Dopo le partite “minori” del venerdì e del sabato, questa domenica in Spagna ci sono quattro belle partite di campionato, tra squadre che giocano per obiettivi più o meno importanti: a parte Siviglia-Atletico Madrid (OVER 1,5), ci sono pure Valencia-Real Sociedad (1), Eibar-Athletic Bilbao (GOL) e Real Madrid-Villarreal (GOL + OVER).
Nel turno scorso la Real Sociedad ha prodotto il secondo risultato più clamoroso del campionato dopo la sconfitta interna del Barcellona: ha battuto 4-2 in casa il Siviglia, recuperando negli ultimi minuti da una situazione di 2-3 per gli avversari (troppo presto con la testa già all’Europa League). Grazie a quella vittoria, la Real Sociedad si è portata a +5 punti sopra la quota salvezza, che è tristemente diventato il principale obiettivo stagionale visto il brutto andazzo delle storiche squadre basche nella prima parte del campionato. Fuori dallo stadio Anoeta, la Real Sociedad è un disastro: detiene lo spiacevole record di essere la squadra ad aver fatto meno punti in trasferta, solo 6, e non ne ha mai vinta neppure una. Anche per questo motivo appare molto complicato che questo risultato atteso possa arrivare al termine della difficile trasferta al Mestalla contro il Valencia, la seconda squadra più forte in casa dopo l’Atletico Madrid, stando ai punti (34 dell’Atletico al Vicente Calderon, 31 del Valencia al Mestalla, e poi 30 punti in casa per Real, Barcellona e Siviglia).
Il Valencia è in un momento eccellente e, ora come ora, sembra la squadra favorita per il quarto posto, valido in Spagna per la qualificazione ai playoff della Champions League della prossima stagione. Viene dalla difficile vittoria in trasferta contro il Cordoba, in uno stadio complicato: il Cordoba ha disperatamente bisogno di punti, e da qualche settimana ogni partita in casa, dal punto di vista della partecipazione dei tifosi, pare una finale. Il Valencia è riuscito a portare a casa i tre punti vincendo 2-1, nonostante la giornataccia dell’arbitro, responsabile tra le altre cose dell’assegnazione del rigore – completamente inventato, per un fallo inesistente di Otamendi – a favore del Cordoba, da cui è conseguito il provvisorio pareggio.
Per questa partita il Valencia avrà di nuovo a disposizione Perez e Barragan, dopo il turno di squalifica. In attacco Negredo continua a essere il titolare certo, dato l’infortunio di Alcacer. La Real Sociedad continua invece ad affidarsi ad Agirretxe e Prieto, per cercare di segnare almeno un gol.
Probabili formazioni:
VALENCIA: Alves; Barragàn, Mustafi, Otamendi, Gayà; Parejo, Fuego, Gomes; Paul, Piatti, Negredo.
REAL SOCIEDAD: Rulli; Zaldùa, Martìnez, Ansotegi, Yuri; Granero, Pardo; Prieto, Canales, Castro; Agirretxe.
Se a un certo punto dell’estate scorsa, qualcuno avesse detto che alla fine di febbraio le tre squadre spagnole dei Paesi Baschi in Liga – tra cui l’esordiente Eibar – si sarebbero ritrovate con lo stesso numero di punti, non gli avrebbe creduto nessuno. E invece, sorprendentemente, dopo 24 giornate di campionato, Athletic Bilbao, Real Sociedad ed Eibar si ritrovano tutte e tre con 27 punti, in decima posizione. Merito di una stagione deludente, nettamente al di sotto delle aspettative, da parte delle due più note e blasonate squadre dei Paesi Baschi. Ma anche merito di una sorprendente prima parte di stagione dell’Eibar, che fin da subito (vittoria in casa 1-0 contro la Real Sociedad alla prima di campionato) aveva fatto capire di essere se non altro più forte di almeno due o tre squadre veramente scarse che si arrabattano in Primera División ormai da qualche anno.
A dire il vero, l’Eibar starebbe messo pure meglio se non fosse che da settimane sta attraversando un gran brutto periodo, in cui ha perso non soltanto contro squadre più forti come l’Atletico Madrid e il Villarreal – sconfitte già messe in conto, diciamo – ma pure contro squadre tecnicamente inferiori come Elche e Deportivo La Coruna. L’Eibar ha perso tutte e cinque le ultime partite di campionato: nelle ultime tre ha subito “solo” quattro gol ma non è riuscito a segnarne neanche uno. L’impressione è che tra tifosi e giocatori, dopo il grande entusiasmo di inizio stagione, siano subentrati un po’ il timore di essersi a lungo trovati in una posizione di classifica poco realistica, e un po’ la consapevolezza che il principale obiettivo dell’Eibar sia comunque la salvezza, né più né meno di quanto lo sia per squadre come Granada, Cordoba o Levante.
L’Athletic Bilbao, al contrario, sta faticosamente cercando di raddrizzare una stagione cominciata bene, proseguita male e ora male male, con la pesantissima eliminazione dalla Europa League frutto della storica vittoria del Torino al San Mamès – dove ormai, va detto, segnerebbe pure l’Ascoli Picchio, con tutto il rispetto per il Toro e per l’Ascoli Picchio. A questa grave incapacità di difendere la propria porta in casa, come spiegazione statistica della pessima stagione dell’Athletic, bisogna aggiungere anche la scarsa prolificità dell’attacco in trasferta, dove l’Athletic ha segnato soltanto 7 gol (secondo peggiore attacco in trasferta del campionato). In questi dati negativi, ma soprattutto sulla possibile stanchezza di molti titolari in seguito alla partita di giovedì, deve sperare l’Eibar per cercare di ottenere un risultato positivo contro una squadra che – sulla carta, a leggere i nomi nei vari reparti – rimane comunque nettamente superiore. Non dovrebbero esserci nuovi indisponibili, né da una parte né dall’altra, ma come detto restano da valutare le condizioni fisiche di diversi titolari dell’Athletic, tipo Gurpegi.
Probabili formazioni:
EIBAR: Irureta; Boveda, Anibarro, Navas, Lillo; Dani, Errasti; Capa, del Moral, Saul Berjon; Piovaccari.
ATHLETIC BILBAO: Iraizoz; Iraola, Gurpegi (?), Laporte, Balenziaga; José, Rico; Susaeta, Marcos, Muniain; Aduriz.
Questa è bella. È un impegno molto complicato per l’Atletico Madrid: il Siviglia sta attraversando un periodo difficile ma rimane una delle più competitive squadre spagnole in circolazione. A non fare punteggio pieno contro queste squadre, e in vista delle energie che comunque dovrà spendere in Champions League, l’Atletico – invece che lottare per lo scudetto – rischia di ritrovarsi piuttosto coinvolto nella lotta per il terzo posto proprio contro Valencia e Siviglia. D’altronde a tenere bassa l’asticella è lo stesso Simeone, che in conferenza stampa ha ribadito quale sia la “battaglia” dell’Atletico in campionato: il terzo posto. Leggermente a favore dell’Atletico, stavolta, gioca forse il fatto di aver avuto un giorno di riposo in più rispetto all’avversario, dopo i rispettivi impegni di coppa. A favore del Siviglia c’è invece la considerazione del fatto che, nonostante i numerosi impegni di coppa nelle ultime due stagioni, al Ramón Sánchez-Pizjuán non perda una partita da marzo 2014.
In settimana entrambe le squadre hanno giocato in Germania: l’Atletico ha fatto una figuraccia contro il Bayer Leverkusen non tanto per il risultato (1-0, rimediabile) ma perché è stato nettamente battuto sul piano del gioco e della tattica; al contrario, pur spendendo molto energie, il Siviglia – grazie a una prestazione devastante di Vitolo, Krychowiak e Aleix Vidal – ha battuto 3-2 una squadra tosta come il ’Gladbach (che solitamente no, non prende tutti quei gol).
All’Atletico mancano Siqueira sulla fascia sinistra, che sarà verosimilmente sostituito da Ansaldi, e mancherà pure Saul, ancora ricoverato in Germania – poveretto – per l’infortunio al rene subito durante la partita di Champions. A centrocampo però dovrebbe rientrare tra i disponibili Koke, che partirà dalla panchina. È un’ottima notizia: all’Atletico Koke è mancato, da uno a dieci, cento. Nelle scorse settimane la sua lunga assenza per infortunio – manca dall’inizio di febbraio – ha fortemente svantaggiato l’Atletico non soltanto perché Simeone ha dovuto fare a meno delle sue doti tecniche (Koke è uno dei pochi centrocampisti coi piedi buoni, oltre a Turan) ma soprattutto perché, senza Koke, Simeone si è spesso trovato a dover sbilanciare la squadra dal punto di vista tattico.
È un danno tanto maggiore per una squadra come l’Atletico, il cui stile di gioco a centrocampo è sostanzialmente invariato – e privo di vere alternative – da due anni. L’alternativa del tridente con Griezmann, Torres e Mandzukic, come possibile rimedio all’assenza di Koke, finora è stato un totale disastro. Con ogni probabilità, sarà l’ultima partita che Simeone deve preparare partendo da questa grana. Ma per stavolta Koke dovrebbe partire ancora dalla panchina. Al suo posto dovrebbe essere preferito Raul Garcia, sia perché sarà una partita “tosta” sia per cercare di sfruttare – insieme a Godin e Miranda – uno dei punti deboli del Siviglia: i contrasti aerei. In questa stagione, in campionato, l’Atletico ha vinto oltre il 54% dei contrasti di questo tipo (51% il Real Madrid, 10,8% il Barcellona); il Siviglia soltanto il 47,8%.
L’altra considerazione statistica utile è che Atletico e Siviglia sono due tra le squadre più fallose di tutto il campionato: finora l’Atletico ha commesso in totale 338 falli, e il Siviglia addirittura 393 (Real e Barcellona, per capirci, rispettivamente 262 e 235). Anche con le ammonizioni, a momenti Atletico e Siviglia “doppiano” i loro rivali più in alto in classifica: 71 ammonizioni finora per l’Atletico, 78 per il Siviglia (Real e Barcellona 49 e 41).
Probabili formazioni:
SIVIGLIA: Rico; Navarro, Pareja, Carrico, Coke; Krychowiak, Mbia, Vitolo, Banega, Reyes; Bacca.
ATLETICO MADRID: Moyá; Ansaldi, Miranda, Godin, Juanfran; Turan, Tiago, Gabi, Raul Garcia; Mandzukic, Griezmann.
Nelle ultime tre partite – senza strafare, ok, ma pure senza mai subire un gol – il Real Madrid ha dimostrato che la pesante sconfitta per 4-0 al Vicente Calderon tre settimane fa è stato un “incidente”, peraltro dovuto almeno in parte all’impreparazione di un duo di centrali di difesa inedito (Varane, che è fortissimo, con Nacho, che deve crescere). Dopo quella partita ci sono state tre vittorie consecutive per 2-0 contro Deportivo, Schalke 04 ed Elche: non tre squadroni, diciamo, ma la trasferta di Champions in Germania non era una vittoria poi così scontata (soprattutto una vittoria senza subire gol). D’altronde, studiando più ampiamente il rendimento stagionale del Real Madrid ci si rende conto che, a parte l'”incidente” contro l’Atletico, il Real ha vinto 19 delle ultime 21 partite di campionato giocate. È sostanzialmente per questo – più che per inefficienze degli avversari – che dopo la 24esima giornata il Real si è ritrovato primo con 4 punti di vantaggio sulla seconda.
Il Villarreal invece – pur trovandosi in sesta posizione, e teoricamente in corsa per il quarto posto – si è ritrovato anche quest’anno alle prese con un problema già emerso nella passata stagione: una rosa poco estesa, forse inadeguata al numero di impegni (il Villarreal affronterà il Siviglia negli ottavi di finale di Europa League). Quindi in campionato ha ultimamente ceduto il passo a Valencia e Siviglia, due squadre probabilmente più attrezzate (anche se il Siviglia sta affrontando difficoltà per certi versi simili a quelle del Villarreal). Nel turno scorso, pur soffrendo in alcune occasioni, è riuscito a sfangarla in casa vincendo 1-0 contro l’Eibar. Poi, in Europa League, ha affrontato con grande impegno la complicata trasferta contro il Salisburgo, strameritandosi il passaggio del turno con un 3-1 nettissimo. Vietto, Vietto, Dos Santos: e ciao ciao, bibitari.
Di buono per il Villarreal c’è appunto l’ottimo stato di forma del ventunenne argentino Luciano Vietto, che qui al Veggente apprezziamo molto: a noi – che però siamo gente strana – per tecnica, velocità ed eleganza ci ricorda il mitico Enrico Chiesa, nel senso cioè che potrebbe diventare una specie di Chiesa. Grande Chiesa. Che ci svoltò diversi fantacalci tra i tempi di Protti e Signori e quelli di Crespo e Batistuta.
Mitico Enricone. Ti vogliamo bene.
La forza del Real Madrid, unita alla probabile stanchezza di alcuni titolari del Villarreal (lo stesso Vietto potrebbe essere tenuto a riposo per un affaticamento muscolare), difficilmente lascia immaginare un risultato diverso dalla vittoria del Real al Bernabeu. Ne usciranno probabilmente diversi gol, in ogni caso: nelle ultime quattro partite di campionato giocate al Bernabeu tra Real e Villarreal, dal 2010 a oggi, il Real ne ha segnati complessivamente mmm, un, due, tre… diciassette.
Probabili formazioni:
REAL MADRID: Casillas; Marcelo, Pepe, Varane, Carvajal; Illarramendi (o Silva), Kroos, Isco; Ronaldo, Bale, Benzema.
VILLARREAL: Asenjo; Rukavina, Dorado, Musacchio, Mario; Moi Gomez, Marcos, Pina, Campbell; Dos Santos, Gerard.
Questo contenuto è stato modificato 28 Febbraio 2015 16:04
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