L’Inter affronta la squadra seconda in classifica nel campionato tedesco, la prima se consideriamo che il Bayern – con 11 punti di vantaggio – sta in una specie di campionato personale a parte. Dell’Inter, dei suoi punti di forza e dei suoi (numerosi) punti deboli si sa. La domanda è: quanto è forte il Wolfsburg? Risposta secca: molto.
Secondo una parte dei principali bookmaker, il Wolfsburg è insieme al Napoli una delle due squadre favorite per la vittoria finale dell’Europa League 2014-2015, con una quota media tra 6.50 e 7.00. In questa classifica degli antepost l’Inter sta a metà, mediamente tra quota 11.00 e 15.00. Di conseguenza, nelle quote offerte per questa partita degli ottavi di finale il Wolfsburg è favorito per il passaggio del turno e per la vittoria della partita di andata, alla Volkswagen-Arena. Qui al Veggente crediamo che una differenza sostanziale di forza tra Inter e Wolfsburg esista, e ci mancherebbe, ma troviamo le quote forse un tantino sbilanciate. Vediamo di capirci qualcosa di più, su che partita potrebbe uscirne: intanto, il fatto che l’Inter giocherà il ritorno in casa – a patto di aver tenuto duro in Germania – è un vantaggio comunque rilevante.
Il Wolfsburg è attualmente secondo in Bundesliga con 50 punti, 11 in meno del Bayern e 9 in più del Moenchengladbach: ha segnato tantissimi gol, 53 in 24 partite, e ne ha subiti 28, che pochi non sono ma comunque sono meno di quanto ci si aspetterebbe da una squadra sostanzialmente sbilanciata verso l’attacco. È ancora in corsa per la Coppa di Germania (affronterà il Friburgo ad aprile). Prima della sconfitta in trasferta contro l’Augsburg sabato scorso, c’erano state quattro vittorie consecutive con risultati da Playstation: 3-0, 5-4, 2-1 e 5-3, rispettivamente contro Hoffenheim, Leverkusen, Herta e Werder Brema, per un totale di 15 gol segnati e 8 subìti in quattro partite.
Gioca con due mediani molto in gamba – Luiz Gustavo e Josuha Guilavogui, in prestito dall’Atletico – in un 4-2-3-1 con ruoli e compiti assegnati non troppo rigidamente: chi copre deve anche far cominciare l’azione, con precisione e alla svelta, specie se si tratta di una ripartenza (e ci riescono spesso). Il più importante per gli equilibri tattici della squadra probabilmente è proprio Gustavo, un giocatore con i piedi buoni e una grandissima lucidità nella parte iniziale dell’azione: quando e se non gira lui, solitamente il Wolfsburg incontra maggiori difficoltà nel fare uscire il pallone. Nell’Inter, per capirci, un giocatore del genere in quel ruolo non c’è: dovrebbe farlo, boh, uno tra Guarin o Medel – sì? no? chi lo sa – ma nessuno dei due rende alla squadra quanto Gustavo rende al Wolfsburg.
Dei due esterni, forti entrambi, Schurrle e Vieirinha, il primo è un’ala che ce ne stanno poche: arrivato dal Chelsea nel mercato invernale (32 milioni), Schurrle si è inserito perfettamente negli schemi tattici della squadra e ha anche incrementato le possibilità di gioco sulla sinistra a disposizione dei mediani. A sinistra corre e attacca come un dannato pure il terzino, Rodriguez, fortissimo pure nei calci di punizione (a difendere, mmm, così così). Come alternativa a Vieirinha sulla destra in caso c’è Perisic, buono pure lui, che però è da poco rientrato dopo un infortunio e quasi certamente partirà dalla panchina. Ma, Schurrle a parte, il vero fenomeno dl Wolfsburg è De Bruyne, 23 anni, a metà tra un trequartista e una mezza punta: arrivato nel mercato invernale della passata stagione, in questa ha già segnato 11 gol e servito 20 assist.
In attacco c’è un gigantone non incontenibile ma più che onesto, e che ultimamente la mette dentro in qualsiasi modo, pure con un colpo di tosse: Bas Dost ha 25 anni, è alto 1 e 96 ed è in squadra fin dall’inizio della gestione Hecking. In questa stagione ha segnato finora 16 gol. Come dicevamo, ultimamente gli riesce di segnare in qualsiasi modo, a volte pure con quei tiri di sghimbescio e un po’ alla carlona, che va’ a sapere come diventano gol strabilianti. Un esempio per tutti: il secondo favoloso gol segnato nella partita di campionato contro il Bayern Monaco a Wolfsburg (4-1, o-u-c-h!), una partita dominata dal Wolfsburg su tutti i piani, tattico e atletico innanzitutto.
Se l’attacco è così forte, per spiegare che non sono in prima posizione nel campionato tedesco, si capisce che qualche problema ce l’hanno in difesa, ed è di questo che l’Inter deve cercare di approfittare. Non sarà per niente facile, perché i mediani sono molto forti anche a raddoppiare i portatori di palla, ma almeno un gol alla Volkswagen-Arena si può sperare di segnarlo sfruttando gli spazi lasciati scoperti dai centrali di difesa (Naldo e Knoche, tutt’altro che infallibili). Il problema sarà cercare di limitare i danni e non prendere gol, o prenderne pochi. Nei giorni scorsi, Mancini ha candidamente ammesso che la difesa continua a traballare parecchio: quando l’errore individuale non lo fa Ranocchia, per dire, capita che lo fa Juan Jesus o un altro, e contro certe squadre sono errori che diventano gol quasi automaticamente.
L’altra sera, in quel programma sconcerticentrico di Sky che fanno dopo le partite e dopo il dopo-partita, Sconcerti sosteneva che al momento l’Inter non è una grande squadra – e ci mancherebbe – ma gioca come se lo fosse. Probabilmente nel senso che i giocatori scendono in campo come se si sentissero ancora parte di una squadra da alta classifica anche se l’Inter non lo è. Il discorso può reggere, in effetti, ma vale anche e forse soprattutto per quanto riguarda l’approccio alla partita da parte dei giocatori della squadre italiane avversarie, che spesso contro l’Inter tendono a commettere errori o ingenuità che la sicurezza contro le “piccole” solitamente contribuisce a evitare. In Europa League forse funziona meno: tra tutte quelle che poteva pescare agli ottavi, tutto sommato al Wolfsburg è andata bene. L’Inter è una squadra pericolosa, certo, ma prende gol con troppa facilità: in questa partita mancheranno anche Obi e Campagnaro, che – al netto delle opinioni personali riguardo al loro contributo – certamente significa meno soluzioni possibili in difesa.
A centrocampo, come noto, non ci sono né Brozovic né Podolski, non inseriti da Mancini nella lista UEFA per la fase a eliminazione diretta. Toccherà a Guarin e Shaqiri, principalmente, cercare di fregare gli avversari sfruttando – sia centralmente che sulle fasce – quei palloni che certamente capiterà di recuperare interrompendo qualche azione di attacco del Wolfsburg. E a Icardi toccherà metterle dentro tutte, dovesse anche capitare una sola azione da gol. Solo a queste condizioni, l’Inter sarà in grado di lasciare la Volkswagen-Arena con un risultato positivo: una sconfitta con un solo gol di scarto lo sarebbe eccome. E considerate sia la forza del Wolfsburg in attacco che la scarsa attenzione dei difensori dell’Inter, come anche la difesa relativamente debole formata da Naldo e Knoche, il “gol” è probabilmente il pronostico più conveniente e meno rischioso per questa partita.
Esempio: punto 5 euro su risultato esatto 3-1 e scelgo di ottenere un rimborso se sia Wolfsburg che Inter segnano almeno un gol per parte. La partita finisce 2-2 per il Wolfsburg: non ci ho preso con il risultato esatto, ma ottengo il rimborso di 5 euro perché avevo scelto di ottenerlo se l’Inter avesse segnato almeno due gol.
Probabili formazioni:
WOLFSBURG: Benaglio; Trasch, Naldo, Knoche, Rodriguez; Gustavo, Guilavogui; Vieirinha, De Bruyne, Schurrle; Dost.
INTER: Handanovic; Santon, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò; Guarin, Medel, Kuzmanovic; Shaqiri, Palacio, Icardi.
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