Paris Saint-Germain e Barcellona si affrontano nella partita dei quarti di finale di Champions League che, tra quelle di questo turno, nonostante le pesanti assenze nella formazione del PSG, dovrebbe far vedere più azioni belle, più gol e ritmi generalmente più alti. Il risultato non è scontato, e anche le statistiche dicono che c’è partita.
Le probabili formazioni:
PARIS SG: Sirigu; Maxwell, Marquinhos, Silva, Wiel; Matuidi, Rabiot, Cabaye; Pastore, Cavani, Lavezzi.
BARCELLONA: ter Stegen; Alba, Mascherano (o Mathieu), Piqué, Adriano; Iniesta, Busquets, Rakitic; Neymar, Suarez, Messi.
Il PSG non perde in casa in competizioni europee da 33 partite, ossia dal novembre 2006 (4-2 contro l’Hapoel in Coppa Uefa). Delle ultime otto trasferte in Champions League, il Barcellona ne ha perse quattro e vinto due, ma in questa edizione della Champions è comunque la squadra che insieme al Bayern Monaco ha segnato più gol in trasferta (10). Ha perso 3-2 a settembre questa stessa sfida nella fase a gironi. 2-2 finì invece l’andata dei quarti del 2012-2013 (e poi il Barcellona passò il turno grazie a un altro pareggio, 1-1, al Bernabeu).
Come sta il Paris Saint-Germain
Sabato scorso ha vinto la finale di Coupe de la Ligue 4-0 contro il Bastia. Il prossimo 30 maggio giocherà invece la finale di Coupe de France, contro l’Auxerre, che sta in Ligue 2, motivo per cui il PSG probabilmente vincerà anche questa coppa. In campionato è primo in classifica con un punto di vantaggio sul Lione. Insomma tutto bene, finora, ma a dispetto degli ottimi risultati la stagione non è stata perfetta, e soprattutto in campionato ci sono state alcune partite giocate piuttosto male. Tutto potrebbe essere reso ancora più difficile in questa partita contro il Barcellona – pur sconfitto 3-2 al “Parco dei Principi” nella partita della fase a gironi a settembre – dal fatto che Blanc dovrà fare a meno di alcuni titolari molto importanti nel gioco di questa squadra: Ibrahimovic e Verratti sono squalificati, Aurier e David Luiz infortunati, Thiago Motta è in precarie condizioni fisiche e dovrebbe andare solo in panchina.
Chi gioca e che partita cercheranno di fare
Nonostante tutte queste assenze al PSG in attacco rimangono calciatori che hanno le caratteristiche giuste per fare gol al Barcellona, e non è un caso che il PSG sia riuscito a segnare in tutte e due le partite giocate in questa stagione contro il Barcellona: il Barcellona gioca col baricentro molto alto, fa molto possesso palla – in media 64,3%, contro il 51,2% del PSG, in questa edizione della Champions – ma quando perde il pallone resta spesso scoperto in difesa, e i vari Lavezzi, Lucas, Pastore e Cavani (uno dei quattro probabilmente partirà dalla panchina) avranno buone occasioni per puntare sulla loro velocità.
Da questo punto di vista, piuttosto, sono forse più rilevanti le assenze di Verratti e Thiago Motta che non quella di Ibrahimovic: perché Rabiot e Matuidi – che saranno titolari a centrocampo – non sono bravi quanto gli assenti a fare i passaggi in verticale.
In difesa il problema non è tanto l’assenza di David Luiz – spesso si fa preferire per le sue abilità offensive (ha fatto gol nella fase a gironi al Barcellona) e per i suoi tiri sui calci di punizione – quanto quella di Aurier. Marquinhos dovrà spostarsi al centro per sostituire David Luiz; Aurier è squalificato, e quindi come terzino destro giocherà l’ultima scelta di Blanc, che è l’olandese Van der Wiel. Non è uno scarsone, ma la fase difensiva non è il suo forte e Neymar potrebbe metterlo in grande difficoltà.
E se anche Van der Wiel dovesse cavarsela nel difficile confronto con Neymar, i problemi – spiega Stewart Robson, ex giocatore ed esperto di calcio – potrebbero provenire da sinistra, la fascia in cui le probabili frequenti marcature di Maxwell e Marquinhos su Messi potrebbero necessariamente concedere spazi ad Adriano sulla corsia esterna o a Suarez per gli inserimenti centrali.
Come sta il Barcellona
C’è poco da interpretare: il Barcellona sta attraversando uno dei migliori momenti di forma degli ultimi due anni. Che è un fatto relativamente sorprendente, se si considera che all’epifania diversi commentatori sportivi in Spagna ritenevano verosimile la possibilità di un esonero imminente di Luis Enrique. Come non detto: dall’8 gennaio a oggi, tra campionato e coppe, il Barcellona ha vinto 20 partite su 22. Le uniche due non-vittorie sono state il pareggio di sabato scorso contro il Siviglia e la sconfitta 1-0 in casa contro il Malaga a febbraio, determinata da un errore difensivo di Dani Alves: un risultato comunque sorprendente ma comprensibile considerando che tre giorni dopo il Barcellona aveva da giocare l’importante trasferta in casa del Manchester City (vinta 2-1, in modo ancor più netto di quanto non dica il risultato).
A ridurre ogni critica precedentemente rivolta all’allenatore ha contribuito, intanto, il fatto che Luis Enrique abbia trovato infine una squadra titolare, dopo i numerosi esperimenti di inizio stagione. Ma soprattutto è merito del formidabile stato di forma di Messi – 45 gol in 39 partite: 34 in campionato, 8 in Champions, 3 in Coppa del Re – se il Barcellona è tornato a essere generalmente reputato tra le due, tre squadre più forti d’Europa. Alle prestazioni ammirevoli di Messi si sono aggiunte, in modo alternato e complementare, quelle di Neymar e Suarez, che non sono stati perfetti in ogni partita ma praticamente non ne hanno mai sbagliata una tutti e due nella stessa occasione: ultimamente è apparso un po’ nervoso e meno in forma Neymar, mentre Suarez ha continuato a dare più o meno regolarmente il suo importante contributo al gioco della squadra (anche, e parecchio, in fase di non possesso palla).
Questi tre, ricapitolando, hanno segnato insieme 62 degli 87 gol del Barcellona in campionato e 15 dei 18 gol di Champions in questa stagione.
Perché almeno un gol subìto è da mettere in conto
Uno degli aspetti in controtendenza rispetto a quanto si era visto all’inizio della stagione – se proprio c’è da trovare qualcosa di non perfetto nel Barcellona – riguarda la difesa, che nel 2015 ha cominciato a subire gol con maggiore frequenza rispetto alla prima parte della stagione, pur rimanendo la migliore difesa del campionato spagnolo (ma non della Champions). Nel turno scorso il Barcellona ha pareggiato 2-2 a Siviglia, in uno stadio in cui non vince nessuno da oltre un anno: dopo mezz’ora di assoluto dominio stava sopra di due gol; poi il Siviglia ha cominciato a giocare e ha saputo sfruttare le sue occasioni segnando due gol (un errore di Claudio Bravo e una disattenzione difensiva in seguito a un contropiede all’84°).
In porta giocherà molto probabilmente Marc-Andre ter Stegen, sempre titolare in Champions finora. Sulla fascia destra manca Dani Alves, squalificato, il cui posto sarà quasi certamente occupato da Adriano. Considerando l’assenza di Ibrahimovic e dei suoi centimetri di altezza in più rispetto a chi lo sostituisce, alla fine Luis Enrique potrebbe anche decidere di non schierare Mathieu al fianco di Piqué, ma piuttosto affidarsi all’esperienza e alla velocità di Mascherano in posizione arretrata, con Busquets a centrocampo. E d’altronde quest’anno Mascherano ha giocato più volte in questa posizione (18) che a centrocampo (10).
Chi arbitra
L’arbitro della partita è Mark Clattenburg, unico arbitro inglese in questo turno di andata dei quarti di finale di Champions League. Agli ottavi ha arbitrato la partita di andata tra Basilea e Porto, finita 1-1, in cui ha tirato fuori nove cartellini gialli (nessun rosso) e ha annullato – giustamente – un gol al Porto. Clattenburg è molto bravo, uno degli arbitri più conosciuti e apprezzati in Inghilterra, ma domenica scorsa ha ricevuto qualche critica per non aver espulso Kompany, capitano del Manchester City, per un’entrataccia su Daley Blind nel primo tempo del derby contro il Manchester United, all’Old Trafford, finito 4-2. (Due settimane fa, nella partita di qualificazione a Euro 2016 tra Israele e Belgio, era stato proprio Clattenburg a espellere Kompany per doppia ammonizione).
Le promozioni dei bookmaker
Probabili formazioni:
PARIS SG: Sirigu; Maxwell, Marquinhos, Silva, Wiel; Matuidi, Rabiot, Cabaye; Pastore, Cavani, Lavezzi.
BARCELLONA: ter Stegen; Alba, Mascherano (o Mathieu), Piqué, Adriano; Iniesta, Busquets, Rakitic; Neymar, Suarez, Messi.
Questo contenuto è stato modificato 15 Aprile 2015 22:58
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