia per la squalifica di Ramos e Carvajal in difesa, circostanza che non lascia ad Ancelotti molti margini di scelta: la linea difensiva dovrebbe essere regolarmente a 4, con Arbeloa e Marcelo esterni, e Pepe e Varane centrali. Non il massimo.
La situazione degli squalificati non è buona neppure per l’Almeria, che per questo motivo non ha disposizione né Wellington né Bifouma. Per questo motivo è possibile che Jonathan venga schierato in posizione più arretrata, sulla fascia destra, ed Hemed al suo posto in attacco. La buona notizia, se non altro, è il rientro di Dubarbier sulla fascia sinistra dopo il turno di squalifica. Si tratta comunque – con o senza titolari nell’Almeria – di una buona occasione per il Real Madrid di far riposare qualche giocatore senza correre troppi rischi in attesa del rientro di Bale, Benzema e Modric. Probabilmente sarà dato un turno di riposo anche a Casillas, ancora una volta non perfetto (praticamente fermo, sul gol dell’1-0 di Nolito nella partita di domenica scorsa vinta 4-2 contro il Celta Vigo): al suo posto eventualmente giocherà Navas. In attacco ancora spazio per Hernandez.
Non che serva un attacco formidabile, e ci mancherebbe, ma è bene segnalare che in tempi recenti all’Almeria il Real ha sempre segnato con una certa facilità.
Uno del Real che si sta prendendo le sue responsabilità giocando molto bene è James Rodriguez, da molti ingenerosamente ritenuto l’acquisto “figurina” nello scorso mercato estivo: e invece, appena viene riproposto in una posizione in campo simile a quella occupata con la Colombia durante lo scorso mondiale in Brasile, dimostra di avere talento puro, altroché. Quello che invece proprio non riesce a giocare su livelli sufficienti è Illarramendi: le poche volte che è stato impiegato in questa stagione le ha praticamente sbagliate quasi tutte. Anche contro il Celta Vigo era spesso impreciso nei passaggi e fuori posizione in fase di non possesso palla.
Probabili formazioni:
REAL MADRID: Navas; Arbeloa, Varane, Pepe, Marcelo; Kroos, Lucas Silva, Isco, Rodriguez; Ronaldo, Hernandez.
ALMERIA: Rubén; Navarro, Trujillo, Santos, Dubarbier; Verza, Partey; Espinosa, Corona, Jonathan; Hemed.
La cosa notevole di questa partita è che, visto come vanno le cose ultimamente a Villarreal, un impegno teoricamente complicato per l’Atletico allo stadio “El Madrigal” rischia di trasformarsi in un turno persino agevole a causa delle numerosissime assenze nel Villarreal, appunto, una tra le squadre meno in forma di tutta la Spagna in questo finale di stagione. Rimane uno degli aspetti più sorprendenti di questo campionato, come una squadra che ha segnato consecutivamente almeno un gol a partita per 16 giornate ora non riesca più a trovare modo di fare gol (uno solo, quello segnato nelle ultime sette giornate). È l’ennesima prova, qualora ce ne fosse bisogno, che a certi livelli, senza una rosa competitiva in ogni reparto – anche tra i sostituti – bastano un paio di infortuni per stravolgere le prospettive di un’intera stagione (in Italia la Roma di quest’anno è un buon esempio di questo concetto, sebbene ci sia chi attribuisce molte responsabilità anche all’allenatore).
I giocatori fuori per infortunio sono Musacchio (e chissà per quanto: auguri), Giovani dos Santos, Cheryshev, Marín e Bruno. Inoltre è squalificato l’altro dos Santos, Jonathan, che ormai a destra è titolare ben più di quanto lo sia suo fratello in attacco. E l’altra grana grossa è la possibile assenza di Vietto e quella di Uche, entrambi alle prese con infortuni di lieve entità.
In questi mesi, al contrario, l’Atletico Madrid ha mantenuto un’apprezzabile costanza di rendimento in campionato – imbattuto nelle ultime dieci partite, e sconfitto una sola volta nelle ultime quindici – nonostante gli impegni in Champions League e Coppa del Re, entrambe competizioni da cui è stata ormai eliminata. Non resta che concentrarsi sul campionato per difendere il terzo posto dagli attacchi del Valencia ed evitare di passare dai preliminari di Champions della prossima stagione.
Il più in forma, dopo qualche partita giocata al di sotto delle sue possibilità, è tornato a essere Antoine Griezmann, autore di due dei tre gol con cui l’Atletico ha battuto in casa l’Elche sabato scorso. È stato il suo ventiduesimo gol in campionato: prima di lui, mai un giocatore francese ne aveva segnati così tanti nella Liga. Sarebbe capocannoniere in qualsiasi campionato d’Europa fuorché quello spagnolo.
Probabili formazioni:
VILLARREAL: Asenjo; Mario, Ruiz, Bailly, Costa; Gómez, Trigueros, Pina, Campbell; Vietto (?), Moreno.
ATLETICO MADRID: Oblak; Juanfran, Miranda, Godin, Gamez; Koke, Tiago, Gabi, Turan; Griezmann, Mandzukic.
Questo contenuto è stato modificato 30 Aprile 2015 10:38
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