Ieri, a Miami, Andy Murray è arrivato a quota 500 match vinti in singolare a livello ATP. Oggi, lo scozzese affronta Dominic Thiem, che lo ha messo in difficoltà a Rotterdam nella scorsa stagione.
Pochi giorni fa, un infortunio al ginocchio destro ha impedito a Serena Williams di giocare in semifinale ad Indian Wells contro Simona Halep. A Miami, però, la numero uno del mondo si è presentata in ottime condizioni: reduce da tre nettissime vittorie, parte largamente favorita anche contro Sabine Lisicki, giocatrice che ogni anno riesce ad ottenere risultati straordinari a Wimbledon, ma spesso è molto discontinua nel resto della stagione, a causa di limiti caratteriali e talvolta anche di problemi fisici.
Ieri, battendo Kevin Anderson a Miami, Andy Murray è arrivato a quota 500 match vinti in singolare a livello ATP: un traguardo importante, raggiunto a meno di ventotto anni e festeggiato con tanto di torta, portata in campo al termine della partita. Murray – che, pochi giorni fa, era anche diventato il tennista britannico con più successi nell’era Open – è in un buon momento, ma dovrà fare attenzione a Dominic Thiem, giovane molto interessante, che lo ha già messo in difficoltà nella scorsa stagione a Rotterdam, quando si è arreso solo nel set decisivo.
Simona Halep aveva già giocato molto bene nella parte conclusiva del 2013 e per tutto il 2014, ed anche la fase iniziale di questa nuova stagione si sta svolgendo allo stesso modo per la tennista rumena, che non perde una partita dallo scorso 8 febbraio, giorno in cui è stata sconfitta da Garbine Muguruza in Fed Cup. Sloane Stpehens ha appena compiuto ventidue anni e ha mostrato qualità importanti in più di un’occasione, ma non ha ancora trovato continuità e attualmente sembra distante dai livelli di rendimento della sua prossima avversaria.
Nel match di ieri contro Tomas Berdych, Gael Monfils è stato costretto al ritiro durante il secondo set: già prima di infortunarsi, però, il francese era stato messo in crisi dal proprio avversario, che presumibilmente avrebbe passato il turno in ogni caso. Berdych, insomma, ha dimenticato in fretta le enormi difficoltà incontrate due giorni prima contro Bernard Tomic, che era andato ad un passo dal batterlo. Juan Monaco non dovrebbe impensierire più di tanto il tennista ceco, che ha vinto tutti e sei i precedenti.