Per sperare di passare il turno, dopo il 3-1 subìto in casa all’andata, il Villarreal dovrebbe segnare almeno tre gol in uno stadio in cui nessuno batte il Siviglia da aprile dell’anno scorso. È nella situazione dell’Arsenal contro il Monaco: un 2-0 non basta.
Benché i percorsi di Siviglia e Villarreal – rispettivamente quinto e sesto in campionato, e avversari negli ottavi di Europa League – a un certo punto di questa stagione sembrassero sorprendentemente paralleli, nelle ultime settimane il Siviglia ha dimostrato di averne di più sia sul piano atletico sia dal punto di vista della qualità della rosa. Soprattutto ha mostrato un valore che in questo genere di impegni fa una differenza notevolissima: l’esperienza e il cosiddetto “cinismo”. Nella partita di andata allo stadio Madrigal questa differenza è emersa fin dai primi secondi: Vitolo, un onestissimo centrocampista che ultimamente segna in qualsiasi modo, ha cambiato subito la storia di questo doppio confronto segnando un gran gol dopo appena 14 secondi.
Da lì in poi, il Siviglia ha potuto fare la partita che voleva: il Villarreal ha tentato sterilmente di costruire qualcosa ma il prolungato possesso palla (64,5%, alla fine) non ha porta a nulla. Grazie a una partita stellare a centrocampo, specialmente da parte di Mbia, il Siviglia ha segnato tre gol facendo circa la metà dei passaggi fatti dal Villarreal, e con solo 8 tiri contro 24 del Villarreal; ha anche vinto molti più contrasti aerei (59%) e battuto un solo corner contro 10 del Villarreal. Il grafico dei passaggi racconta particolarmente bene la storia della partita: il Siviglia ha giocato prevalentemente in verticale, il Villarreal in orizzontale, senza trovare molte soluzioni.
Ora, per riuscire a ottenere una difficilissima qualificazione ai quarti, al Villarreal tocca vincere una partita al Ramon Sanchez Pizjuan, uno stadio in cui il Siviglia non ha ancora mai perso una partita in questa stagione. Sia il difensore Mario Gaspar che l’allenatore del Villarreal Marcelino si sono detti piuttosto ottimisti, contando sul fatto che in novanta minuti i gol possono arrivare in qualsiasi modo. Hanno fatto capire, allenatore e giocatori, che la cosa importante sarà difendere bene: anche Jonathan dos Santos, centrocampista fratello di Giovani, ha spiegato che – per quanto complicato da raggiungere – l’obiettivo è il 3-0 o, alle brutte, il 3-1 per portarla ai supplementari, risultato ottenibile soltanto con una partita perfetta sul piano difensivo.
Sarà complicatissimo lo stesso: il Siviglia è al completo, se si esclude l’assenza a centrocampo – piuttosto pesante – di Krychowiak, squalificato. Ed Emery terrà altissima la concentrazione dei suoi giocatori, dopo essersi detto consapevole dei rischi di sottovalutare una partita contro un avversario così forte proprio in attacco (il Villarreal è la squadra, tra quelle ancora in Europa League, che ha segnato il maggior numero di gol in questa competizione: 21). In attacco, peraltro, il Villarreal ha il miglior marcatore del torneo, con sei gol segnati finora: Vietto, probabilmente uno dei giovani attaccanti più in forma d’Europa. Il guaio è che mancherà per infortunio Denis Cheryshev a centrocampo: all’andata non è stato all’altezza dei suoi standard ma rimane uno dei trequartisti più pericolosi nel Villarreal, e creare occasioni senza di lui sarà molto più difficile. Alla sua assenza si aggiungono quelle di Bruno Soriano, Adrián Marín e Víctor Ruiz, e quella di Jaume Costa in difesa.
Dando comunque per scontata la qualificazione del Siviglia, la possibilità che entrambe le squadre riescano a fare almeno un gol sembra la più verosimile: il segno “gol”, per chi segue le statistiche, si è verificato in sei delle più recenti sette partite giocate contro da queste due squadre.
Probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico; Figueiras, Pareja, Carriço, Navarro; Mbia, Iborra; Vidal, Banega, Reyes; Bacca.
VILLARREAL: Asenjo; Mario, Musacchio, Bailly, Rukavina; Trigueros, Pina, Gómez, J. Dos Santos; Vietto, Moreno (o Uche).
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