Tra Barcellona e Manchester City dovrebbe essere una gran partita – e con qualche gol, che diamine! – dato che si affrontano due squadre potentissime molto più in attacco che in difesa. Ecco insomma tutti i motivi per cui ai numerosi appassionati di calcio disinteressati alle sorti della Juventus stasera conviene vedere quest’altra partita.
— Aggiornamento (ore 20:05): formazioni ufficiali —
MANCHESTER CITY: Hart, Zabaleta, Kompany, Demichelis, Clichy, Fernando, Milner, Nasri, Silva, Dzeko, Aguero.
BARCELLONA: Ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Suarez, Messi, Neymar.
È uno degli scontri più interessanti da vedere di questi ottavi di finale di Champions League, sebbene tutti i bookmaker siano d’accordo nel ritenere il Barcellona favorito per il passaggio del turno, oltre che favorito persino nella vittoria in trasferta all’Etihad Stadium a Manchester. È una specie di replay: l’anno scorso il City fu eliminato agli ottavi proprio dal Barcellona. A favore del Barcellona gioca probabilmente, oltre che il valore della rosa in sé, anche la maggiore esperienza della squadra nelle fasi eliminatorie di questa competizione. A sfavore del City valgono invece le abituali considerazioni che da tempo si possono fare riguardo a questa squadra: grandi individualità; collettivo assente.
Ad ogni modo, uno dei motivi di interesse principali di questo ottavo è che sia il Manchester City che il Barcellona hanno i loro giocatori più forti e popolari in attacco, anche se rispetto al passato, occorre dirlo, il Barcellona ha recentemente rafforzato anche la propria difesa, grazie all’acquisto di Mathieu – difensore di grande esperienza – e all’utilizzo stabile di Mascherano in funzione di giocatore jolly un po’ mediano un po’ difensore centrale, a seconda delle necessità di formazione.
Chi sta meglio
Nella fase a gironi, tutto sommato, il Manchester City ha fatto abbastanza schifo (perdere in casa contro il CSKA Mosca ce ne vuole) e sostanzialmente si è qualificato soltanto grazie alla maggiore concretezza sotto porta rispetto alla Roma. In campionato le cose vanno decisamente meglio: dopo 26 partite, è saldamente secondo a 5 punti di distanza dal Chelsea, primo, e con 7 punti di vantaggio sull’Arsenal, terzo. Nelle due competizioni nazionali ha investito molto meno: in FA Cup ha mollato alla fine di gennaio perdendo 2-0 contro il Middlesbrough, mentre dalla League Cup era già stata eliminata lo scorso ottobre. Nelle ultime due giornate di campionato ha fatto ciò che ci si aspetta da una squadra che punta al titolo: asfaltare due squadra di metà classifica come Stoke e Newcastle, rispettivamente battute 4-1 e 5-0. Insomma il Manchester City sta piuttosto bene. Ma per questa andata degli ottavi ha un grande, pesantissimo assente: Yaya Touré, squalificato (ci sarà per il ritorno a Barcellona).
Il Barcellona sta spaventosamente bene. D’accordo, viene da una partitaccia persa contro il Malaga a causa di un erroraccio di Dani Alves, poi sostituito (e fischiato da una parte dei tifosi), e anche per via del sostanziale turnover (Mathieu al posto di Mascherano, Rafinha al posto di Rakitic) praticato da Luis Enrique in vista della partita contro il City. Prima di questa sconfitta, però, il Barcellona ha ottenuto una serie di vittorie notevolissima, cominciata esattamente all’inizio dell’anno, all’apice di una “crisi interna” – alimentata da giornali e commentatori – riguardo alcuni contrasti tra Luis Enrique e alcuni giocatori, tra cui Messi. Da quel momento il Barcellona le ha vinte tutte: 11 su 11, tra campionato e Coppa del Re. Messi e Neymar da soli in questa stagione hanno già segnato 61 gol (37 Messi e 24 Neymar). Ai loro straordinari risultati – sorprendenti soprattutto nel caso di Neymar – ci si aspetta che si aggiungano presto quelli di Luis Suarez, che sta entrando negli schemi della squadra ma non ha ancora del tutto soddisfatto le aspettative di chi ha creduto in lui. E parliamone.
Luis Suarez a Barcellona
A Barcellona – tenete sempre a mente che ha cominciato a giocare soltanto dalla fine di ottobre – Suarez ha segnato 7 gol in 22 partite. Non giriamoci intorno: è poco. Poco rispetto a quanto è richiesto a un calciatore acquistato per 94 milioni e nonostante una squalifica di 4 mesi già inflitta. Poco rispetto a quanto ci si aspetta da un calciatore che nella stagione 2013-2014 ha ha segnato nel Liverpool 31 gol in 33 partite, risultando il miglior marcatore del campionato nonostante avesse cominciato a giocare soltanto dalla sesta giornata a causa di un’altra squalifica per motivi disciplinari. Le ragioni dei risultati piuttosto ordinari finora ottenuti a Barcellona sono probabilmente di tipo tattico: oltre a un fisiologico periodo di adattamento agli schemi della nuova squadra, Suarez paga il fatto di giocare in una squadra e contro avversari che non c’entrano praticamente niente né con il Liverpool né con le altre squadre inglesi che il Liverpool affrontava.
Suarez, in sostanza, sgomitava in ogni azione per segnare quei gol – spesso “di rapina” – che hanno permesso al Liverpool di giocarsela per il campionato fino alla fine. Nel Barcellona e in Spagna c’è poco da sgomitare: si tratta di inserirsi in una serie di schemi rapidi e passaggi corti, puntale come un orologio, e imparare a ragionare in “gruppo”, cioè molto ma molto meno individualmente di quanto non sia solitamente capitato a Suarez nella sua carriera, sia nel Liverpool che nella nazionale. E infatti Suarez avrà anche segnato poco, fino ad adesso, ma ha pure già fatto 12 assist, che non sono pochi in 22 partite. Deve solo cominciare a segnare più gol, regolarmente (quest’anno ne ha anche sbagliati almeno un paio di clamorosi, che è una cosa molto insolita per lui).
In Inghilterra, quando giocava nel Liverpool, Suarez non ha mai fatto grandissime partite contro il City: in sei partite in totale ha segnato un solo gol. La sua esperienza tra le linee di questo genere di difesa, però, potrebbe tornare utile al Barcellona, notoriamente allergico a certe difese europee brave a chiudere gli spazi e neutralizzare il possesso palla degli avversari. Per chi crede che Suarez potrebbe sbloccare la partita o comunque segnare almeno un gol proprio contro una delle sue principali ex squadre rivali in Inghilterra, Eurobet propone Suarez primo marcatore a quota 5.50, oppure marcatore semplice, cioè in qualsiasi momento della partita, a quota 2.50.
Ok, manca Touré ma quelli ci hanno Aguero
Nei giorni scorsi, parlando di questa sfida di Champions, alcuni osservatori si sono chiesti se il Barcellona non faceva meglio a prendere l’argentino Aguero, compagno di Messi in nazionale, piuttosto che Suarez, se proprio doveva pescare qualcuno in Premier League (amesso che il City lo avesse mai ceduto). Anche in questa stagione Aguero continua a essere senza dubbio il giocatore fondamentale del Manchester City (insieme a Yaya Touré): in campionato, con 17 gol in 21 presenze, è il miglior marcatore insieme a Diego Costa. In totale, contando anche le coppe, ne ha segnati 22 in 28 presenze. Nella storia della Premier League, Aguero è il giocatore con il miglior rapporto tra minuti giocati e gol segnati: un gol ogni 107 minuti e 13 secondi; 97 gol in 150 presenze in campo con la maglia del City.
Sono numeri importantissimi soprattutto in considerazione del fatto che senza questi numeri il City sarebbe una squadra mediocre, con una rosa comunque competitiva ma senza un gioco preciso, qualcosa che faccia quantomeno sentire come valido il contributo di Pellegrini. Aguero è uno che segna da solo tre gol contro il Bayern Monaco, per capirci. Toglilo da quella squadra, e quella squadra è un’altra. Non c’è nessun giocatore del Barcellona, neppure Messi, che permetta di fare un ragionamento simile per il Barcellona, che – nonostante i recenti insuccessi – può contare ancora su un gioco collettivo imparagonabile a quello di gran parte delle squadre del mondo.
I pronostici e le formazioni
All’assenza di Touré – l’unica assenza per questa partita – il City si era abituato per diverse settimane, con risultati alterni ma comunque non molto positivi, durante la partecipazione di Touré alla Coppa d’Africa. Stavolta è semplicemente squalificato, e quindi a causa della sua assenza il City giocherà di nuovo con il consueto duo “operaio” di mediani difensivi formato da Fernando e Fernandinho (brrr). Sostanzialmente i punti deboli del City stanno da quel punto del campo e indietro fino alla propria porta, dove sta Hart, portiere molto bravo ma imperfetto. Come centrali di difesa insieme a Kompany si alternano Mangala e Demichelis, e nessuno dei due è mai stato un fenomeno. Clichy a sinistra è un giocatore da sufficienza, bravo ma non abbastanza da contenere gente come Dani Alves, Messi, Rakitic e gli altri del Barcellona che a rotazione agiranno su quella fascia. Zabaleta, sulla destra, è già meglio ma comunque è sempre stato uno più bravo ad attaccare che a coprire.
Nel Barcellona non manca praticamente nessuno dei titolari: Luis Enrique potrà quindi schierare quella formazione – con Rakitic e Iniesta a centrocampo, e Messi-Suarez-Neymar davanti – che nelle scorse settimane ha praticamente annientato qualsiasi avversario in Spagna, inclusi Atletico e Real Madrid. La buona stagione della difesa del Barcellona non permette comunque di esser certi che siano in grado di non subire gol all’Ethiad Stadium contro una squadra che, come dicevamo, ha i migliori giocatori dalla trequarti in avanti: dietro ad Aguero, ci saranno Nasri e Navas esterni con David Silva in posizione più centrale. Il Manchester City, per quanto carente sul piano del gioco collettivo, ha calciatori ampiamente in grado di sfruttare eventuali errori difensivi del Barcellona, o sfruttare le ripartenze concesse dal Barcellona quando perde palla a centrocampo.
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Esempio: punto 20 euro su risultato esatto 2-2 e scelgo di ottenere un rimborso se la partita dovesse invece finire con il Barcellona vincente senza che il City riesca a segnare (vincente a zero, che sarebbe 2 + NOGOL). La partita finisce 1-0 per il Barcellona: non ci ho preso con il risultato esatto, ma ottengo il rimborso di 20 euro perché avevo scelto di ottenerlo in caso di vittoria del Barcellona + “no gol”.
Probabili formazioni:
MANCHESTER CITY: Hart; Clichy, Mangala, Kompany, Zabaleta; Fernandinho, Fernando; Nasri, Silva, Navas; Aguero.
BARCELLONA: Bravo; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Suarez, Messi, Neymar.
Questo contenuto è stato modificato 25 Febbraio 2015 10:42
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